Spopolano le sottoscrizioni contro l’obbligo del certificato “verde” che verrà chiesto dal 1° settembre: presto saranno depositate dal giovane sindacato per chiedere la cancellazione dell'obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde da parte del personale scolastico e universitario e degli studenti accademici: è una doppia iniziativa con cui Anief crede fortemente, al fine di contrastare l’assurda pena delle sanzioni amministrative, fino a 1.000 euro, e delle sospensioni dal servizio, dal quinto giorno di mancata presentazione della certificazione. Intanto, in appena quarantott’ore, oltre 1.000 lavoratori hanno deciso di aderire al ricorso contro l'obbligo del Green Pass lanciato da Anief.
Il sindacato ricorda di avere avviato le impugnazioni contro l’obbligo del Green Pass, da un parte per il personale scolastico e universitario docente e amministrativo, e con Radamente dall’altra dall’solo per gli studenti universitari: i ricorsi verranno presentati rispettivamente al Tar Lazio e al tribunale di Roma: “nel primo caso per annullare le disposizioni applicative e amministrative della legge, nel secondo per denunciare l’azione discriminatoria che si subisce, con le pretese risarcitorie”, ha spiegato il presidente Anief Marcello Pacifico.
“La verità – dice il sindacalista – è che bisogna rivedere il decreto legge 111/2021, cancellando l’obbligo del Green Pass, avviando una seria campagna informativa sulla vaccinazione, destinando i 350 milioni destinati alla sicurezza per il nuovo anno scolastico alla sostituzione del personale, procedendo con test diagnostici salivari a campione tra lavoratori e studenti. E predisporre lo stanziamento del 33% delle risorse europee del Pnrr per lo sdoppiamento delle classi e il raddoppio degli organici, altro tema per il quale stiamo raccogliendo firme attraverso una specifica petizione”.
Mentre cresce la sollevazione popolare contro l’obbligo di presentazione del Green Pass e il pagamento dei lavoratori non vaccinati non ‘fragili’ del tampone diagnostico, il ministro Patrizio Bianchi convoca, per il 24 e il 25 agosto, i sindacati sottoscrittori del protocollo sulla sicurezza, da cui Anief si è defilata. È evidente che si tratta una decisione presa proprio alla luce delle proteste sulle note ministeriali emanate.
Nel frattempo sarebbero 186.571 i docenti e gli Ata non vaccinati, con un aumento decisamente superiore di vaccinati, molto probabilmente proprio come risposta alle nuove norme punitive approvate dal Governo. Si riduce al 12,82% la categoria degli appartenenti al personale scolastico non ancora vaccinata, con una riduzione di circa 30mila dipendenti. Il dato emerge dal report settimanale sulla campagna di vaccinazione condotto dalla struttura commissariale. Nello specifico, a fronte di 1.455.308 lavoratori della scuola, ben 1.225.586 hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid19 (l’84,21%) e 1.190.932 hanno completato la vaccinazione, pari all’81,83%.
Continua, infine, la raccolta adesioni al ricorso proposto dall’Anief contro l'obbligo di possesso e di esibizione del certificato verde, sia per i lavoratori della scuola e degli atenei sia per gli studenti universitari, e contro le relative sanzioni e la raccolta firme per la petizione. Il sindacato, infine, conferma lo sciopero Anief nel primo giorno del calendario regionale delle lezioni del nuovo anno scolastico.
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Fonte: Orizzonte Scuola
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21 agosto 2021
Ufficio Stampa Anief