Per fare un punto sulla sua attuazione, analizzare problemi e proporre soluzioni, a partire dal caso emblematico della scuola italiana. Il 19 e 20 settembre, all’Astoria Palace Hotel, i sindacati affiliati alla Cesi partecipano al convegno-progetto della Cesi Accademia Europa sul tema “Lavoro precario – dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide” finanziato dalla Commissione Ue. Marcello Pacifico (vicepresidente Accademia Europa Cesi e presidente Anief): “Siamo pronti a fornire il nostro contributo per ottemperare alla recente risoluzione del Parlamento UE , che porti i Paesi membri a rispettare la dignità di tutti i lavoratori".
Correre ai ripari, a livello europeo, contro la deriva del precariato e il dilagare di contratti atipici che non hanno colmato le lacune del mercato del lavoro, spesso intrappolando gli individui a livelli bassi di protezione sociale, quando ci sono. Giovedì e venerdì prossimi, all’Astoria Palace Hotel di Palermo, i sindacati europei indipendenti che si riconoscono nella Cesi parteciperanno a un incontro promosso dalla CESI Accademia Europa, durante il quale sarà lanciato il progetto sul tema “Lavoro precario – dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide”, #noprecariouswork.
Il sondaggio di Eurofound
La conferenza di Palermo, finanziata dalla Commissione Europea, è il primo di una serie di incontri che si svolgeranno anche in altri Paesi europei e si concentrerà sulla questione dell'aumento del lavoro precario entro i confini dell'UE e in diversi settori. Il precariato diffuso e selvaggio con cui si fa i conti nel vecchio continente nella stragrande maggioranza dei casi non è una scelta dei singoli ed è una minaccia per le persone e per l’economia, come emerso lo scorso 5 marzo nell’incontro preparatorio organizzato dalla CESI (Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti che rappresenta 5 milioni di dipendenti e dirigenti del lavoro pubblico e privato). I dati del sesto sondaggio sulle condizioni di lavoro di Eurofound parlano chiaro: nell’Unione Europea i contratti a tempo indeterminato full time sono scesi dal 62% nel 2003 al 59% nel 2014; la percentuale di contratti a tempo determinato è del 7%; lavoro temporanei/a termine, part time e freelance/autonomi rappresentano rispettivamente l'1,5%, il 7% e il 10% dell'occupazione totale. Il 4% dei cittadini dell'UE ammette di aver svolto un lavoro non in regola/in nero negli ultimi 12 mesi (2016 source). In Italia, per il centro studi Anief, la situazione è ancora più drammatica nella scuola dove i dati sono doppi rispetti a quelli rilevati in Europa (13/15%): si è passati per il solo personale docente da 115 mila supplenze annuali o al termine delle attività didattiche nell’a.s. 2010/2011 alle attuali 205 mila e ai 40 mila del personale Ata, con l’eliminazione della figura del ricercatore a tempo indeterminato.
Gli obiettivi della Conferenza di Palermo
La conferenza di Palermo parte dalla presentazione di un sondaggio sul tema somministrato dalla CESI alle organizzazioni aderenti e intende fare il punto sul lavoro precario negli ambiti nazionali (cause alla radice, tendenze, molteplicità di fattori, lacune nel sistema); evidenziare l'interconnessione tra lavoro precario e assenza di diritti sociali; discutere e proporre rimedi efficaci per garantire condizioni di lavoro eque e l'accesso ai diritti sociali. L'attenzione si concentrerà sulla legislazione UE applicabile e sulla sua attuazione e interpretazione. L’incontro nel capoluogo siciliano si comporrà di due mezze giornate di lavoro, alla presenza del sindaco della città metropolitana e dell’assessore regionale all’istruzione e alla formazione: giovedì pomeriggio, 19 settembre, il tema sarà "Estensione del lavoro precario", venerdì mattina, 20 settembre, ci si confronterà su "Approcci e soluzioni": previste breve introduzioni dei relatori e poi una discussione aperta con il pubblico, composto da rappresentanti sindacali, politici, esperti, legali, giovani lavoratori provenienti da tutta Europa. I lavori saranno aperti da Romain Wolff, Presidente Cesi. L’evento sarà moderato da Pierre Baussand, direttore dell’ufficio di Bruxelles di Eurofound.
Il commento del vicepresidente Accademia Europa Cesi e presidente Anief, Marcello Pacifico
Il giovane sindacato Anief, aderente alla Cisal e alla Cesi, oggi rappresentativo, sarà il padrone di casa a Palermo, dove ha sede la Segreteria nazionale nel Palazzo del Gran Cancelliere. “L’abuso dei contratti a termine – sottolinea Pacifico – è una piaga a livello europeo. In questi vent’anni, sono un centinaio le sentenze della Corte di giustizia europea sull’abuso dei contratti a termine, e una su tre riguarda il nostro Paese, segno che bisogna riscrivere le regole comunitarie in maniera più restrittiva nei confronti dell’impiego pubblico. In Italia, per il personale docente bisogna subito cambiare il sistema di reclutamento per evitare di chiamare ogni anno 200 mila supplenti su posti vacanti e disponibili e inventare concorsi straordinari che da soli non risolvono il problema dei contratti a termine, come lo attesta lo stato dell’attuale procedura d’infrazione 4231/14. Siamo fermamente convinti che la dignità del lavoro debba essere l’elemento imprescindibile da cui il sindacato deve partire per sviluppare l’economia. Bisogna rispettare i diritti dei lavoratori prima ancora delle esigenze di bilancio pubblico come più volte ci hanno ricordato i giudici di Lussemburgo e i parlamentari di Strasburgo con le loro recenti pronunce. Partire dalla Sicilia e dall’Italia significa affrontare alle radici un problema comune non più rinviabile, da noi, purtroppo molto sentito”.
L’evento è aperto alla Stampa che si può accreditare scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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