Anief sostiene la protesta e nel pomeriggio presenta una serie di emendamenti al Decreto Scuola, tra cui quello che permetterebbe un’immediata e maggiore spendibilità del titolo conseguito da 20mila aspiranti docenti.
I precari della scuola tornano a manifestare il loro dissenso contro le promesse disattese da parte del Miur e lo sbarramento alla stabilizzazione lavorativa deciso dall’amministrazione statale: stamattina, dalle 10,00 alle 14,00, diverse centinaia di docenti abilitati durante la scorsa estate attraverso i “Tirocini Formativi Attivi” (TFA) si riuniranno a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, per chiedere di dare un maggiore peso specifico al titolo conseguito, sia ai fini delle supplenze sia per avviare i presupposti per la loro progressiva assunzione a titolo definitivo.
L’Anief, nata proprio per tutelare i diritti dei precari della scuola, sostiene la manifestazione. Perché ritiene ingiusto negare a più di 20mila nuovi docenti l’immediata spendibilità lavorativa del titolo conseguito. Peraltro, a costi di sacrifici economici non indifferenti (4mila euro di tasse di iscrizione a corsista), dopo aver superato una dura selezione iniziale, un lungo corso universitario, decine di esami, un alto numero di ore di tirocinio svolte all’interno delle scuole ed una verifica finale dell’operato ad opera di una commissione accademica.
Sempre oggi, a partire dalle ore 15,00, il giovane sindacato presenterà in audizione ai componenti della VII Commissione Cultura della Camera una serie di emendamenti al D.L. 104/13, già approvato lo scorso 9 settembre dal Consiglio dei Ministri. Tra le modifiche al Decreto figura anche una revisione degli articoli che riguardano le graduatorie ad esaurimento, motivo della manifestazione di oggi al Miur: in particolare, l’Anief chiederà formalmente alla Commissione di competenza di unificare la quarta fascia delle graduatorie dei precari con la terza fascia. Con il conseguente inserimento dei docenti inseriti nelle graduatorie di merito di cui al D.D.G. n. 82 del 24.9.12, dei docenti iscritti ai corsi di Scienze della Formazione a partire dall’a.a. 2008-2009, con riserva se non ancora laureati e dei docenti abilitati con il TFA ordinario.
Tra le modifiche al Decreto Scuola che l’Anief chiederà di fare proprie, sempre alla VII Commissione Cultura della Camera, figura anche la necessità, nel rispetto della normativa nazionale (D.Lgs 29/93, D.Lgs 165/01) e comunitaria (direttiva 1999/90/CE), di cancellare l’invarianza finanziaria da disporre con un nuovo contratto che bloccherà la ricostruzione di carriera ai 26.264 docenti di materie curricolari, ai 13.400 ATA e ai 26.684 docenti di sostegno che saranno assunti nei prossimi tre anni su posti vacanti in organico di diritto.
Queste le altre richieste: l’introduzione dell’organico funzionale per i circa 4mila inidonei e insegnanti tecnico pratici in esubero; una deroga alle norme sul dimensionamento per garantire la peculiarità della sede di dirigenza nelle istituzioni scolastiche collocate in zone montane e piccole isole; il ripristino dei concorsi per ricercatore; la cancellazione del’obbligatorietà della formazione per quei docenti che operano in contesti particolari o cui alunni hanno fatto riscontrare basse valutazioni in occasione delle prove Invalsi.
Per approfondimenti
Gli emendamenti proposti dall'ANIEF