Scorrendo il documento a supporto del disegno di legge prossimo all’esame delle commissioni competenti della Camera dei Deputati, si scopre che ogni scuola avrà in media 7 docenti in organico funzionale, di cui la metà da utilizzare su posto di sostegno, magari senza specializzazione e come supplenti.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): così vengono traditi i diritti dei docenti. Si aggiunge caos nell’assegnazione delle supplenze. E si preannuncia un ulteriore anno di ‘passione’ per gli alunni: su 7 insegnanti, 3 saranno su sostegno, mentre gli altri dovranno assolvere ai compiti definiti nell’offerta formativa e a sostituire i colleghi assenti, senza abilitazione. È un piano irrealizzabile per obiettivi e tempi: il Governo ha sbagliato tutto e il Parlamento, che non ha alcuna colpa, non può diventare il capro espiatorio di un progetto impossibile. Perché il Miur non ha voluto fare il censimento? E perché ora i posti disponibili, da lui rilevati, equivalgono a 38.000, meno della metà di quelli realmente vacanti? È una vergogna, uno scandalo, che porterà al più grande dei contenziosi della storia della Repubblica.
Dalla Relazione tecnica del disegno di legge sulla Buona Scuola, approvato dal Consiglio dei Ministri e nei prossimi giorni all’esame delle commissioni della Camera, giungono purtroppo conferme sulle previsioni negative espresse nei giorni scorsi dall’Anief. In particolare, si riscontra in pieno la marcia indietro fatta dal Governo sul fronte delle assunzioni: scorrendo la relazione al ddl, infatti, un posto su due in organico funzionale, del tutto snaturato rispetto alla sua effettiva utilità, sarà utilizzato per le supplenze di sostegno.
“In questo modo – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – vengono traditi i diritti di alunni e docenti. Si aggiunge ulteriore caos nell’assegnazione delle supplenze. E si preannuncia un ulteriore anno di ‘passione’ per gli alunni: su 7 insegnanti, 3 saranno su sostegno, mentre gli altri dovranno assolvere ai compiti definiti nell’offerta formativa e a sostituire i colleghi assenti, senza abilitazione. È chiaramente un piano irrealizzabile per obiettivi e tempi: il Governo ha sbagliato tutto e il Parlamento, che non ha alcuna colpa, non può diventare il capro espiatorio di un progetto impossibile”.
Prima ancora che uscisse la prima bozza della relazione tecnica del disegno di legge non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, Anief aveva denunciato come irrealizzabile il piano del Governo. E ora abbiamo la conferma. Un caso su tutti è quello dell’organico di sostegno: se quest’anno abbiamo chiamato 38.000 supplenti al netto dei posti in deroga attivati e stabilizziamo soltanto 8.000 persone, vuole dire che su 60.000 persone assunte in organico funzionale uno su due sarà utilizzato su posti di sostegno. Ma 60.000 docenti assegnati a 8.500 scuole, significa 7 docenti per scuola in organico funzionale, di cui la metà da utilizzare su posto di sostegno magari senza specializzazione come supplenti peggio di prima, mentre prima lo erano.
“Perché il Miur – chiede Pacifico – non ha voluto fare il censimento? E perché ora i posti disponibili, da lui rilevati, equivalgono a 38.000, meno della metà di quelli realmente vacanti? È una vergogna, uno scandalo, che porterà al più grande dei contenziosi della storia della Repubblica”.
Anief patrocinerà ricorsi contro la cancellazione delle graduatorie dei supplenti, per la stabilizzazione degli inseriti nelle GaE, nelle graduatorie d’istituto e in quello di merito degli idonei. I ricorsi riguarderanno anche il pagamento degli indennizzi, degli scatti di anzianità e delle mensilità estive, ma si opporranno anche all’utilizzazione dell’organico funzionale rispetto all’organico di diritto spettante, contro la costrizione dell’assunzione su sostegno senza riconoscere la possibilità di optare per i posti curricolari, contro la chiamata diretta dagli albi rispetto allo scorrimento delle graduatorie, contro la norma che proibisce l’assegnazione delle supplenze e limita i risarcimenti ai soli contenziosi in corso.
“Se questa è l’idea che ha della scuola, l’esecutivo farebbe meglio non occuparsene. Per questo – conclude Pacifico – proclameremo presto lo sciopero di tutto il personale, precario e di ruolo. Mentre i precari ATA sciopereranno già il 10 aprile, visto che sono i primi dimenticati dal Governo”.
Per approfondimenti:
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