Dopo un primo esame delle 280 richieste di modifica presentate, rimangono in piedi, anche per via indiretta, diverse delle proposte dell’Ufficio legislativo Anief agli articoli 1, 3 e 5 del decreto scuola n. 126 sulle “misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”: si tratta, in particolare, della stabilizzazione di 10 mila docenti di religione cattolica, attraverso un concorso ordinario e uno straordinario e all’immissione in ruolo di oltre 2 mila vincitori nella stessa disciplina dell’ultima procedura concorsuale ancora non assunti; della conferma nei ruoli di tutti i docenti, a partire dai diplomati magistrale che hanno già superato l'anno di prova, anche prevedendo per il personale sprovvisto di abilitazione, il conseguimento della “relativa abilitazione all'esercizio della professione attraverso la frequenza di apposito corso universitario”; della trasformazione delle graduatorie d'istituto, a decorrere dall'anno scolastico 2020/21, in graduatorie provinciali, aggiornabili ogni anno e aperte a nuovi inserimenti. A queste proposte se ne aggiungono altre, di diversa provenienza, con contenuti sovrapponibili a quelli rivendicati dall’Anief, ad iniziare dalla riapertura delle GaE, passando per l’estensione del doppio canale di reclutamento a graduatorie d’istituto provinciali, sino all’accettazione nei concorsi di una platea maggiore di candidati, anche delle scuole paritarie, e all’utilizzo delle graduatorie dei vincitori di vari concorsi oltre il limite inizialmente assegnato.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Ci appelliamo alla sensibilità dei parlamentari coinvolti nella valutazione degli emendamenti al decreto salva-precari, perché approvino le importanti richieste di modifica, a partire dalla stabilizzazione di tanti docenti precari, come quelli di religione cattolica, i maestri della scuola primaria e gli Itp già assunti. Sarebbe importante, per il bene della scuola, dare l’assenso alle nostre proposte emendative che, attraverso anche altre paternità, hanno comunque contenuti analoghi: al primo posto rimane il bene della scuola e di chi vi opera ogni giorno”.
È entrata nel vivo, all’interno delle Commissioni congiunte Cultura e Lavoro di Montecitorio, la scrematura dei circa 280 emendamenti presentati al decreto scuola n. 126, di cui 13 firmati dalla maggioranza, che andrebbero a modificare parti strutturali del testo, in vista della discussione in Aula alla Camera prevista per il 25 novembre. Sebbene siano già diversi gli emendamenti considerati inammissibili, parte dei quali “per estraneità di materia”, molte delle richieste formulate dall’Anief sono state reputate ammissibili, anche attraverso modifiche analoghe.
Decine di emendamenti ancora approvabili
Tra questi ultimi emendamenti, dello stesso tenore e con contenuti sostanzialmente uguali a quelli presentati dal giovane sindacato autonomo, figurano, in particolare, l’avvio di una procedura concorsuale riservata anche agli 8 mila nuovi maestri della scuola dell’infanzia e della primaria, quindi da immettere in ruolo, l’allargamento dei requisiti d’accesso al concorso straordinario, l’assunzione in ruolo di personale Ata con almeno 24 mesi di servizio svolto, la mobilità professionale degli amministrativi che hanno assunto il ruolo superiore, come facenti funzione Dsga, anche se privi di laurea.
Rimangono in vita, quindi, decine delle richieste Anief che puntano a trovare una soluzione definitiva al sempre più grande problema della supplentite, quest’anno esploso con 205 mila contratti annuali sottoscritti: un vulnus di grandi dimensioni che riguarda pure il reclutamento, il quale continua a poggiare su convinzioni errate, come quella che l’attuazione di qualche concorso, con un numero ristretto di posti messi a bando, pur con un’alta mole di cattedre vacanti, possa sistemare tutto.
Tra gli emendamenti similari a quelli propositi dall’Anief, che quindi il sindacato sostiene, figura il provvedimento di inserimento nelle GaE “da emanare entro il 30 giugno 2020 (…) a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo”. La richiesta, formulata dall’on. Federico Mollicone (FdI), prevede anche l’utilizzo delle graduatorie d’Istituto ai fini delle immissioni in ruolo “nel caso in cui la graduatoria permanente sia esaurita e rimangano posti a essa assegnati”: in tal caso, “si procede all'assunzione per scorrimento dalle graduatorie d'istituto che sono trasformate, a decorrere dall'anno scolastico 2020/2021, in graduatorie provinciali, aggiornabili ogni anno e aperte a nuovi inserimenti”. Inoltre, si chiede che “il personale sprovvisto di abilitazione, al fine della conferma nei ruoli”, possa entro il 30 giugno 2020, “conseguire la relativa abilitazione all'esercizio della professione attraverso la frequenza di apposito corso universitario”.
Sempre a proposito dei docenti precari con diploma magistrale, l’on. Flora Frate (M5S) chiede che il testo del decreto n. 126 preveda anche la loro partecipazione ai concorsi, la conferma dei ruoli già sottoscritti e la proroga dei contratti in essere, permettendo a coloro che sono stati “assunti a tempo indeterminato con clausola risolutiva e che hanno superato l'anno di prova di entrare in ruolo allo scadere dell'anno scolastico in corso 2019/2020”.
Più emendamenti, a firma degli onorevoli Valentina Aprea (FI) e Carmela Bucalo (Fd), inoltre, indicano la necessità di procedere alla “eliminazione del vincolo delle ventiquattromila assunzioni per la secondaria”. L’on. Aprea e Frate, inoltre, indicano la necessità di procedere allo “scorrimento delle graduatorie degli idonei per le assunzioni”. Sono stati considerati ammissibili anche le richieste che puntano alla “eliminazione limite temporale del servizio e valutazione dell’anno in corso”, alla “riduzione a due annualità del servizio valutabile” per l’accesso ai concorsi riservati, alla “eliminazione dell’anno di servizio specifico” sulla classe di concorso per la quale si chiede di concorrere.
Rimane in vita l’emendamento sull’ammissione ai ruoli e alla specializzazione su sostegno “per chi ha prestato servizio senza titolo”, presentato da Paola Frassinetti (FdI) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana-Leu): l’obiettivo è quello di produrre “l'acquisizione del diploma universitario di specializzazione per le attività di sostegno, nel caso in cui il vincitore ne sia sprovvisto”.
Per iniziativa dell’on. Valentina Aprea (FI), si vuole aprire alla “valutazione del servizio prestato nelle scuole paritarie e IeFP anche per i ruoli”, a patto che “tale servizio sia svolto in enti accreditati dalle regioni, sia riconducibile a una delle classi di concorso per cui è bandito il concorso oppure all'insegnamento di sostegno e sia stato prestato per garantire l'assolvimento dell'obbligo d'istruzione”.
Sono stati reputati ammissibili anche gli emendamenti sulla “riduzione da cinque a tre anni del vincolo di permanenza dei neo-assunti”, sulla “mobilità straordinaria per tutto il personale di ruolo”, sullo “scorrimento GaE in altra provincia per i ruoli”, sulla “trasformazione delle graduatorie di istituto in provinciali e riapertura terza fascia”, sul “nuovo corso concorso riservato per ricorrenti contenzioso avverso bandi 2011, 2015, 2017 “, sullo “scorrimento graduatoria idonei concorso ds”, sulla “quota del 30% di riserva al concorso per dirigenti tecnici” a tempo determinato e sulla conferma degli “incarichi dirigenti tecnici a t.d.”. Rimane in piedi anche l’emendamento sull’ammissione al “concorso riservato per Dsga per facenti funzione con 36 mesi di servizio e ATA con 5 anni di servizio senza laurea”.
Tra le richieste di modifica ammissibili, sempre in linea con quelle prodotte dal sindacato Anief, risultano quelle per lo scorrimento della graduatoria degli idonei al concorso Dsga, per l’esonero dalle rilevazioni biometriche anche per i dipendenti di Università e Afam, per l’assunzione del personale AFAM a tempo determinato da graduatorie aggiuntive, per l’immissione in ruolo di ricercatori a tempo indeterminato e per la Carta europea dei ricercatori, oltre che per il trattamento accessorio del personale universitario.
Il commento del presidente Anief
“Il decreto scuola rimane l’occasione giusta - spiega il leader del sindacato, Marcello Pacifico – per intervenire su tanti nodi da sciogliere. Sono emendamenti che esperti e legali hanno predisposto, a partire dalla cancellazione di quel vergognoso record di supplenze che hanno portato i dirigenti scolastici a ricorrere con sempre maggiore insistenza alle Mad e che ancora oggi, superata la metà del mese di novembre, sono alla base dalla mancata copertura di tutte le cattedre, affidate non di rado a supplenti privi del titolo di studio previsto dalla legge, oppure con i contratti annuali o fino al termine delle lezioni ancora da sottoscrivere, di cui tantissimi sul sostegno agli alunni disabili. Ancora di più perché nei giorni scorsi, alcuni dei nostri emendamenti hanno trovato una risposta positiva nelle dichiarazioni espressi da più di un deputato della maggioranza parlamentare: ora è bene che si dia seguito a quegli intenti. Noi, comunque, andiamo avanti”.
Gli emendamenti Anief che verranno riproposti al Senato
Gli emendamenti presentati dall’Anief – conseguenti alla piattaforma sindacale che ha portato martedì scorso allo sciopero nazionale Anief e al sit-in a Roma e alle rivendicazioni in audizione parlamentare – che non hanno avuto seguito riguardano la riapertura delle GaE, una gestione diversa e su base provinciale delle Graduatorie d’istituto, l’immissione in ruolo dei dottori di ricerca; una valutazione diversa dei requisiti di servizio per l’accesso alle nuove graduatorie e al corso abilitante; una mobilità aperta alle necessità e alle esigenze professionali e di famiglia; l’avvio di corsi-concorsi riservati per dirigenti scolastici e dirigenti tecnici a tempo determinato; la stabilizzazione degli ex Lsu e, parallelamente, del personale Ata per il quale si continua ad assumere con numeri spaventosamente bassi. Il sindacato chiede anche di rinnovare le graduatorie Afam, dei ricercatori e il salario accessorio del personale dell’Università e che opera negli atenei.
1.02.
Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Articolo 1-bis.
(Disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente di religione cattolica)
1. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, a seguito di specifica intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, è autorizzato a bandire entro il 2020 un concorso ordinario e un concorso straordinario per la copertura di diecimila posti vacanti e disponibili per il personale docente di religione cattolica in possesso dell'idoneità diocesana con ventiquattro mesi di servizio svolti nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.
2. Nelle more dell'espletamento delle procedure concorsuali di cui al presente comma, continuano a essere effettuate le immissioni in ruolo dallo scorrimento delle graduatorie di merito di cui all'articolo 9, comma 1, del decreto dirigenziale 2 febbraio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 10 – 4o serie speciale – del 6 febbraio 2004, con cui è stato indetto un concorso riservato, per esami e titoli, a posti di insegnante di religione cattolica compresi nell'ambito territoriale di ciascuna diocesi, nella scuola dell'infanzia, elementare, media e secondaria di secondo grado.
Mollicone Federico, Frassinetti Paola, Bucalo Carmela
1.01.
Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Articolo 1-bis.
(Disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente nella scuola dell'infanzia e primaria)
- All'articolo 26, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, dopo le parole «articolo 14, commi 1 e 2,» sono aggiunte le seguenti: «e l'articolo 15, comma 7».
2. Per il personale docente assunto a tempo indeterminato con riserva, in esecuzione di provvedimenti cautelari giurisdizionali, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca procede alla conferma nei ruoli, nel caso di superamento dell'anno di prova di cui ai commi 116 e seguenti dell'articolo della legge 13 luglio 2015, n. 107, con decorrenza giuridica dal 1osettembre dell'anno svolto. Sono fatti salvi i servizi prestati a tempo determinato e indeterminato nelle istituzioni scolastiche dal predetto personale di cui al presente comma.
3. All'articolo 4, comma 1-bis, della legge 9 agosto 2018, n. 96, dopo le parole «2018/2019» sono aggiunte le seguenti: «e successivi» e le parole «30 giugno 2019» sono sostituite, ovunque ricorrano, dalle seguenti: «30 giugno dell'anno scolastico in cui è emanata la sentenza definitiva».
Mollicone Federico, Bucalo Carmela, Frassinetti Paola, Rizzetto Walter
1.1.
Sostituire i commi dall'1 al 16 con i seguenti:
1. All'articolo 1, comma 10-bis, della legge 25 febbraio 2016, n. 21, dopo il primo periodo, è aggiunto il seguente: «Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da emanare entro il 30 giugno 2020, è disposto l'inserimento, a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo.».
- All'articolo 399, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Nel caso in cui la graduatoria permanente sia esaurita e rimangano posti a essa assegnati, si procede all'assunzione per scorrimento dalle graduatorie d'istituto che sono trasformate, a decorrere dall'anno scolastico 2020/2021, in graduatorie provinciali, aggiornabili ogni anno e aperte a nuovi inserimenti. Il personale sprovvisto di abilitazione, al fine della conferma nei ruoli, deve conseguire la relativa abilitazione all'esercizio della professione attraverso la frequenza di apposito corso universitario. Le disposizioni sono attuate con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di natura regolamentare, da emanare entro il 30 giugno 2020.».
Conseguentemente, sostituire la rubrica con la seguente: Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e abilitazione del personale docente nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria.
Mollicone Federico, Bucalo Carmela, Frassinetti Paola, Rizzetto Walter
PER APPROFONDIMENTI:
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