° Si profila un braccio di ferro tra Miur (il 21 Marzo ha emanato una nota sospensiva) e il Commissario ad acta nominato per l’inserimento a pettine dei precari
In altra parte di questo sito sono reperibili informazioni per i ricorrenti – per i nostri oltre 15mila iscritti, e non solo per i tremila che abbiamo seguito nell’iter giudiziario -, sia per quelli tutelati dalle ordinanze commissariali e dalle ordinanze cautelari del Tar, sia per quelli che hanno fatto ricorso al Presidente della Repubblica.
L’Ordinanza del Tar Lazio è stata inviata al Miur e agli UU.SS.RR., unitamente alla richiesta di dare esecuzione delle ordinanze del TAR del Lazio che dispongono l’inserimento pleno iure a pettine dei precari che hanno vinto le cause, e alla richiesta di stipulare i contratti (a tempo determinato e indeterminato fin dall’estate del 2009) ai quali hanno diritto. Il Commissario, in una lettera ai dirigenti degli ambiti territoriali, ricorda la sentenza n. 41/2011 della corte costituzionale; non sono da escludersi denunce alle procure per danni erariali e omissione di atti di ufficio.

 
° Cominciando a ponderare le scelte da farsi per l’aggiornamento delle GG. a EE.
Diamo i dati della variazione degli organici per l’a.s. 2011/12, dai quali possibilmente trarre qualche elemento utile alla scelta della provincia; si tratta, comunque, di dati da contestualizzare tra le tante altre variabili.
Organico della Scuola dell’infanzia:
Max tagli percentuali, rispetto all’organico 2010: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Max unità tagliate, rispetto all’organico 2010: Campania -151, Puglia -87, Sicilia -81.
Max incremento percentuale, rispetto all’organico 2010:Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto.
Max incremento di unità, rispetto all’organico 2010: Lombardia 116, Piemonte 58, Veneto 34.
Organico della Scuola primaria:
Max tagli percentuali, rispetto all’organico 2010: Basilicata, Molise, Puglia, Sicilia.
Max unità tagliate, rispetto all’organico 2010: Lombardia -1424, Sicilia -968, Campania 964, Lazio – 930.
Incrementi percentuali e di unità, rispetto all’organico 2010: non ve ne sono in alcuna regione.
Organico della Secondaria di primo grado:
Max tagli percentuali, rispetto all’organico 2010: Molise, Calabria, Lombardia, Sicilia.
Max unità tagliate, rispetto all’organico 2010: Sicilia -267, Lombardia -235, Veneto -143, Calabria -131, Puglia -124.
Incrementi percentuali e di unità, rispetto all’organico 2010: non ve ne sono in alcuna regione.
Organico della Secondaria di secondo grado:
Max tagli percentuali, rispetto all’organico 2010: Basilicata, Sicilia, Calabria, Umbria, Sardegna.
Max unità tagliate, rispetto all’organico 2010: Sicilia -1217, Campania -1081, Lazio -1032, Puglia – 907, Lombardia – 872.
Incrementi percentuali e di unità, rispetto all’organico 2010: non ve ne sono in alcuna regione.
Organico di sostegno
Nell’a.s. 2011/12 l’organico del 2010/11 viene confermato (63.348 posti in organico di diritto, più 27.121 in organico di fatto. A questa dotazione complessiva di 90469 posti vanno aggiunti gli eventuali posti in deroga da autorizzare dagli UU.SS.RR. ai sensi art.35 c.7 legge 289/2002.
Il maggior numero di posti si ha in: Campania (11931), Lombardia (11664), Sicilia (11430), Lazio (8886), Puglia (7503), Piemonte (6157), Veneto (5960), Emilia Romagna (5892), Toscana (4690).

 
° Si discute se in classe consentire l’uso della calcolatrice per i compiti di matematica
I risultati medi, in Matematica, degli studenti restano modesti, nelle scuole italiane
Della questione tratta TuttoscuolaNEWS n. 483, del 4 aprile 2011.
 

° Scuola estiva di Fisica Moderna per studenti di scuole secondarie di 2° grado
Parteciperanno, previa selezione, 30 studenti delle classi IV e V delle scuole secondarie di 2° grado.Il termine per l'iscrizione (gratuita) è al 30 giugno 2011.
Il Miur,Dipartimento per l'Istruzione, D.G. per lo Studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, Ufficio VI, comunica che l’Università di Udine ha indetto, per il periodo 25-30 luglio 2011, la terza edizione dellaScuola estiva di Fisica Moderna, organizzata nell'ambito del Progetto IDIFO 3 del Piano Nazionale lauree Scientifiche (PLS). Le spese di vitto e alloggio per gli studenti ammessi saranno a carico dell'organizzazione; le spese di trasporto, invece, saranno a carico dei partecipanti.Gli studenti dovranno inviare domanda, secondo il modello predisposto, al CIRD (Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica) dell'Università degli Studi di Udine (via delle Scienze, 206 – 33100 Udine; tel. 0432 558211, fax 0432 558230 ). Entro il 10 luglio 2011 sarà pubblicata la graduatoria degli ammessi alla scuola, sul sito: http://www.fisica.uniud.it/URDF/laurea/pls3_4.htm

 
° Candidati esterni agli esami di idoneità e di licenza nelle scuole statali e paritarie del primo ciclo di istruzione - anno scolastico 2010/2011
Segnaliamo chedisposizioni relative all’oggetto sono nellaC.M. n. 27 prot. N. 2368, 5 aprile 2011, Dip. Istruzione. D.G. Ordinamenti Scolastici e Autonomia Scolastica
Costituiscono norme essenziali di riferimento, in materia, le disposizioni contenute negli articoli 8 e 11 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 e successive modificazioni, nell’articolo 1 del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 e successive modificazioni, nel comma 622, art. 1 legge 27 dicembre 2006, n. 296, e negli articoli 4, 6 e 8 dell’O.M. 21 maggio 2001, n. 90.
Gli alunni che, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, frequentano scuole non statali non paritarie oppure si avvalgono di istruzione parentale, e i cui genitori hanno fornito annualmente relativa comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza, devono chiedere, ai fini dell’ammissione alla classe successiva o al successivo grado di istruzione, di sostenere in qualità di candidati esterni gli esami di idoneità o di licenza presso una scuola statale o paritaria nei termini stabiliti (segue la casistica). I genitori o gli esercenti la patria potestà dei candidati esterni, per i quali intendono chiedere l’iscrizione ad esame di idoneità o all’esame di Stato, presentano domanda in carta semplice al dirigente della scuola statale o paritaria prescelta, fornendo, come dichiarazione sostitutiva di certificazione, i necessari dati anagrafici dell’alunno, gli elementi essenziali del suo curricolo scolastico e la dichiarazione di non frequenza di scuola statale o paritaria nell’anno in corso o di avvenuto ritiro da essa entro il 15 marzo. Per accedere all’esame di idoneità o di Stato i candidati esterni devono presentare domanda di iscrizione ad una scuola statale o paritaria entro il 30 aprile.

 
° Di proroga in proroga, l’attuale composizione del CNPI risale allo scorso secolo
I componenti sono stati eletti 15 anni addietro ed è stabilito (decreto presidente Consiglio dei ministri 25.03.2011) che restino in carica ancora per tutto il 2011.
Così è stato stabilito “nelle more dell’attuazione della riforma degli organi collegiali territoriali della scuola, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1999, n. 233. La circostanza non è incoraggiante, perché di riforma degli organi collegiali territoriali è, a sua volta, subordinata al decentramento amministrativo al quale si sta procedendo nel segno del Federalismo.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS, 1 aprile)

 
° Nell'a.s. 2010-2011 risultano in servizio a t.d. 113.348 docenti, di cui 89.931 con contratto fino al termine delle lezioni, e 51.402 unità di personale ATA
I dati sono contenuti nell’Interpellanza parlamentare urgente (prima firmataria Ghizzoni) presentata da deputati del PD, alla Gelmini, lo scorso 29 marzo 2011.
L’interpellanza fa riferimento, ovviamente, alla sentenza (n.520 del 25 marzo 2011) emessa dal tribunale del lavoro di Genova che ha condannato il Miur a risarcire quindici lavoratori con contratto a tempo determinato, reiterato da tre a dieci anni, riconoscendo la possibilità della ricostruzione di carriera, l'illegittimità dei contratti a termine e i danni derivanti dalla mancata nomina a tempo indeterminato, con la previsione per ciascuno dei quindici ricorrenti di un risarcimento di circa 30 mila euro.

 
Sarebbe assai onerosa (stime giornalistiche quantificano l'eventuale onere tra i 4 e i 6 miliardi di
euro) l'eventuale estensione degli effetti determinati dalla suddetta sentenza al personale della
scuola a tempo determinato che volesse intraprendere analoghe azioni legali;
nei prossimi tre anni andranno in pensione all'incirca 70000 docenti con una fascia retributiva
media di 28/35 anni di servizio. Il costo di tale personale in ruolo è pari a circa tre miliardi di euro:
se le cattedre lasciate libere venissero coperte con l'assunzione di personale attualmente occupato
con contratti a tempo determinato (e venisse loro ricostruita la carriera), lo Stato sosterrebbe un
costo stimato di 2 miliardi e mezzo, con un risparmio di circa 500 milioni di euro;
un piano straordinario di immissione in ruolo non avrebbe solo un vantaggio economico e di tutela
dei docenti che da anni assolvono, pur in una condizione di precariato, al delicato compito
dell'insegnamento e dei servizi ausiliari e di segreteria, ma consentirebbe soprattutto di garantire
agli alunni quella continuità didattica indispensabile per il miglioramento dei livelli di
apprendimento e per l'innalzamento della qualità del sistema di istruzione. In tale senso era stato
predisposto il piano triennale di assunzioni, previsto dal Governo Prodi nella finanziaria per il 2007,
che disponeva l'immissione in ruolo di 150.000 docenti e 20.000 ATA, prefigurando l'esaurimento -
di fatto - delle graduatorie ad esaurimento -:
se, alla luce della sentenza del tribunale di Genova e delle considerazioni espresse in premessa, il
Ministro interpellato non intenda procedere ad un piano straordinario di immissioni in ruolo e
valutare la necessità di non procedere con la terza tranche dei tagli dei posti in organico previsti dal
decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla legge n. 133 del 2008.
(2-01026)
«Ghizzoni, Ventura, Coscia, De Pasquale, Pes, Antonino Russo, Siragusa, Nicolais».

° Premio nazionale intitolato a Giacomo Matteotti
Il Premio è suddiviso in tre sezioni. La scadenza del bando è il 28 aprile 2011.
Indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene assegnato ad opere che illustrano gli ideali di fratellanza tra i popoli, di libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Giacomo Matteotti. Alla sezione “saggistica” possono concorrere al Premio le opere di carattere saggistico pubblicate in volume per la prima volta nel periodo dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2010. Il Premio consiste in una somma di denaro pari ad euro 10.000 (diecimila).
Alla sezione “opere letterarie e teatrali” possono concorrere al Premio le opere di carattere letterario e teatrale di  autori,  anche stranieri, pubblicate in volume o rappresentate al pubblico per la  prima  volta nel periodo dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2010. Le opere pubblicate in  volume  devono  essere  accompagnate  da  una lettera di presentazione  dell'editore.  Il Premio consiste in una somma di denaro  pari  ad  euro  10.000 (diecimila).
Alla sezione “tesi di laurea” possono concorrere i laureati anche  stranieri di  qualsiasi  Università,  italiana  o straniera, che abbiano conseguito il titolo  nel  periodo dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2010, discutendo una tesi di laurea, in qualunque disciplina, sulla figura di Giacomo Matteotti  o sugli ideali che ne hanno ispirato la vita.  Le  tesi  devono  essere accompagnate da una lettera di presentazione del relatore, ovvero del preside della facoltà universitaria di  riferimento. Il premio prevede due tesi vincitrici a pari merito  e  consiste, per ciascun lavoro, in  una  somma  di  denaro  pari  ad  euro  5.000 (cinquemila). La cerimonia di premiazione si svolgerà a Roma  il 5 ottobre 2011 presso la Presidenza del Consiglio  dei  Ministri. Ulteriori informazioni potranno essere richieste all'Ufficio  del Segretario Generale -  Servizio  per  le  funzioni  istituzionali  all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

° Deputati si appellano alla Ministro perché coinvolga il parlamento nelle decisioni da prendersi in ordine al rinnovo delle graduatorie dei precari
Ad una interpellanza urgente – che riportiamo -, primo firmatario l’on.Antonio Russo (PD) , la risposta della Gelmini sembra positiva (ne riportiamo una parte), ma…
Interpellanza parlamentare del 31 marzo 2011, al Ministro della Pubblica Istruzione. Egregio Ministro, in queste ultime settimane, ognuno di noi è stato interessato da una problematica che riguarda il dicastero da Ella presieduto. Si tratta della, ormai nota, vicenda dell’aggiornamento delle graduatorie dei docenti e dei trasferimenti degli stessi in una provincia diversa da quella di provenienza. L’argomento interessa, da tempo, il Parlamento e gli ultimi due governi che si sono succeduti. Recentemente, è intervenuta anche una sentenza della Corte Costituzionale e l’autorevole intervento del Presidente della Repubblica, in occasione del “milleproroghe”. Ovviamente, la questione non è semplice né di facile soluzione. Per tale ragione, siamo convinti della necessità di un pieno coinvolgimento parlamentare volto ad istruire al meglio il percorso. Riteniamo utile e ragionevole che ci si possa incontrare per trovare le forme e le modalità che consentano di risolvere tale emergenza. Certi della Sua disponibilità ed in attesa di un riscontro positivo, cogliamo l’occasione per porgere. Cordiali Saluti. (seguono le firme di parlamentari di vari schieramenti).
Alcuni passaggi della risposta della Ministro: "Il piano di assunzione dei precari va avanti, non si interrompe. Anticiperemo il numero delle immissioni in ruolo che saremo in grado di fare per il prossimo anno. Dovremo, con norma, prorogare gli accordi con le Regioni per assumere i precari, per incrementare l'offerta formativa, per fare i corsi di recupero, per migliorare il servizio scolastico". La ministro vorrebbe evitare i ricorsi dei precari che hanno maturato il diritto alla stabilizzazione (circa 65mila), accelerando le assunzioni ma, intanto, contraddittoriamente, presenterà appello contro la sentenza di Genova, e per giunta, sotto spinta della Lega Nord, si prepara a distaccarsi dalla direttiva UE 1999/70/Ce sui contratti a termine, tentando un blitz: inserire un emendamento alla Legge Comunitaria con cui l’Italia annualmente recepisce la normativa UE.

° Progetto “Educare alla Legalità per educare alla cittadinanza”. A Caltagirone
sabato 9 aprile alle ore 18.00 verrà rappresentato, al Teatro Selinus di Castelvetrano, il dramma didattico “Fango”, di Gabriele Montemagno, prodotto, sotto la regia di Giacomo Bonagiuso, dagli studenti del laboratorio teatrale dell’istituto, per ricordare l’impegno contro la mafia dell’on. Pio La Torre, di cui ricorre l’anniversario della morte.

° Scivolone (inopinato), nella redazione di ItaliaOggi
I lettori di questa rubrica quotidiana di aggiornamento avranno potuto notare quanta attenzione dedichiamo ai pregevoli articoli di quella testata, che consultiamo per la competenza dei suoi giornalisti di argomento scolastico. Tuttavia restiamo stupiti dell’articolo, firmato Sergio Luciano, pubblicato con l’assurdo titolo: “Professori precari, e quindi non selezionati”.
Non entriamo nel merito della valutazione che l’autore avanza, secondo cui l’efficacia selettiva della procedura concorsuale sarebbe maggiore di quella che si ottiene con la procedura mista corso-concorso; ci limitiamo a segnalare che concorsi a cattedra sono stati indetti ancora, dopo gli anni Sessanta, a cadenza decennale. Vogliamo contestare un passaggio dell’articolo che giudichiamo inaccettabile, il seguente:“…. In questo malcapitato Paese, nel campo della Pubblica Istruzione i governi di ogni orientamento politico sono stati sostanzialmente accomunati – negli ultimi 40 anni – dalla perniciosa voglia di abolire ogni meritocrazia nella selezione del personale insegnante, che dalla seria selezione per concorso pubblico, in molti casi anche addirittura severa, cui dovevano sottoporsi fino agli anni Sessanta, ha iniziato ad essere quasi sempre assunto per titoli e graduatorie che tutto erano fuorché meritocratiche. A fronte di questo insensato lassismo, che ha riempito le scuole italiane di professori asini, i politici hanno deciso….” A Sergio Luciano diciamo che, se verrà a trovarci, lo informeremo di un decennio di attività selettiva, rigorosissima (diciamo, sbarramento per 3 laureati su 4), da noi effettuata – da me e da altri dell’ANIEF - come docenti nelle scuole di specializzazione all’insegnamento, e anche lo informeremo dell’attività di formazione professionale dei corsisti. Ciascuno di essi è stato impegnato per circa 1200 ore in un biennio: una trentina d’esami, attività di tirocinio diretto nelle scuole, produzione di elaborati, test in itinere, una relazione finale (mediamente, 200 pagine di livello impegnativo), esame conclusivo, dinanzi ad una commissione di almeno 5 professori, articolato in prova scritta e prova orale e che costituisce pubblico concorso, a norma e nelle forme di legge. L’iter formativo dei giornalisti è altrettanto selettivo e qualificante ? (F.to Leonardo Maiorca)

 
° Due notizie in tema di Disabilità e Sostegno
Respingendo gli argomenti avanzati dal Miur, dall'USR Lombardia e dall'USP Milano il Tribunale ha giudicato discriminatoria l’inadeguata assegnazione di ore di sostegno
Il 4 gennaio 2011, il Tribunale di Milano ha stabilito la natura discriminatoria dell'inadeguata assegnazione delle ore di sostegno a studenti con disabilità; il verdetto ha accolto il ricorso presentato dai genitori di 17 studenti con disabilità, in collaborazione con LEDHA Milano e con l'Associazione "Avvocati per niente". Nell’’Ordinanza di conferma del giudice milanese si afferma, tra altro, che: - l'incontestabile discrezionalità legislativa nell'individuazione delle risorse destinate a tutela dei diritti dei soggetti con disabilità incontra un limite nel rispetto di un nucleo indefettibile di garanzie per gli interessati; - tale principio non può non trovare attuazione anche con riguardo all'attività della pubblica amministrazione destinata ad incidere sul diritto all'istruzione delle persone con disabilità, inteso quale diritto fondamentale; - la riduzione delle ore di sostegno va considerata una "concreta forma di discriminazione indiretta a danni della persona con disabilità".
(Fonte: http://www.personecondisabilita.it/L’informazione sulla disabilità in Lombardia a cura di Ledha)
° Sentenza del Tar di Bolzano annulla la bocciatura di alunno dislessico
Il caso riguarda una scuola media bolzanina e un ragazzino che era stato bocciato. Alla decisione degli insegnanti, i genitori dell’alunno si erano opposti facendo riferimento ad una certificazione, notificata alla scuola prima della bocciatura, recante diagnosi di disortografia e discalculia» e la raccomandazione (che non ha avuto seguito alcuno) agli insegnanti di semplificare gli obiettivi in tutte le discipline e di mettere in atto una collaborazione scuola-famiglia per i compiti a casa.

 
° Seminario su: La meditazione in psicoterapia della Gestalt
Si terrà Giovedì 14 aprile, ore 15.00, presso l'Università degli Studi di Trieste, - Via Valerio 8/3, Edificio H3. INFO: www.gestalttrieste.it ; Istituto Gestalt Trieste - tel. 040 369777 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - orario da lunedì a venerdì ore 10-12 e martedì pomeriggio dalle 14 alle 17.30.
(Fonte: Infohandicap, Newsletter n.21 – 24/3/2011)
 

° La Ministro Gelmini sfoglia la margherita
Si è cacciata in un vicolo cieco, eppure preferisce ascoltare non i tribunali e l’ANIEF ma i soliti che questa situazione l’hanno creata o l’hanno accettata per lustri e lustri.
Sta dando un colpo al cerchio e uno alla botte ma, dalle incertezze, non l’aiuteranno a uscire i tatticismo della persone che la consigliano, vuoi perché hanno scarsa conoscenza del problema (che esperienza hanno del precariato ?), vuoi per i trascorsi (che cosa hanno mai fatto per il precariato durante il pluridecennale mercato delle convocazioni per incarichi e supplenze ? Per il vero, la magistratura stessa è non è stata univoca (sentenze di segno opposto a Viterbo, Venezia e Perugia) in materia di precariato, sicché la ministro è tentata di arroccarsi. Certo, la sentenza di Genova, favorevole a 15 insegnanti, deve averla scossa. Al punto dal farle dire che 65mila precari verrebbero assunti in ruolo entro il 2015 (sarebbero quelli che hanno maturato tre anni continuativi di servizio). Per il verso opposto, sembra che il Governo proporrà un disegno di legge che vada contro la direttiva UE 1999/70/Ce sui contratti a termine, tentando un blitz: inserire un emendamento alla Legge Comunitaria con cui l’Italia annualmente recepisce la normativa UE; il placet deve giungere dal Comitato dei Nove della Commissione Politiche Comunitari. La Gelmini attende dall’alto questo deus ex machina; poi all’orizzonte potrebbe arrivare il Decimo cavalleria (qualche altro tatticismo, quale potrebbe essere l’esito del ricorso avverso la sentenza di Genova). E’, a nostro parere, solo un modo per esorcizzare i problemi, secondo una logica che, però, non aiuta a uscire dal problema vero; in questa logica, la tutela dei diritti dei precari è solo un effetto incidentale, l’essenziale resta minimizzare i ricorsi. In questa logica, la ministro potrà, forse, scansare le sentenze favorevoli ai precari, assumendo i potenziali ricorrenti sui posti vacanti, ma solo in un quadriennio (in sostanza, al ritmo del semplice turn over). La Ministro non vuole capire il nodo della questione: i lavoratori che prestano uno stesso servizio hanno tutti uguali diritti, quale che sia il loro tipo di contratto. E intorno alla ministro ? La Lega Nord chiede che il rinnovo delle graduatorie ad esaurimento sia in una sola provincia. La stampa confindustriale si allarma per gli indennizzi stabiliti dai giudici a pro dei precari: non sia mai che questi tizi incassino qualche euro! Come farà l’erario ? Far pagare la Casta ? Il ministro Tremonti sembra non capire che per minimizzare la spesa per il personale non serve tagliare gli organici (dovrebbe tagliare gli studenti), in quanto aumenta il numero dei supplenti da pagare per le cattedre, circa 50mila, che ogni anno vengono assegnate con contratti a termine, e per le altrettanto numerose assegnate a copertura di congedi lunghi, nel caso il titolare non rientri in Aprile (supplenze queste che andranno pagate fino al 31 agosto e non più al termine delle lezioni, se il Miur non vuole sulla testa una gragnola di sentenze sfavorevoli). Infine c’è qualcuno che propone di minimizzarele tutele connotanti i contratti a t.i. Mai e poi mai avremmo voluto leggere la lettera che il senatore giuslavorista Pietro Ichino (PD) ha inviato al Direttore de Il CORRIERE DELLA SERA (pubblicata nell’articolo: “Tutti di ruolo, nessuno inamovibile. Una proposta sul nodo dei precari, del 31 marzo): spiegando il costoso inganno della sanatoria dei precari, aggiunge uno step alla precarizzazione dei giovani: Caro Direttore, la direttiva europea n.70 del 1999 vieta agli Stati membri di consentire che il contratto a termine sia utilizzato come strumento ordinario di assunzione dei lavoratori; e impone comunque la parità di trattamento tra assunti a termine e assunti a tempo indeterminato… Il rischio per le casse esauste dello Stato è elevatissimo perché i lavoratori di serie b e di serie c, nella scuola, sono oltre 150mila. Come se ne esce ? Il rapporto di impiego “di ruolo” è troppo rigido per potersi applicare a tutti…. C’è un modo solo per uscirne, ridefinire la disciplina dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, per tutte le nuove assunzioni…. Si calcola che i “precari permanenti” nel comparto pubblico siano oltre 500mila…. La direttiva europea, del resto, è vincolante anche per il comparto privato… Se la questione è dappertutto la stessa, anche la soluzione dev’essere la stessa: un nuovo diritto del lavoro….”.Occorrerebbe, a nostro parere, che la Ministro avesse la forza politica di voltare pagina chiudendo con il passato. Ministro Gelmini ci ascolti; ascolti l’Anief che è nata dai precari e conosce il problema. Coinvolga le varie parti politiche in Parlamento, come l’ha invitata a fare il deputato PD Antonio Russo – un parlamentare spesso in sintonia con l’ANIEF - che ha raccolto le firme di 60 parlamentari di vari schieramenti.

 
° Convegno internazionale: Ricomporre Babele – Educare al Cosmopolitismo
Lo organizza la Fondazione Intercultura, dal 7 al 9 aprile a Milano. Si discuterà degli strumenti culturali necessari ai giovani che si preparano a vivere in una società globalizzata. INFO: http://www.ricomporrebabele.org (Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 482 - 28 marzo 2011)