° Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2011/2012
CM n.21 del 14 marzo 2011, di trasmissione dello schema di decreto che il Miur ha predisposto per la concertazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. (1)
Lo schema reca disposizioni, per l’a.s. 2011/2012, in ordine a: 1- rilevazione delle dotazioni di organico del personale docente, 2 quantificazione, a livello nazionale e regionale; -criteri di ripartizione da adottare con riferimento alle realtà provinciali e alle singole scuole. La consistenza delle dotazioni organiche a livello nazionale va definita in ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 64, c.4, decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha previsto l’attivazione di una serie di interventi e misure volti ad incrementare gradualmente di un punto, nell’arco del triennio 2009/2011, il rapporto docenti/alunni, nonché sulla base delle istruzioni impartite dal Piano programmatico elaborato ai sensi del citato art. 64 e in attuazione dei regolamenti di cui al comma 4 del menzionato art. 64. La relazione tecnica di accompagnamento alle disposizioni del predetto articolo ha quantificato in 19.700 le riduzioni di posti per l’a.s. 2011/2012. Gli UUSSRR e gli altri uffici periferici del Miur opereranno per il riassetto della rete scolastica, la formazione delle classi, il riordino dell’impianto e dell’articolazione del I ciclo entrato in vigore nell’a.s. 2009/10 (DPR n. 89 del 20 marzo 2009)e la revisione degli assetti ordinamentali del secondo ciclo (DPR n. 87 del 15 marzo 2010 relativo agli istituti professionali, DPR n. 88 del 15 marzo 2010 relativo agli istituti tecnici e DPR n. 89 del 15 marzo 2010 relativo ai licei). I criteri e i parametri per la formazione delle classi sono fissati dal Regolamento approvato on D.P.R. del 20 marzo 2009, n. 81. Lo schema di decreto interministeriale riporta nella colonna “A” della tabella F le entità delle riduzioni da effettuare in organico di diritto a livello nazionale e regionale e nella colonna “B” i posti derivanti dagli ulteriori interventi di dimensionamento della rete scolastica. Sono consentite compensazioni tra i contingenti di organico relativi ai diversi gradi di scolarità, anche nell’ottica, ove possibile, dell’estensione del tempo pieno. Per quanto concerne le ore di insegnamento delle materie alternative alla religione cattolica, si fa presente che è in corso di emanazione una apposita intesa tra il MIUR e il MEF, che chiarisce i vari profili della materia e detta disposizioni e istruzioni per gli aspetti contrattuali e retributivi.
Procedure e adempimenti relativi alla definizione degli organici. Scuola dell’infanzia. La scuola dell’infanzia è disciplinata dall’art. 2 del Regolamento sul primo ciclo approvato con D.P.R. del 20 marzo 2009, n. 89. Quanto alla consistenza delle dotazioni organiche, ai fini della generalizzazione del servizio, sono stati confermati in organico di diritto i posti attivati in organico di fatto nell’anno 2010/2011. Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini che hanno compiuto o compiranno, entro il 31 dicembre 2011, il terzo anno di età. Ricorrendo le condizioni di cui alla C.M. n. 101 del 30 dicembre 2010 (iscrizioni per l’a.s. 2011/12), possono, altresì, essere ammessi alla scuola dell’infanzia i bambini che compiranno tre anni di età dopo il 31 dicembre 2011 e, comunque, entro il 30 aprile 2012, una volta effettuate le opportune valutazioni di carattere pedagogico-didattico da parte del collegio dei docenti, in ordine ai tempi e alle modalità di accoglienza. Nelle scuole dell’infanzia dei territori montani, delle piccole isole e dei piccoli comuni privi di servizi educativi per la primissima infanzia e con sezioni aventi un numero di iscritti inferiore a quello massimo previsto, è consentita l’iscrizione di non più di tre bambini di età compresa tra i due e i tre anni. L’inserimento di tali bambini non può comunque dar luogo alla costituzione di nuove sezioni. Resta confermato il modello orario di funzionamento di 40 ore settimanali. Tale modello, com’è noto, a richiesta delle famiglie è elevabile fino ad un massimo di 50 ore settimanali e riducibile a 25 ore settimanali.

 
° Si, della Corte di Strasburgo al Crocefisso nei luoghi pubblici (aule comprese)
Comunicato Stampa (18 marzo) del Ministro. “Esprimo profonda soddisfazione per la sentenza della Corte di Strasburgo, un pronunciamento nel quale si riconosce la gran parte del popolo italiano. Si tratta di una grande vittoria per la difesa di un simbolo irrinunciabile della storia e dell’identità culturale del nostro Paese. Il Crocifisso sintetizza i valori del Cristianesimo, i principi sui cui poggia la cultura europea e la stessa civiltà occidentale: il rispetto della dignità della persona umana e della sua libertà. E’ un simbolo dunque che non divide ma unisce e la sua presenza, anche nelle aule scolastiche, non rappresenta una minaccia né alla laicità dello Stato, né alla libertà religiosa. Oggi è un giorno importante per l’Europa e le sue istituzioni che, grazie a questa sentenza, si riavvicinano alle idee e alla sensibilità più profonda dei cittadini”.

° Anagrafe della professionalità docente. Risultanze e prospettive
Il Dipartimento per l'Istruzione - Direzione generale per il personale scolastico ha comunicato (16 marzo) l’esito della rilevazione.
Riconosciuto l’impegno collaborativo delle segreterie scolastiche, la DG informa di aver acquisito dati relativi al 96% dei docenti con contratto a tempo indeterminato (titoli di accesso al ruolo e non, ed altre certificazioni informatiche e linguistiche riconosciute a livello europeo).
Terminate le attività di controllo e verifica dei dati acquisiti, il Miur intende arricchire ulteriormente le informazioni concernenti la professionalità dei docenti, e sta valutando l'opportunità di coinvolgere direttamente i docenti nell'aggiornamento del proprio fascicolo, consentendone l'accesso al sistema con una userid e password sicuri; l'attività di aggiornamento sarà prevedibilmente collocata all'inizio del prossimo anno scolastico.

 
° Due milioni di giovani inattivi: Un’inchiesta di Tuttoscuola (sul numero di Marzo)
Solo nel 2010, ben 120mila giovani hanno abbandonato la scuola. Riportiamo alcuni passi della nota apparsa su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., lo scorso 16 marzo 2011.
Oltre due milioni, il 21,2% della popolazione italiana tra i 15 e i 29 anni, sono in Italia i giovani della generazione Neet (Not in education, employment or training) e molti di loro non hanno conseguito nemmeno un diploma di istruzione secondaria superiore…. . Il numero complessivo di coloro che escono dalla scuola ogni anno è addirittura di quasi 190.000, di cui circa 70.000 si iscrivono poi a scuole non statali o seguono corsi di formazione professionale… La percentuale ufficiale di abbandono precoce di qualsiasi percorso formativo che si registra in Italia è del 19,7%, cinque punti più alta di quella media europea. E’ vero che negli ultimi dieci anni sono stati realizzati notevoli progressi (nel 2000 la percentuale italiana superava il 25%)”. E’ questa la stima che Tuttoscuola ricavata da dati ufficiali di Miur, Istat e Aire. Le risultanze dell’inchiesta di Tuttoscuola sono stati ripresi, tra altri, dal Corriere della Sera, in un articolo (16 marzo, a firma Alessandra Mangiarotti) dal titolo e occhiello parecchio crudi: La Generazione grigia dei giovani “inattivi”che pesa sulle famiglie. Come un secondo affitto, per i genitori. (Fonte: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 16 marzo 2011)

 
°Premiati a Cagliari alunni di Catanzaro
Il riconoscimento è motivato per la solidarietà espressa a un compagno disabile che era stato escluso dal partecipare a una gita scolastica
Il premio è stato attribuito dall’assessorato P.I. della Regione Sardegna, nell'ambito della manifestazione organizzata dalla Fish per premiare i progetti vincitori del concorso Le chiavi di scuola 2010 (http://www.lechiavidiscuola.it/). Gli studenti di Catanzaro avevano preso le parti del compagno down, dopo che la preside si era rifiutata di farlo partecipare ad una gita.
(Fonte: Press-IN - anno III / n. 790 Redattore Sociale del 15-03-2011)

 
° Una proposta di legge perché l’Inno di Mameli, a partire dal prossimo anno, sia inserito nel programma di studio dei piccoli alunni
La proposta di legge è stata presentata alla VII Commissione della Camera, da deputati di maggioranza e opposizione (ma non dalla Lega Nord).
L’insegnamento sarà impartito agli alunni del primo ciclo di istruzione (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado), all’interno delle “attività volte all’acquisizione delle competenze e conoscenze relative a Cittadinanza e Costituzione”. (Fonte: ItaliaOggi – 15 marzo 2011)

 
°Convegno internazionale di studi"Musica, arti e creatività"
31 marzo/1 aprile 2011 Sala della Comunicazione, Miur, viale Trastevere 76/a Roma
L’iniziativa intende, in questa IV Edizione, evidenziare aspetti della speculazione filosofica che riguardano la possibile interazione tra la musica, le arti e i processi creativi, nei diversi livelli di formazione, di esperienza pratica e di riflessione teorica. Riferimenti:Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Filosofia, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 348 0325687; MIUR - Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 06 58495238; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 06 58495432; -Istituto Italiano Studi Germanici,
Marta Buroni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 06 5888126; - Federazione CEMAT, Ente di promozione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 06 68809222.

° Una sentenza del giudice del lavoro di Livorno: illegittima, in forza delle leggi UE, la reiterazione dei contratti a tempo determinato
Il Sole 24Ore rende nota (14 marzo 2011) una sentenza che, analoga a quella (25 gennaio) del tribunale di Siena, può contribuire alla fine dell’atavico sfruttamento del precariato. La reiterazione dei contratti a termine è illegittima, accettabile solo se eccezionale. Il danno che provoca al contraente va risarcito dall’Amministrazione, e il risarcimento non legittima la reiterazione (come invece fin qui è stato in applicazione dell’art.36 comma5 del D.lgs 165/2001, il Testo Unico per il pubblico impiego).
Gli abusi di reiterazione di contratti a termine “segnano in termini negativi” la qualità della vita dei lavoratori, chel’Amministrazione Pubblica è tenuta a tutelare effettuando una ricostruzione di carriera corretta in termini retributivi e contributivi. In sostanza, non resta che l’assunzione a t.i., ed è giunto il momento che l’Amministrazione se ne renda conto, anche perché dall’istituire illegittimamente contratti a termine reiterati non ottiene altro che dilatare la spesa pubblica gravandola dei risarcimenti e delle spese di giudizio in un numero di casi che promette di diventare esponenziale.

 
° Una dichiarazione del Ministro Gelmini circa l’urgenza di bandire il concorso a d.s.
Ne riferisce Tuttoscuola che la ha raccolta al termine della conferenza stampa sulle iniziative per l'Unità d'Italia
In effetti, il numero delle presidenze rimaste scoperte per effetto del pensionamento, lo scorso settembre, di centinaia di dirigenti (e settecento circa andranno in pensione con il prossimo a.s.) rende oltre modo difficoltosa la gestione dei circa 40.000 plessi scolastici (10.000 dei quali sono sede di dirigenza).
(Fonte: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., N. 479, 14 marzo 2011)

 
° Quelli che “No alle centrali nucleari”
Ce se sono di due tipi. Primo tipo: ritengono che i Paesi Occidentali portino la responsabilità della malferma salute della Terra, la madre comune, sia perché producono energia “non pulita”, sia perché ne utilizzarono un’eccessiva percentuale, e che quindi debbano ridimensionare il fabbisogno di energia nel quadro delle quote disponibili a tutti i popoli del mondo; secondo tipo: ritengono che le fonti alternative di energia siano sufficienti a sostenere l’attuale trend dello sviluppo, conforme al modello socio-economico e al livello della qualità della vita dei Paesi Occidentali.
In questo momento tragico per il Giappone e non solo, si moltiplicano le sottoscrizioni anti energia da centrali atomiche; si può firmare, ad es., questa proposta da Michele Quitadamo, su http://www.firmiamo.it/no-alle-centrali-nucleari: “Non occorrono centrali nucleari per produrre energia elettrica: basterebbe una rete di impianti fotovoltaici, di impianti di coogenerazione, impianti a biomasse, nuove centrali idroelettriche e foreste eoliche per produrre molta più energia elettrica di quanta ne produrrebbero 2/3 centrali nucleari, ottenendo l'abbattimento
anche delle emissioni in atmosfera”. Poiché ritengo che, allo stato della ricerca scientifica, sia dubbio che le fonti alternative di energia possano coprire la domanda globalizzata di energia, ci sentiremmo, piuttosto, di firmare una petizione che rechi un esplicito richiamo al dovere di ridimensionare il tenore di vita nei Paesi occidentali.


 
 ° Viaggio d’istruzione. Il re è nudo
A Belluno, gli studenti decidono di farselo comunque il viaggio di istruzione, anche se il consiglio di classe ha deliberato di non farlo. Questo fatto svela la ipocrisia, diffusa e protratta negli anni, di viaggi d’istruzione fatti, a volte, senza finalità didattiche.
E’ innegabile che l’ipocrisia sia stata, a volte, alimentata dall’interesse generale a sostenere l’economia del settore turistico, e ciò è inaccettabile se deve andare a scapito della programmazione educativa e quindi della qualità dell’apprendimento (che, nel caso di Belluno, gli studenti condizioneranno, con la loro assenza). In nessun caso, le finalità educative essere subordinate a scopi estrinseci. Ciò vale, ovviamente, anche nel caso i docenti omettano di programmare viaggi di istruzione utili agli obiettivi didattici, per ragioni sindacali di rivendicazione (qual è la protesta contro i tagli negli organici del personale scolastico).

° Il 10 maggio, la prova Invalsi per seconde classi di istruzione secondaria superiore
Riguarderanno l’Italiano e la Matematica, e saranno uguali per tutti gli indirizzi delle scuole: dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali
Si tratta della prova nazionale che concorre, con l’esito delle prove che si tengono in altri Stati, nel quadro internazionale dei livelli medi di istruzione e formazione conseguito dagli studenti al termine della scuola dell’obbligo. Non si intende, con questa prova, valutare i singoli, e quindi l’esito della prova non concorre a fare media per l’attribuzione del voto scolastico. Dall’a.s. 2012/2013, l’Invalsi monitorerà anche i livelli di apprendimento degli studenti dell’anno terminale dell’istruzione secondaria di secondo grado, e in questo caso, con ogni probabilità, la valutazione inciderà anche ai fini dell’attribuzione del voto all’esame di Stato. Infatti si sta studiando il modo di introdurre il Test Invalsi in sostituzione della terza prova scritta (la cui formulazione era affidata alle singole commissioni d’esame), al fine di stabilire un parametro standard, omogeneo quanto a difficoltà della prova e criterio docimastico.

 
° Concorso per i presidi siciliani: fuori gioco il Cga della Sicilia.
Questo ennesimo colpo di scena nel pasticciaccio brutto di via Fattori libera i 426 presidi vincitori del concorso del 2006 da quello che è stato il maggiore inciampo
Il Consiglio di Stato ha stabilito che, sul caso, competente a decidere è il Tar Lazio è non il CGA, perché gli effetti della controversia coinvolgono sedi di dirigenza scolastica in diverse regioni d’Italia. Il Cga non avrebbe potuto annullare il D.M. che stabilisce la replica del concorso annullato nel 2009, e non avrebbe avuto titolo ad inviare alla Suprema Corte, per sospetta incostituzionalità, la legge 202/2010, la c.d. “salva presidi”.
(Fonte: GIORNALE DI SICILIA – 11 marzo 2011)

 
° Gli insegnanti di attività alternative all’IRC concorrono all’attribuzione del punteggio per il credito scolastico
Con la sentenza n.924 dello scorso febbraio, la III sezione del Tar del Lazio ha annullato come illegittima una disposizione dell’Ordinanza sugli esami di stato (la n.44/2010), quella preclusiva, ai docenti che fanno lezione agli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento di religione cattolica, del diritto di far parte a pieno titolo, come i docenti di religione, del CdC.
Pertanto, per effetto della sentenza, i docenti dell’”ora alternativa”non solo manterrannola funzione di fornire al CdC elementi di giudizio sugli alunni loro affidati ma, limitatamente a questi, avranno piena funzione deliberativa per l’attribuzione del credito scolastico.
(Fonte: ItaliaOggi - 8 marzo 2011)

 
° E’ utile sapere: le GaE meno affollate
Ai colleghi precari già in cerca di informazioni in vista dell’aggiornamento delle graduatorie, sono di qualche utilità i dati forniti in una nota di Tuttoscuola. In alcune province, le scuole devono attingere a docenti non iscritti nelle graduatorie ed è ormai urgente affrontare la criticità dell’addensamento a macchia di leopardo. Tuttoscuola segnala la necessità di modificare, nell’ordinanza supplenze, il massimo di 10 scuole posto agli aspiranti supplenti nelle scuole dell’infanzia e primarie; auspica, inoltre, “nuove modalità di reperimento dei supplenti: organico funzionale di circolo, chiamata diretta, messa a disposizione”.
Nelle scuole secondarie di secondo grado, in Toscana, il Friuli ed il Veneto c’è carenza di docenti delle aree tecnico-scientifiche, ad es., di ingegneria, di tecnologie nautiche e delle costruzioni aeronautiche, di chimica e chimica industriale, di fisica e di fisica applicata.
Nelle scuole primarie, in Toscana ci sono discrete opportunità di supplenza; anche discrete sono le opportunità nei piccoli centri che siano distanti dai capoluoghi.
(Fonte: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. N. 479, 14 marzo 2011)
 

° La Scuola per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Sette iniziative
1) E’ on line il portale www.150anni.it, pensato come un archivio del Risorgimento italiano, con materiali documentali dell’epoca, a disposizione delle scuole
La RAI ha sfruttato ogni canale moderno di comunicazione per creare un complesso progetto multimediale e interattivo. Tra le iniziative promosse dal Comitato Italia 150 d’intesa col Miur, una vasta area alle Officine Grandi Riparazioni di Torino dove saranno allestiti laboratori permanenti e temporanei, attività teatrali ed eventi, percorsi di formazione e interazione; grazie ad un innovativo ambiente di comunicazione online - www.150digit.it – e all’utilizzo delle Lavagne Interattive Multimediali tutti i partecipanti possono fruire dei contenuti proposti dagli eventi di "Esperienza Italia", curiosare tra le opere esposte, accedere a materiali multimediali, raccogliere spunti didattici e di approfondimento, produrre materiali originali.
2) Il Miur ha varato e finanziato (6 milioni) il progetto per gite d’istruzione: “Dai Mille… a un milione di studenti in viaggio nei luoghi dell’Unità d’Italia”, d’intesa con il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo. Ne abbiamo dato notizia in un precedente Aggiornamento; INFO: sul sito www.daimilleaunmilione.it.
3) Il concorso “Il cinema racconta i 150 anni dell’unità d’Italia” è indetto dal Miur in collaborazione con l’Associazione Generale per lo Spettacolo – AGISCUOLA,t propone la visione gratuita, per le scuole di diversi capoluoghi italiani, di pellicole che hanno raccontato momenti importanti della storia dell’Italia verso l’Unità. INFO: all’indirizzo: www.agiscuola.it
4) Il concorso “150 Grande Italia” ha già coinvolto studenti di tutti i Continenti in una competizione fotografica sulla percezione che dell’Italia si ha nel mondo. D’intesa con il Ministero degli Esteri la seconda fase del progetto prevedrà l’incontro tra le scuole italiane e gli studenti stranieri nel centocinquantesimo anniversario. INFO: www.scuola.net/150anni/
5) La Mostra: “Alle radici dell’identità nazionale”. Il Miur collabora con il museo del Risorgimento - Complesso del Vittoriano, per l’organizzazione della sezione scuola della mostra promossa dal Comune di Roma “Alle radici dell’Identità Nazionale” (inaugurazione il 17 marzo).
6) Olimpiadi della Lingua italiana. Verranno organizzate a Firenze, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’Accademia della Crusca; le Olimpiadi permetteranno di sottolineare come la lingua italiana rappresenti un significativo collante culturale del Paese.
7) Iniziative delle scuole. Iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione, con la collaborazione degli EE.LL., Associazioni del territorio e Consulte provinciali degli Studenti.

 
° Le scuole secondarie superiori di Castelvetrano, per la ricorrenza dell’unità d’Italia
Di seguito riportiamo il calendario delle iniziative promosse dal Classico “G.Pantaleo”, dallo Scientifico “M.Cipolla” e dal Liceo Scienze Umane “G.Gentile”
  • 16 marzo: la dott.ssa Giusi Caradonna - presidente del consiglio della Chiesa valdese di Trapani e Marsala - terrà una conferenza sul tema: La donna: diritti e partecipazione alla vita della società italiana dall'Unità d'Italia ai nostri giorni (ore 11.15, Liceo delle Scienze Umane);
  • 17 marzo: saggio di brani poetici e musicali (ore 17.00, Liceo Classico);
  • 18 marzo: il prof. Valerio Castronovo dell’Università di Torino terrà una conferenza sul tema: Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia (ore 16.15, Liceo Scientifico);
  • 19 marzo (inizio: ore 9.15, Liceo Classico): gli studenti simuleranno un processo a Garibaldi analizzandone luci e ombre della sua epopea; la prof.ssa Francesca Rizzo dell’Università di Messina interverrà su: Bertrando Spaventa tra Idealismo e Risorgimento. La ricerca della "nazionalità vivente”; il coro Le tre età eseguirà l’inno Il canto dei volontari.

 
° Corso regionale: "I Disturbi Specifici dell'Apprendimento in ambito scolastico: proposte operative"
Lo organizza l’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, per i giorni 1, 8 e 15 aprile 2011, presso l'ISIS Malignani di Udine.Iscrizione entro il 21 marzo 2011.
La Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Trieste, l’Associazione Italiana Dislessia e con collaborazione delle Aziende Sanitarie della regione, la Direzione Generale dell’USR si propongono di fornire elementi clinici di conoscenza dei disturbi e strumenti metodologico per la personalizzazione della didattica delle discipline. Adesioni su: http://www.scuola.fvg.it/usr/fvg/USRFVG/Progetti_scuola/disturbi_specifici_apprendimentoInfo:
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