Anche l’Anief ha detto sì alla manifestazione contro l’approvazione del disegno di legge di riforma: saranno presenti praticamente tutti i movimenti, i sindacati, le associazioni e i liberi cittadini che hanno a cuore le sorti del sistema d’istruzione italiano.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): il voto finale alla Camera sul testo di riforma, previsto di lì a poco, porrà il sigillo a quello che è un vero e proprio attentato alla scuola pubblica. Per questo invitiamo tutti i nostri iscritti, i docenti, gli amministrativi, i tecnici, gli ausiliari, precari e di ruolo, che hanno a cuore il futuro della scuola pubblica, ad unirsi alla protesta contro il progetto ‘La Buona Scuola’, gradito solo dal premier Renzi e dalla sua maggioranza di Governo.
Si allarga la rosa di partecipanti alla manifestazione unitaria a Piazza Montecitorio a Roma, prevista per martedì prossimo, 7 luglio, per dire no al disegno di legge di riforma della scuola: nello stesso giorno in cui il blindatissimo testo del disegno di legge 1934 arriverà nell’aula della Camera per l’approvazione definitiva, a ridosso dell’entrata della Camera dei Deputati saranno presenti tutti i movimenti, i sindacati, le associazioni e i liberi cittadini che hanno a cuore le sorti del sistema d’istruzione italiano.
Organismi di settore, sigle sindacali, rappresentative e non, confederali e autonome, si sono tutti dati appuntamento nella piazza antistante al Parlamento, dove ribadiranno il loro no anche in occasione del ritorno alla Camera del ddl: un condensato di norme incostituzionali, che la gran parte di addetti ai lavori, ad iniziare dai docenti, ha da tempo chiesto di ritirare.
“Il voto finale alla Camera sul disegno di legge di riforma, previsto di lì a poco, porrà il sigillo a quello che è un vero e proprio attentato alla scuola pubblica – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal -: per questo invitiamo tutti i nostri iscritti, i docenti, gli amministrativi, i tecnici, gli ausiliari, precari e di ruolo, che vogliono solo tutelare il futuro della scuola pubblica, ad unirsi alla protesta contro il progetto ‘La Buona Scuola’, gradito solo dal premier Renzi e dalla sua maggioranza di Governo”.
“Per tutti, l’appuntamento in difesa della scuola pubblica è in Piazza Montecitorio, il 7 luglio alle ore 17.00. Per tentare sino all’ultimo istante di convincere i parlamentari a fermare il più contestato progetto di riforma della scuola, da quando esiste – conclude Pacifico – la repubblica italiana”.
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