Il decreto legge sulla scuola che ha avuto il beneplacito del Governo contiene una decisione che danneggia un altissimo numero di supplenti: poiché il ministero dell’istruzione non è ad oggi in grado di informatizzare la procedura di aggiornamento delle graduatorie d’istituto, il loro rinnovo viene spostato al 2021. Dopo la petizione e la raccolta firme on line, il sindacato Anief avvia anche un ricorso gratuito per chiedere che si aggiornino entro giugno di quest’anno, come era previsto del resto dalla legge vigente.
Marcello Pacifico (Anief): “Confidiamo nella volontà della ministra Lucia Azzolina di comprendere le esigenze dei precari e di volere risolvere il problema dell'aggiornamento delle graduatorie d’Istituto: ci sono ancora due mesi di tempo per organizzarsi e dare il via al rinnovo delle graduatorie già in questa primavera, come bisognerebbe fare per le graduatorie Ata 24 mesi anch’esse bloccate. In caso contrario, se la norma prevista nell’articolo 2 del decreto legge sulla scuola fosse confermata in fase di conversione, siamo pronti a ricorrere in tribunale: da oggi, stiamo raccogliendo le pre-adesioni”.
A causa dello stato di emergenza del Coronavirus, salta di un anno l’aggiornamento delle graduatorie d’Istituto: la proroga degli elenchi attuali è prevista dal comma 4 dell’articolo 2 (“Misure urgenti per l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/2021”) del decreto legge sulla Scuola approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
Nel decreto si prevede che “le procedure di istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze di cui al comma 6 bis dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124 e di costituzione delle graduatorie di istituto di cui all’articolo 4, commi 1, 2 e 3, della medesima legge sono attuate nell’anno scolastico 2020/2021 per spiegare efficacia per il conferimento delle supplenze a decorrere dall’anno scolastico 2021/2022. Conseguentemente, nell’anno scolastico 2020/2021, restano valide le graduatorie di istituto attualmente vigenti, ivi compresi i relativi elenchi aggiuntivi, di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 3 giugno 2015 e successive integrazioni, da compilarsi, per la finestra di inserimento relativa all’anno scolastico 2020/21, entro il 31 agosto 2020, anche per i soggetti in possesso del solo titolo di specializzazione sul sostegno”.
Anief ricorda che già da anni la presentazione del modello B di scelta scuole per le graduatorie d’istituto – che tra quanti sono presenti e quanti hanno intenzione di chiederne l’inserimento comporta il coinvolgimento di non meno di 700 mila precari - avviene su Istanze online, così come anche le graduatorie ad esaurimento si aggiornano ormai da tempo senza ricorso al cartaceo. Addirittura si è rinviato solo di poche settimane anche l’aggiornamento delle graduatorie provinciali 24 mesi ATA perché si possa provvedervi telematicamente. Non è condivisibile pensare, quindi, che non ci siano le risorse per implementare la piattaforma telematica del ministero in tempo utile per garantire già quest’anno anche l’aggiornamento on line degli elenchi d’istituto.
Il giovane sindacato si appella, inoltre, alla sensibilità già dimostrata dalla ministra Lucia Azzolina, la quale, quando era ancora sottosegretario all’istruzione, aveva fortemente voluto – raccogliendo seppur parzialmente la richiesta dell’Anief, che avrebbe voluto anche utilizzarle per le immissioni in ruolo - che le nuove graduatorie d’istituto fossero estese alle scuole dell’intera provincia di inserimento per la stipula dei contratti fino al termine delle attività didattiche e di quelli annuali. Questo meccanismo, introdotto dal D.L. 126/2019, convertito con Legge 159/2019, prevedeva la creazione di nuove graduatorie provinciali la cui gestione sarebbe stata di pertinenza degli uffici scolastici territoriali. Riteniamo che tali graduatorie non si sarebbero potute compilare se non attraverso la piattaforma telematica.
La domanda quindi è: per quale motivo il ministero dell’istruzione non si è attivato sin dallo scorso dicembre, quindi prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria, per attivare le necessarie procedure telematiche su Istanze online? Perché ci si rende conto solo ora di un problema atavico e si va a danneggiare una categoria, i precari, già vessata dallo stesso ministero, che chiede loro di attivare la didattica a distanza senza però dotarli di strumenti adeguati attraverso l’estensione della platea dei beneficiari della carta del docente di 500 euro per l’aggiornamento e per l’acquisto della strumentazione necessaria?
“L’aggiornamento delle graduatorie d’istituto – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è un atto dovuto per consentire al personale precario di inserire nuovi titoli e servizi e di poter cambiare, se lo desiderano, scuole o addirittura provincia. Per non parlare del danno che il blocco causa ai neo laureati che non potranno inserirsi e saranno costretti a passare per un altro anno attraverso il meccanismo delle messe a disposizione. Per questo – continua il sindacalista autonomo – abbiamo già attivato una petizione perché le graduatorie si aggiornino regolarmente già da quest’anno e siano utilizzate anche per le immissioni in ruolo. Ecco perché abbiamo anche deciso di ricorrere alla giustizia contro il blocco dell’aggiornamento”.
“È indispensabile anche che il ministero dell’Istruzione prenda la decisione di confrontarsi finalmente con noi e con le altre organizzazioni sindacali, proprio per risolvere questo problema, è necessario infatti aggiornare subito le graduatorie di ogni istituto anche per avviare le procedure per la stabilizzazione dei precari con 36 mesi di servizio per soli titoli, anche utilizzando queste liste di attesa appena riviste. Sarà poi l’anno di prova a valutare la competenza didattica degli immessi in ruolo, oltre che a far loro conseguire l’abilitazione necessaria. Si può e si deve fare subito se non vogliamo che il prossimo anno, che si annuncia già critico per quello che sta accadendo sul versante sanitario, si sfondino le 250mila supplenze. La Scuola – conclude Pacifico - ha bisogno si stabilità per ripartire”.
Il link al ricorso ANIEF contro il blocco dell’aggiornamento delle G.I.
Il link alla petizione ANIEF contro il blocco dell’aggiornamento delle G.I.
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