“L’emendamento sull’aggiornamento e la riapertura delle graduatorie provinciali ha il parere positivo della Ragioneria Generale dello Stato”: a dirlo è stata oggi la senatrice Bianca Laura Granato, del M5S, nel corso di un suo intervento in commissione Cultura al Senato sul decreto legge n. 22 sulla scuola. A questo punto, ha continuato la senatrice pentastellata, “non ci dovrebbero essere intoppi per l’approvazione definitiva, salvo ulteriori diversivi imprevisti da parte di chi, attraverso pressioni sulle forze di maggioranza, crea tensioni interne ai gruppi che stanno rallentando l’iter del provvedimento”. Anief, che sta lottando per l’aggiornamento e l’approvazione delle graduatorie da trasformare in provinciali, anche con la proposizione di un emendamento analogo a quello che si sta approvando, auspica a questo punto che le nuove graduatorie si utilizzino anche per le immissioni in ruolo.
È in dirittura d’arrivo il percorso dell’Anief che da mesi si spende per la riapertura immediata delle graduatorie d’istituto e la loro trasformazione allargata alle province. Dopo che al Senato, la senatrice Luisa Angrisani, del Movimento 5 Stelle e relatrice del decreto legge n. 22 sulle misure urgenti per la regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e lo svolgimento degli esami di Stato, ha annunciato di avere depositato un sub emendamento simile a quello proposto dal giovane sindacato, oggi la senatrice Bianca Laura Granato, del M5S, ha detto che il cerchio si dovrebbe chiudere con la sua approvazione.
LE PAROLE DI GRANATO
“Ci auguriamo che prevalga in tutti, forze di maggioranza e di opposizione, quel senso di responsabilità che ci deve guidare verso una celere e non più differibile conclusione dei lavori. Il mondo della scuola ha diritto ad avere risposte e certezze. Noi abbiamo il dovere di dargliele”, ha sottolineato la senatrice del M5S.
LA POSIZIONE DEL SINDACATO
Il Governo si è evidentemente reso conto che le 250 mila cattedre da assegnare a supplenza la prossima estate sono un problema reale. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’organizzazione autonoma, “il consenso politico trasversale la dice lunga sulla liceità della nostra battaglia. La quale va completata con le assunzioni da queste nuove graduatorie. Come del resto approvato dalla Corte Costituzionale, con la sentenza, n. 77 del 25 febbraio 2020. In caso contrario, senza assunzioni dirette, si darebbe il la a una lunga serie di ricorsi, anche derivanti delle esclusioni illegittime dai concorsi già banditi”.
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