"Siamo pronti ad ascoltare le intenzioni del governo. Noi, da parte nostra continuiamo a chiedere un rinnovo che preveda la formalizzazione di ruoli e carriere approvate fino ad oggi solo sulla carta. Oltre che un aumento stipendiale adeguato, in grado di colmare almeno gli 8-10 punti percentuali di inflazione che pesano come un macigno sui modesti compensi dei dipendenti pubblici". Così il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, sulla sottoscrizione del 'Patto per l'innovazione del lavoro pubblico'
'Quando incontreremo il nuovo ministro della Pa gli ricorderemo che se si vuole cambiare il reclutamento è giunta l'ora di guardare alle richieste dell'Unione europea. La stessa che si appresta a fornire all'Italia circa 200 miliardi di euro attraverso il Recovery Plan". Lo ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief, a proposito di quanto espresso dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in audizione alle commissioni Lavoro e Affari costituzionali di Camera e Senato, sulle linee programmatiche del dicastero. L'Anief sottolinea la frase di Brunetta: "Cambiare subito il sistema di accesso e di reclutamento nei prossimi due-tre mesi''.
Roma, 9 mar. (Adnkronos/Labitalia) - "Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza non c'è alcun ripensamento rispetto alla bozza del documento italiano approvata dal CdM a gennaio e trasmessa al Parlamento. Il Governo Draghi conferma in pieno l'impegno con l'Unione europea, con sei missioni del programma enunciate nella bozza: innovazione, digitalizzazione, competitività e cultura; transizione ecologica; infrastrutture per la mobilita` sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. A ribadirlo è stato il ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco, che ha definito il progetto ''un'assoluta priorità per il Governo'', con il potenziamento della scuola che continua ad essere tra gli obiettivi capofila". Così una nota dell'Anief.
“Anief ha attivato da tempo la campagna Sostegno, non un'ora di meno! per far attribuire le ore richieste dal Pei. L’iniziativa continua anche dopo le novità introdotte dalla norma sul profilo di funzionamento. È necessario essere più vigili: 25mila posti in più in organico di diritto sono un primo passo che supera il blocco della legge n. 128 del 2013 ma non basta e bisogna permettere a tutti gli insegnanti precari di specializzarsi, visto anche che ora i corsi universitari si possono fare on line”. A dire queste parole è stato il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, nel corso del seminario sulla Legislazione scolastica, svolto per le province di Teramo e Pescara.
Il sindacato, pertanto, continua a proporre con convinzione l’iniziativa gratuita ‘Sostegno, non un'ora di meno!’ che negli ultimi anni ha portato a un numero crescente di cattedre assegnate, garantendo così il rispetto delle ore spettanti.
Per il calendario dei prossimi seminari, cliccare qui.
#nonunoradimeno!
Roma, 8 mar. (Adnkronos/Labitalia) - Anief chiede nuovamente vaccinazione per il personale scolastico all'estero. Il sindacato, che qualche settimana fa ha inviato una lettera al ministro degli Affari Esteri e al dirigente dell'Ufficio V Dgsp Maeci, è ancora in attesa della risposta. Dato che l'emergenza Covid non accenna a rientrare, Anief ritorna a chiedere con urgenza tutele per il personale scolastico italiano in servizio all'estero. L'Anief ha inviato qualche settimana fa una missiva per richiedere la vaccinazione del personale scolastico in servizio all'estero: l'organizzazione sindacale chiede di organizzare un piano di vaccinazioni anti Covid per il personale scolastico in servizio all'estero. Il sindacato, che non ha avuto riscontro, è convinto che non si possa attendere oltre e ribadisce l'urgenza di procedere con la vaccinazione e attende il parere delle istituzioni a cui è stata inviata la missiva, affinché si possa procedere al più presto.
"Diritto all'istruzione e all'apprendimento permanente per una società e un'economia della conoscenza e il superamento di ogni disuguaglianza"
"Il ministro Bianchi riconvochi urgentemente il tavolo per aprire un monitoraggio sulla diffusione dei ontagi visti i dati raccolti episodicamente e in maniera non omogenea nelle diverse regioni". Lo dice all'Adnkronos Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e membro del comitato sulla sicurezza delle scuole. "Serve un protocollo urgente - prosegue il sindacalista - tra Ats e Istituti scolastici per fare uno screening di massa i cui risultati siano aggiornati settimanalmente e cominciare a dotare le scuole degli spazi adeguati, servono più classi e più organici perché senno non riusciremo mai a garantire la didattica in presenza in sicurezza".
La ministra dell'Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, ha convocato le organizzazioni sindacali per un incontro che si terrà mercoledì 3 marzo. Il sindacato rappresentativo Anief è stato convocato, presenti Maresci e Papi, rispettivamente capo dipartimento e vice capo dipartimento Anief Ricerca. Papi ha ichiarato che ''rappresenteremo alla ministra le principali criticità e le proposte per il rilancio dei settori. Impiego delle risorse del Recovery Fund, pieno coinvolgimento degli enti pubblici di ricerca in tema di innovazione tecnologica e transizione ambientale, valorizzazione del personale, lotta al precariato, rinnovo del Ccnl e governance sono i principali temi ai quali occorre porre particolare attenzione".
"Auspichiamo che da questo primo incontro emergano le condizioni per un confronto stabile con il governo, condizione imprescindibile per supportare la Ricerca e l'università italiane, settori strategici per il futuro del Paese'', ha concluso.
"Risultano meno di 170 mila i lavoratori della scuola vaccinati, a fronte di oltre un milione complessivi. Poco più del 15% di vaccinati - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è una percentuale davvero troppo ridotta, tra l'altro riguardante lavoratori della scuola che devono ancora vedersi somministrare la seconda dose, per pensare di avere attuato una svolta importante e decisiva verso l'immunizzazione dal Covid19. Ci aspettiamo una accelerazione, che preveda tra l'altro anche la somministrazione del vaccino pure per i dipendenti scolastici non residenti: come si fa a pensare che debbano tornare nei loro territori di residenza per fare quello che è un diritto sacrosanto da potere espletare nella Asl o nell'ospedale collocato dove sono in servizio? La salute non può avere confini". (ANSA).