Condiviso dal ministro Bianchi e dalle confederazioni sindacali, si aspetta il via libera. Lunedì partirà il tavolo urgente sul reclutamento per avere dirigenti, insegnanti, amministrativi, educatori tutti il 1° settembre in cattedra, semplificare i concorsi ordinari e dare soluzioni risolutive al precariato. Marcello Pacifico (Anief): “È importante aver accolto le nostre proposte sull'affrontare il tema della supplentite subito prima dell'inizio del nuovo anno scolastico come avevamo appreso dalla stampa”
Il Patto per la Scuola comincia a prendere forma: per sapere quale sarà quella definitiva, però, ora si attendono risposte dal Governo. Anief ha contribuito, grazie anche all’intervento del segretario confederale Cisal e presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, a definire la stesura del testo definitivo. “Diverse nostre priorità sono state raccolte: c’è l’obiettivo comune di cancellare la supplentite e il precariato scolastico, anche con procedure snelle utili all’assunzione a tempo indeterminato già con l’inizio del prossimo anno scolastico. C’è anche l’intesa per confrontarsi a breve sul vincolo quinquennale e sui trasferimenti bloccati, come pure sull’importanza che meritano i convitti nazionali, gli educandati, il personale educativo e DSGA, tutti temi che Anief ha sollevato ed hanno trovato spazio nel testo definitivo”.
In particolare, il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, ha apprezzato la proposta della delegazione di dare rilievo alle scuole italiane all'estero. Durante il suo intervento, il professore Marcello Pacifico si è soffermato anche sull’importanza di attivare subito, “oltre al tavolo sul reclutamento, anche quello sulla mobilità in vista delle assegnazioni provvisorie per dare una risposta anche in deroga, come è stato fatto nel 2011, alla legislazione vigente. Così daremo una prima risposta in attesa di affrontare, in maniera più dettagliata, la questione della mobilità”.
Il sindacato ha quindi chiesto risorse aggiuntive per la valorizzazione di tutto il personale della scuola, attraverso il riconoscimento delle indennità di rischio biologico e burnout, sede lavorativa diversa dalla residenza e di incarico per i contratti successivi ai 24 mesi. “Bisogna partire comunque – ha detto Pacifico – dal confronto con tutti i lavoratori della scuola, cosa che stiamo facendo durante le assemblee partecipate in questo mese di maggio in ogni provincia italiana e dedicate al personale docente, amministrativo educativo e di religione cattolica”.
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