Sul tema, stamane c’è stato un incontro tra i sindacati ed il ministro dell’Istruzione, che ha fornito alcune specifiche sui finanziamenti, sulle quali tuttavia permangono diversi punti da chiarire. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, una cosa è certa: “Il numero degli ITS, gli Istituti Tecnici Superiori post diploma, va incrementato, almeno per avvicinarci ai numeri degli altri stati europei. E soprattutto i finanziamenti alle imprese, importanti per loro natura, dovrebbero essere ancorate ad un tasso di assunzioni adeguato, anche perché gli ITS e gli istituti professionali e tecnici è assodato che debbano essere la risposta efficace alla richiesta occupazionale delle imprese”.
Continua l’operazione di ammodernamento degli Istituti tecnici superiori, ma anche su quelli della secondaria a sui professionali. Nell’incontro con l’amministrazione, appena concluso, al quale era presente anche il ministro Patrizio Bianchi, per l’Anief ha partecipato una delegazione composta dai segretari generali Stefano Cavallini e Giovanni Portuesi.
Il ministro all’inizio ha posto l’evidenza su tre direttive da seguire per la trattazione della riforma degli ITS Sistema degli istituti tecnici e professionali: la prima è l’orientamento degli studi, da considerare come elemento portante per la riforma degli ITS e del sistema degli istituti Tecnici e professionali; in seconda battuta c’è il rapporto con l’università degli ITS e degli istituti tecnici e professionali; infine, il rapporto con le autonomie regionali in materia di istruzione tecnica e professionale.
L’amministrazione ha anche annunciato che seguiranno una decina di decreti attuativi di emanazione del ministero dell’istruzione. “Per essere utili al territorio, il numero degli ITS devono essere aumentati in numero considerevole e non essere solo poco più di 100, anche perché i diplomati sono pochissimi rispetto agli altri paesi europei”, ha commentato Marcello Pacifico, leader dell’Anief.
Ad oggi, quello che è certo è che l’aumento degli ITS dovrebbero realizzarsi soprattutto nelle regioni italiane dove l’abbandono scolastico è alto. “Dovremo specificare come saranno ripartiti i finanziamenti del PNRR. Visto l’importo rilevante dei finanziamenti pubblici che probabilmente andranno alle imprese – continua Marcello Pacifico -, sarebbe opportuno ancorare tali finanziamenti anche ad un numero adeguato di assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese. Ancora di più perché il numero degli alunni e i tipi di corsi degli ITS dovrebbe seguire il fabbisogno delle imprese stesse a livello locale”.
Altre importanti proposte presentate dal sindacato al tavolo di confronto riguardano la creazione di sinergie tra ITS e CPIA, l’istruzione per adulti, l’inclusione degli enti locali nella governance per realizzare ulteriori collegamenti con il territorio, rendendo il titolo ITS abilitante pure per gli insegnamenti ITP. La trattazione della riforma, ora all’esame del Senato, sarà sempre seguita dall’Anief che sicuramente parteciperà alle audizioni in cui si ribadirà quanto detto durante l’incontro.
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