“Se nelle scuole non c’è il distanziamento sociale, pari a due metri quadrati tra ogni studente, all’interno delle aule, rimane impossibile evitare il contagio, anche se si è vaccinati”. Lo ha dichiarato stamane Marcello Pacifico, presidente del sindacato rappresentativo Anief, durante un intervento radiofonico ad Italia Stampa, durante il quale ha spiegato i motivi per cui il Green Pass non garantisce minimamente la ripresa delle lezioni in sicurezza. “È importante – ha continuato - che il Governo si assuma le sue responsabilità e che non le scarichi ancora una volta sul personale: i lavoratori sono gli stessi che nell’ultimo anno e mezzo, anche praticando la dad, dando ampia prova di come si possa comunque garantire il diritto all’istruzione”, pure in condizioni difficili.
“Certamente, tutti vogliamo rientrare in presenza in classe, ma in queste condizioni rischiamo di trasformare le” scuole in focolai, ancora di più rispetto all’anno scorso perché sta passando l’idea che chi ha il Green Pass non può diffondere il virus”. Anche per questi motivi, ha spiegato il sindacalista, è stato deciso di scioperare: “il ministero dell’Istruzione ha inviato a tutte le scuole la comunicazione dello sciopero nazionale Anief in occasione del primo giorno di scuola: riguarderà tutto il personale e la data varierà secondo il calendario scolastico regionale. È bene inviare un segnale forte al Governo, il primo giorno di scuola, per far capire, con una astensione di massa, che sulla scuola non si possono fare scelte unilaterali”.
Mancano pochissimi giorni all’inizio del nuovo anno scolastico. Secondo il presidente Anief, Marcello Pacifico, “la scuola ha bisogno di certezze, anche per poter continuare in presenza tutto l’anno. Rimaniamo convinti che l’obbligo del Green Pass a scuola è inutile, è una forma coercitiva, intimidatoria e discriminante nei confronti di 180mila insegnanti, amministratori e collaboratori scolastici che ancora non si sono vaccinati contro il Covid19.
“A questo punto – ha continuato il presidente del giovane sindacato rappresentativo - noi vogliamo da chi governa la scuola delle risposte chiare”: prima di tutto sulla sicurezza in classe e a scuola, ma anche “sul raddoppio degli organici del personale, sulla stabilizzazione di tutti i precari con il doppio canale di reclutamento, sugli stipendi di docenti e Ata da portare a livello europeo rispetto ad un contratto ormai scaduto da tre anni”.
Anief continua a raccogliere, ancora per alcuni giorni, le adesioni ai ricorsi contro il Green Pass da parte di dipendenti e studenti universitari che non accettano la violazione discriminatoria di sottoporsi a tampone ogni due giorni per entrare negli istituti scolastici e negli atenei. Inoltre, continua la raccolta delle firme per la petizione contro le relative sanzioni, che ha superato le 121mila adesioni. È poi ancora attiva anche la petizione per eliminare l’obbligo del Green Pass tra gli studenti universitari. Una ulteriore specifica petizione è stata avviata per lo sdoppiamento delle classi e il raddoppio degli organici.
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