Pubblichiamo alcuni articoli sul numero insufficiente di assunzioni su sostegno, che rischia di avviare una nuova ondata di ricorsi.
AgenParl: Scuolaa - Anief, poche nuove assunzioni per sostegno, si rischia nuova ondata ricorsi
Calabria 24 ore: Sostegno, troppo poche le nuove assunzioni. Si rischia una nuova ondata di ricorsi
Italpress: Scuola - Sostegno, Anief "Troppo poche le nuove assunzioni"
ROMA (ITALPRESS) - "Dovevano essere molte di piu' le assunzioni sui posti di sostegno fissate dal Governo attraverso il decreto 104 'La Scuola riparte', convertito nella Legge n. 128 dell'8 novembre 2013 entrata in vigore quattro giorni dopo: rispetto ai 26.684 insegnanti di sostegno da immettere in ruolo in un triennio - 4.447 nell'anno scolastico 2013/14, 13.342 nell'a.s. 2014/15 e 8.895 nell'a.s. 2015/16 - mancano all'appello altrettanti posti. Il dato emerge chiaramente dalle anticipazioni dei dati statistici sugli alunni con disabilita' e sul sostegno relativi all'a.s. 2013/2014 pubblicate in queste ore dal Ministero dell'Istruzione". Lo afferma l'Anief in una nota. "Anziche' assumere sulla base dei posti reali dell'anno scolastico in corso, pari a oltre 110 mila insegnanti di sostegno a 'copertura' di circa 222 mila alunni disabili certificati, lo Stato ha continuato a mantenere come riferimento (applicandovi gli incrementi progressivi dal 75% al 100% rispetto al 2006/2007) il contingente dell'anno scolastico 2006/07 - prosegue il sindacato -. Che corrisponde a poco piu' di 90 mila posti di sostegno: e' su questo parametro, conteggiato su un totale di alunni pari a circa 180mila iscritti anziche' agli attuali 222mila, che sono stati collocati nell'organico di diritto i 26.684 posti da convertire in assunzioni. Le quali risultano, di conseguenza, fortementesottodimensionate".
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, "dopo la pessima distribuzione delle cattedre a livello regionale, il Governo si e' reso protagonista dell'ennesima manovra di assunzioni al ribasso. Procedendo a un numero di stabilizzazioni che rappresenta il minimo sindacale. Cio' comportera' un servizio didattico ancora contrassegnato da un'alta percentuale di docenti di sostegno che rimarranno precari. E costretti quasi sempre a cambiare scuola ogni anno, non garantendo - conclude Pacifico - quella continuita' didattica necessaria, in particolar modo all'apprendimento degli alunni disabili. Anche per loro faremo ricorso contro la mancata stabilizzazione del personale". Faranno ricorsi i precari chiamati dopo tre anni a supplire sempre su posti vacanti e disponibili per ottenere la stabilizzazione e faranno ricorso le famiglie per i posti in deroga o le ore non assegnate secondo le certificazioni. (ITALPRESS).
IMG Press: Sostegno, troppo poche le nuove assunzioni