"La fase transitoria del reclutamento scolastico così come è stata programmata dal Governo e dal ministero dell’Istruzione e del Merito non porterà a nulla di buono: Anief chiederà al tavolo ministeriale, già nel confronto fissato per domani pomeriggio, profondi cambiamenti al decreto Pnrr quater per il Parlamento". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
(ANSA) - ROMA, 07 APR - Il sindacato Anief ribadisce la sua contrarietà ad un piano di assunzioni nella scuola che non prevede la stabilizzazione dei candidati presenti nelle Graduatorie provinciali per le supplenze. "La bocciatura dell'Anief - sottolinea il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - è motivata dal fatto che si tratta di un atto peggiorativo della precedente gestione della fase transitoria e porta il sindacato a chiedere un intervento del Parlamento per emendare profondamente la norma, così da onorare l'accordo siglato il mese scorso tra ministero e parti sociali". Per Pacifico, "senza doppio canale di reclutamento, con assunzioni da Graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) anche su disciplina e da seconda fascia, per la scuola anche questa procedura si tradurrà in un fallimento, lo stesso che ha portato ai 240 mila supplenti annuali che abbiamo oggi". (ANSA).
Carissimi soci e collaboratori,
auguro a voi e alle vostre famiglie di trascorrere una serena Pasqua, di festeggiare insieme alle persone care e di sorridere con loro.
Come Anief continuiamo a ricercare un mondo migliore, finalmente governarlo dalla pace e dalla giustizia.
Vi abbraccio.
Il vostro Presidente
Marcello Pacifico
"Colpo di scena al confronto con i sindacati sul destino degli abilitati all'estero: il ministero dell'Istruzione ha fatto dietrofront sulla possibilità di consentire la stipula dei contratti a chi è inserito con riserva in attesa di riconoscimento attraverso una modifica dell'ordinanza ministeriale 112/2022 e ha rinviato la soluzione ad un apposito intervento normativo, attualmente in fase di elaborazione.
Il presidente Pacifico, allo Stato costerà caro, la palla passa ora ai tribunali perché la soluzione è incostituzionale. Vertenze in arrivo anche per le altre stabilizzazioni.