La richiesta è giunta attraverso l’intervento del presidente nazionale Marcello Pacifico: servono subito 3 miliardi di euro. Ma devono essere soldi veri, non come quelli degli scatti di anzianità, saccheggiati con la complicità di alcuni sindacati dal fondo destinato per legge al Miglioramento dell’offerta formativa.
Il sindacato smonta il progetto statale di risparmiare 600 milioni di euro l’anno non chiamando più i docenti precari e il personale Ata in caso di assenza dei colleghi di ruolo da 1 a 7 giorni: l’organico funzionale non può servire a coprire tutte le supplenze che quotidianamente si svolgono nelle nostre scuole.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): pensare di utilizzare l’organico funzionale quasi esclusivamente per le sostituzioni sarebbe un grave errore di valutazione, realizzato da chi pensa che la scuola si compone prima di numeri e solo dopo di giovani in formazione.
I finanziamenti utili anche a svolgere le attività aziendali hanno subìto un crollo verticale, passando dai 345 milioni di euro del 1999 ad appena 19 milioni di euro dell’anno scolastico in corso. Eppure nelle linee guida si parla di 200 ore di stage nel triennio finale di tutti gli istituti tecnici e professionali.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): ancora una discrasia tra il dire e il fare da parte di chi governa e amministra la scuola pubblica italiana, però abbiamo numeri di studenti dispersi e di Neet da record e non possiamo più permetterci la politica del ‘gambero’.
L’idea dell’Esecutivo è attuare una partita di giro, accelerando la digitalizzazione, riducendo il personale non docente, in particolare nelle segreterie, e fare “cassa” anche eliminando i commissari esterni alla maturità.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): queste misure affosserebbero il sistema, ancora segnato dai tagli degli ex ministri Tremonti e Gelmini nel 2008: l’autonomia e l’on line hanno infatti portato alle segreterie scolastiche un grosso carico di competenze. E poi che senso ha affidare ai docenti del solo consiglio di classe la valutazione degli alunni partecipanti agli esami conclusivi del secondo ciclo scolastico? Se si vuole procedere per tappe verso l’abolizione del valore legale del diploma, basta dirlo subito.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): prima di pensare ad introdurre il Clil già dal primo anno della primaria, il Ministro reintroduca il modello di scuola elementare precedente alla riforma Gelmini, quando l’Italia primeggiava nell’area Ocde. Tra le priorità c’è anche il docente specializzato in inglese e in attività motoria.