La decisione di reintrodurre il tema storico è una vittoria anche del presidente di Anief che ha sottoscritto e rilanciato il Manifesto pubblicato da intellettuali e studiosi. Da un anno si è mobilitata l’opinione pubblica contro l’insensata decisione di cancellare la traccia di Storia dalla prima prova scritta dell’Esame di maturità, presa dall’ex ministro Bussetti
Il giovane sindacato non ha solo caldeggiato il ritorno della Storia nell’esame di maturità, ma ha anche chiesto pubblicamente e nelle sedi istituzionali che la bistrattata disciplina d’insegnamento torni ad essere considerata come merita pure nel contesto curricolare, dopo che la riforma degli istituti superiori ha prodotto il dimezzamento delle ore settimanali della storia, in particolare in alcuni corsi di studio, lasciando uno spazio ridotto. Marcello Pacifico (Anief) plaude al ministro Fioramonti per aver cambiato la decisione assunta in modo avventato dal suo predecessore e per averci ricordato coma la storia è maestra di vita
L’annuncio del ritorno della storia negli esami di maturità
Torna la traccia storica nelle prove scritte dell’esame di maturità. Lo ha detto, a Repubblica, il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, dopo l’ennesimo appello rivolto qualche giorno fa dalla senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell'Olocausto e testimone della Shoah, dopo avere posto il tema in Commissione Senato, che ha fatto seguito al Manifesto di alcuni mesi fa realizzato dallo storico Andrea Giardina, dalla stessa senatrice e dallo scrittore Andrea Camilleri, al fine di ridarle la dignità che merita nell’alveo della formazione scolastica.
Fioramonti, che nei giorni scorsi ha anche firmato il decreto per il conferimento del dottorato honoris causa sempre alla senatrice a vita Liliana Segre, ha detto, a questo proposito: “Non potevo ignorare il Manifesto firmato da una parte rilevante della società italiana. E ne ho condiviso la preoccupazione di fondo: solo la conoscenza del passato può permetterci di costruire il futuro”, annunciando una “clausola che reintroduce all’esame di maturità il tema storico, cancellato dal precedente Governo. Un primo passo verso la ridefinizione dell’insegnamento della storia all’interno dei vari cicli scolastici, con nuovi programmi e nuove periodizzazioni.
Quella che si sta delineando è una vittoria significativa per la campagna sostenuta da Repubblica con Il Manifesto per la Storia, scritto da Andrea Giardina – insieme a Liliana Segre e Andrea Camilleri - e sottoscritto da oltre cinquantamila tra accademici, professori di liceo e maestri elementari, professionisti delle più varie competenze, sindacalisti, politici, scrittori, artisti, scienziati, cantautori, registi”.
Il commento del presidente Anief
Secondo Marcello Pacifico, leader del sindacato autonomo Anief, “bisogna riformulare fin da subito il decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017 e ripensare anche il monte ore, i programmi e le metodologie di insegnamento di questa disciplina in ogni ordine e grado. Abbiamo bisogno di formare cittadini consapevoli e con una coscienza critica al fine di creare una società sempre più equa, giusta e solidale nel rispetto del nostro patrimonio storico-culturale all’interno del contesto europeo. L’insegnamento della storia è uno strumento fondamentale per raggiungere questo obiettivo”.
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