Nelle scuole arriva il nuovo modello nazionale del Piano Educativo Individualizzato, per alunne e alunni con disabilità: il documento, molto atteso, è stato inviato a metà gennaio 2021 agli Istituti scolastici, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, corredato da apposite Linee Guida. Tuttavia, secondo Walter Miceli, avvocato specializzato in diritto scolastico che opera per il sindacato Anief, “la reazione illustrativa della Legge di Bilancio ha quantificato una riduzione dei docenti di sostegno di 5 mila unità in meno all’anno” e questo è collegati proprio al nuovo modello. Nel corso di un recente dibattito su Orizzonte Scuola TV - dal titolo “Nuovo PEI, le novità: dalle ore di sostegno all’esonero per gli alunni con disabilità” – il legale ha spiegato che dietro alla scelta ci sarebbe proprio il MEF e “con questo nuovo PEI si cerca di spezzare un automatismo che ha legato fino ad oggi la gravità della disabilità dello studente con l’assegnazione delle ore di sostegno”.
Lo Stato cerca di cancellare la modalità che assicurava l’assegnazione automatica delle ore di sostegno agli alunni disabili in base alla gravità del caso: in realtà, sostiene l’avvocato Walter Miceli, questo automatismo sulla base del quale si assegnavano più o meno ore di sostegno “non è mai esistito nemmeno nella normativa precedente”. Questo “perché gli insegnanti potevano molto agevolmente discostarsi dall’accertamento sanitario, motivandolo. Oggi occorrerà motivare molto bene perché non si dia il massimo delle ore”.
COSA CAMBIA IN PEGGIO
Attraverso il nuovo PEI, insomma, l’accertamento di carattere sanitario prende il sopravvento sulla discrezionalità dei docenti. “Ma il profilo di funzionamento ancora non esiste e non ci sono le linee guida per redigere questo documento. Abbiamo diagnosi funzionali e documenti precedenti che non possono essere più redatti ma non abbiamo neanche i nuovi profili di funzionamento”, fa notare Walter Miceli.
Il meccanismo, secondo l’esperto in diritto scolastico, genererà nuovi ricorsi. “In due casi precisi sicuro ovvero nel caso di alunno senza docente di sostegno e nel caso di riduzione di ore che se manca la motivazione, ovvero il profilo di funzionamento, anche in questo caso il ricorso sarà vinto dall’alunno”, conclude l’avvocato.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, invece di trovare le modalità per dare maggiore supporto didattico a tantissimi alunni con disabilità certificata, verso i quali si continuano a negare ore di sostegno, si cercano escamotage per realizzare esattamente l’opposto. Noi continuiamo a pensare che la quantità oraria di sostegno debba essere legata ad oggettive analisi della disabilità dell’alunno, attraverso la realizzazione di un quadro di bisogni didattico-formativi ed affidando l’allievo sempre ad insegnante specializzato. Ci siamo battuti e continueremo a farlo, imperterriti, anche cercando di smontare norme sbagliate come quella sul nuovo Pei che riduce insegnanti anziché aumentarli”.
L’INIZIATIVA
Anief, pertanto, continua a proporre con convinzione l’iniziativa gratuita ‘Sostegno, non un'ora di meno!’ che negli ultimi anni ha portato a un numero crescente di cattedre assegnate, garantendo così il rispetto delle ore spettanti.
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