(ANSA) - ROMA, 04 APR - Tra i 3 e i 10 euro. Questo il valore dell'aumento in busta paga per i docenti e il personale Ata ottenuto grazie all'indennità di vacanza contrattuale. La 'mancia', com'è stata definita da Marcello Pacifico, presidente nazionale dell' Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief), verrà applicata agli stipendi dal mese di aprile come un'anticipazione dei benefici attribuibili al rinnovo del Contratto collettivo di lavoro (Ccnl), ancora bloccato. L'assegnazione della somma aggiuntiva, prevista dall'art. 47-bis, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e che verrà riassorbita una volta che sarà sottoscritto il Ccnl del triennio 2022-2024, è stata confermata dalla Ragioneria generale dello Stato. Secondo Pacifico, attraverso il Ccnl è opportuno allineare gli stipendi all'inflazione, come l'Anief chiede da tempo: "La verità è che servono 25mila euro arretrati e 274 euro in più al mese, il recupero del 2013 e il riscatto della laurea gratuito. Non possono bastare i 3mila e 105 circa sinora previsti: senza le somme da noi indicate, al personale scolastico si continueranno ad assegnare compensi che non coprono nemmeno il costo della vita venutosi a determinare tra il 2008 e il 2021". Stando a uno studio pubblicato recentemente dal sindacato, gli stipendi dei docenti e del personale Ata sarebbero più bassi di sei volte rispetto all'inflazione registrata negli ultimi 13 anni. Da qui, l'esigenza di incrementare in modo considerevole l'aumento previsto per il rinnovo contrattuale, appena superiore al 4% dopo 40 mesi di blocco stipendiale. Anief stima che per recuperare l'attuale inflazione servirebbero aumenti mensili di 274 euro: di questi, 221 riguarderebbero il primo triennio 2016/2018 e altri 53 euro il secondo triennio 2019/2021. Per far fronte a queste richieste il governo dovrebbe stanziare 4,7 miliardi. Nonostante la 'mancia', dal sindacato fanno notare come l'applicazione della riforma fiscale con i nuovi scaglioni Irpef abbia fatto sì che gli stipendi netti di marzo fossero più bassi. In ogni caso, l'aumento in busta paga, per Anief, non basta. "Diventa sempre più urgente il recupero del 2013 sottratto dagli altri sindacati in cambio di immissioni in ruolo che andavano comunque attuate. Come pure il riscatto del titolo di laurea, che deve essere gratuito, e il risarcimento di 25mila euro di arretrati invece dei quasi 3mila che in media dovrebbero arrivare con il rinnovo di contratto" conclude Pacifico. (ANSA).
"Portare altri miliardi sul capitolo degli armamenti militari nazionali sarebbe un segnale pessimo: i 2 punti maggiori di spesa rispetto al Pil dovrebbero piuttosto andare ad Istruzione e Ricerca, ai quali si continua invece a togliere. L'investimento del Pnrr, infatti, va sostenuto con ulteriori investimenti pubblici da attuare a regime: occorrono investimenti importante per infrastrutture, digitalizzazione, organici maggiorati, stabilizzazione dei precari e più tempo scuola, da svolgere da mattina a sera". E' quanto annuncia una nota dell'Anief.
ROMA, 01 APR - ll sindacato Anief avvia la preadesione al ricorso per il rientro dei docenti sospesi contro la circolare del ministero dell'Istruzione per l'espletamento di altre mansioni e con orario di servizio di 36 ore. Dando seguito alle parole del presidente Marcello Pacifico e degli avvocati Anief Fabio Ganci e Walter Miceli, il sindacato avvia la preadesione al ricorso, con l'intento di tutelare i docenti sospesi - perché non muniti di super green pass - che da oggi possono tornare in servizio. (ANSA).
"Si è consumato un clamoroso nulla di fatto sull'aggiornamento del protocollo che doveva da oggi garantire la sicurezza nelle scuole: dai dirigenti del ministero dell'Istruzione non è stata fornita alcuna rassicurazione sullo sdoppiamento delle classi, sul rispetto del distanziamento, sulla gratuità dei dispositivi di protezione e tamponi, come pure sull'uso della didattica digitale integrata senza nuove regole.