Con il decreto che disciplinerà i corsi Pas e il concorso straordinario per i precari con tre anni di servizio, si vogliono anche salvare migliaia di candidati risultati competenti per salire in cattedra ma che a distanza di tempo rischiano di decadere dalla graduatoria. Marcello Pacifico, presidente Anief, invita a ripercorrere la strada delle graduatorie nazionali affinché possono essere a domanda reclutati vincitori e idonei dei concorsi ordinari e straordinari su tutte le regioni dove ci sono i posti vacanti. Inoltre, chiediamo agli Uffici Scolastici regionali di pubblicare tutte le graduatorie dei nuovi concorsi riservati della primaria e infanzia entro il 30 luglio per non pregiudicare il diritto all'assunzione e alla continuità didattica.
Ancora un proroga per salvare i vincitori e idonei del concorso a cattedra del 2016: la decisione ufficiale, scrive oggi Orizzonte Scuola, è prevista dal decreto che disciplinerà il PAS e il concorso straordinario per i precari con 3 anni di servizio. “Le graduatorie del concorso del 2016, in alcune Regioni del Sud, presentano ancora numerosi aspiranti che attendono il ruolo, ragion per cui già con la legge di bilancio 2018 si è interventi per prorogarle. Le graduatorie del concorso 2016, come leggiamo nel comma 113 della legge 107/2015, hanno validità triennale a decorrere dall’anno scolastico successivo a quello di approvazione delle stesse e perdono efficacia con la pubblicazione delle graduatorie del concorso successivo e comunque alla scadenza del predetto triennio”.
IL PRECEDENTE
Si tratta di provvedimento bis, perché già con la legge n. 205/2017 (legge di bilancio 2018) erano state prorogato le graduatorie di merito del concorso 2016, bandito ai sensi della legge 107/2015, per un ulteriore anno oltre il previsto triennio. Questo era il testo approvato: “Le graduatorie del concorso di cui all’articolo 1, comma 114, della legge 13 luglio 2015, n. 107, conservano la loro validità per un ulteriore anno, successivo al triennio di cui all’articolo 400, comma 01, secondo periodo, del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297”. Il decreto che dovrà essere approvato prevede ora un’ulteriore proroga di un anno: questo significa che le graduatorie di merito del concorso 2016 avranno una validità quinquennale e non più triennale, come previsto dalla norma.
ANIEF È D’ACCORDO
La decisione che sta prendendo la maggioranza politica appare condivisibile. Perché c’è il concreto rischio che i vincitori e idonei dei concorsi del 2016 si ritrovino senza stabilizzazione: è di qualche giorno fa la stima che a Palermo ci sono ben “400 vincitori che attendono l’agognato posto fisso che di questo passo, ammesso che le graduatorie non scadano prima, dovranno attendere una quindicina d’anni prima di essere soddisfatti tutti”. Ed in questa situazione si trovano anche altre diverse migliaia di candidati sparsi per la Penisola: solo nella regione Campania, ad esempio, sono oltre mille i vincitori di concorso rimasti al palo, mai assunti, e che ora senza proroga delle graduatorie rischiano di decadere.
IL PRESIDENTE PACIFICO: BASTA ORGANICO DI FATTO
“Continuiamo ad essere convinti – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che l’unica soluzione per uscire da questa situazione di impasse sia quella certamente di mantenere in vita le graduatorie di merito, ma parallelamente occorre creare le condizioni perché chi si è imposto nei concorsi venga assunto a tempo indeterminato, perché in caso contrario sarebbe una sconfitta per il docente che si è preparato e ha mostrato di meritare di fare l’insegnante, ma anche dello Stato, che ha investito risorse finanziarie ed umane per individuare dei lavoratori meritevoli ma poi lasciarli a casa per disorganizzazione amministrativa”.
“Occorre, pertanto, trasformare immediatamente tutti i posti oggi in organico di fatto, ad iniziare dagli oltre 50 mila di sostegno, in posti di diritto, utili per le immissioni in ruolo. Fino a quando questo processo non sarà compiuto, andando a cancellare le deroghe introdotte dalla Legge Carrozza 128 del 2015, anche le proroghe di anno in anno delle graduatorie di merito si riveleranno inutili. Così pure la politica avrà dato il suo contributo per tentare di migliorare, senza esiti, un reclutamento che più passa il tempo e più mostra la sua inefficacia e limitatezza nel raggiungere l’obiettivo principale: le assunzioni a tempo indeterminato”, conclude Pacifico.
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