Dalla riapertura delle Gae e dall’estensione del doppio canale di reclutamento con l’assunzione dei precari di seconda e terza fascia delle graduatorie di istituto provinciali all’attivazione di procedure straordinarie anche per il personale dell’infanzia e primaria, per i docenti IRC, i precari delle scuole paritarie – percorsi IEFP, fino alla soppressione del vincolo dei 24 mila posti per le nuove graduatorie. Molte sono a firma di Iannone (FdI) e De Petris (LeU-SI).
Pacifico (Anief): “Ancora una volta l’azione sindacale di Anief rimane quella più incisiva dopo le mobilitazioni avvenute nei mesi scorsi e le sue proposte riprese dal Parlamento appaiono come quelle più risolutive e giuste per risolvere la supplentite. Ora tocca alla maggioranza approvarle per dare una chiara risposta politica”
Tra gli emendamenti sono presenti le richieste di eliminazione dei vincoli alla partecipazione: quello relativo all’anno di svolgimento del servizio e la richiesta di validità di due annualità invece di tre. È stata ripresa la proposta di estendere la partecipazione al concorso ai docenti di sostegno non in possesso di specializzazione (previa successiva qualifica) e ai dottori di ricerca. Tra le modifiche presentate dai senatori la riattivazione della mobilità straordinaria: “per l'anno scolastico 2020/2021 i termini per la mobilità straordinaria per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, per tutto il personale docente di ruolo, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia”, come le proposte per la risoluzione dei contenziosi nella scuola dell’infanzia e primaria, con “la conferma nei ruoli per il personale docente assunto a tempo indeterminato con riserva, in esecuzione di provvedimenti cautelari giurisdizionali”, e la conferma della validità del diploma magistrale per la partecipazione ai concorsi. Per il personale ATA sono state riprese le richieste Anief per la stabilizzazione nei ruoli dopo 24 mesi di servizio in ottemperanza a quanto previsto dalla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, la partecipazione dei Dsga senza laurea al nuovo concorso e del personale Ata con cinque anni di servizio.
Sui concorsi sarà discussa anche lo scorrimento del limite degli idonei posto al concorso Dsga e a dirigente scolastico come la proposta di istituire un nuovo corso – concorso di 80 ore riservato a tutti i ricorrenti delle procedure concorsuali 2011, 2015, 2018. Presente anche l’emendamento per destinare una quota di posti riservata del 40% ai dirigenti tecnici attualmente in servizio per il prossimo concorso e la conferma di quegli idonei immessi con riserva nelle graduatorie di merito del concorso docenti.
Per l’Università la nostra proposta di riattivazione della figura del ricercatore a tempo indeterminato risulta pure tra gli emendamenti presentati.
Dati i tempi ristretti per l’approvazione del decreto attendiamo a breve l’esame delle proposte di modifica e auspichiamo che il lavoro dei parlamentari vada davvero nella direzione di una risoluzione della piaga del precariato, in tutti i settori dell’Istruzione. Al Governo la responsabilità di approvare o respingere alcune delle proposte che potrebbero vincere la precarietà.
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