L’obbligo di permanere nella propria residenza rende ancora più assurdo che un lavoratore debba lavorare a centinaia di chilometri da casa anche per errori pregressi dei trasferimenti, pur in presenza di un numero di posti liberi nella scuola così vasto da non avere precedenti: alla luce dell’emergenza da Covid-19, serve una proroga dei termini per la mobilità straordinaria per tutto il personale docente, con l’abolizione dei vincoli triennali e quinquennali. Lo chiede il sindacato Anief, con una propostapresentata alla VII Commissione del Senato per emendare il Decreto Legge n. 22 approvato dal Consiglio dei ministri e ora allo studio a Palazzo Madama per la conversione in legge. Marcello Pacifico (Anief): “Il diritto al lavoro deve armonizzarsi con il diritto alla famiglia”.
Il giovane sindacato ritiene che, in considerazione delle limitazioni alle libertà di movimento personale e alle circostanze di emergenza e difficoltà per le famiglie, non si possano continuare a tenere lontano dagli affetti e dai propri interessi decine di migliaia di docenti e Ata. Per questo motivo, con una richiesta di modifica al D.L. sulla scuola già approvato dal Consiglio dei ministri, chiede ora di favorire il ricongiungimento familiare di questi lavoratori, a partire dal rientro dei docenti rimasti “ingabbiati” in sedi distanti, per via dei contorti e poco trasparenti meccanismi di reclutamento operati attraverso l'algoritmo censurato per gli anni precedenti.
L’EMENDAMENTO PROPOSTO
Mobilità straordinaria e deroga ai vincoli per trasferimenti - passaggi di ruolo
Al comma 1, lettera b), sostituire il testo “fermo restando il rispetto dei vincoli di permanenza sulla sede previsti dalle disposizioni vigenti e delle facoltà assunzionali disponibili” con il seguente: “in deroga ai vincoli di permanenza sulla sede previsti dalle disposizioni vigenti e nel rispetto delle facoltà assunzionali disponibili”.
Motivazione: in deroga alla limitazione sui trasferimenti, passaggi di ruolo del personale docente, su tutti i posti vacanti e al vincolo quinquennale per i neo-immessi in ruolo dal 1 settembre 2019 dalle graduatorie regionali di merito ad esaurimento o su posto di sostegno, in considerazione delle limitazioni alle libertà di movimento personale e le circostanze di emergenza e difficoltà per le famiglie, la disposizione intende favorire il ricongiungimento familiare dei lavoratori e il rientro dei docenti ingabbiati per via dei contorti e poco trasparenti meccanismi di reclutamento operati attraverso l'algoritmo censurato per gli anni precedenti.
Tutti gli emendamenti Anief al testo del Decreto Legge n. 22.
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