Le stime prodotte da settimane dal sindacato Anief stanno facendo breccia tra diversi addetti ai lavori. Secondo la rivista Tuttoscuola, servono decine di migliaia di maestri nel primo ciclo e almeno 130 mila se si considera anche la scuola Secondaria di primo e secondo grado, senza parlare di altri 40 mila tra assistenti e collaboratori scolastici per l’igienizzazione, il supporto alle complesse operazioni, la sorveglianza e il lavoro delle segreterie. Secondo Anief serve un intervento urgente nel Decreto Rilancio, come è stato chiesto ieri dal presidente Marcello Pacifico durante l’incontro con il premier Giuseppe Conte a Villa Pamphili.
Secondo Marcello Pacifico, leader dell’Anief, “il rientro a scuola passa inevitabilmente per una quantità limitata di alunni per classe e per una riorganizzazione scolastica che implica la cancellazione dei vincoli introdotti a partire dalla Legge 133 del 2008, che ha imposto il dimensionamento, la cancellazione di 4 mila istituti autonomi, la sparizione di decine di migliaia di posti come Ata e di centinaia di migliaia di cattedre, con la formazione di maxi-scuole con migliaia di alunni iscritti e meno tempo-scuola. Se davvero si vuole cambiare marcia, come annunciato dal ministro dell’Economia e dal Governo nel corso degli Stati Generali dell’Economia, sono questi i punti da centrare il prima possibile”.
L’avvio dell’anno scolastico incombe. Il primo settembre è dietro l’angolo: il Ministero dell’istruzione ha comunicato che proporrà alle Regioni di iniziare le lezioni per il 14 settembre (elezioni permettendo), ma non sono ancora note le misure di organizzazione delle lezioni vincolate dal distanziamento; rettificata l’ipotesi dei distanziatori tra i banchi, resta tuttora l’incognita su come la presenza degli alunni verrà garantita in sicurezza nelle aule. Lo scrive la rivista Tuttoscuola, evidenziando che la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina “è in attesa degli esiti dei monitoraggi che gli Enti locali stanno conducendo (o dovrebbero cominciare a condurre) per individuare, d’intesa con le istituzioni scolastiche, le esigenze e le fattibilità di organizzazione del servizio”.
TROPPO TEMPO PERSO
A quanto risulta a Tuttoscuola, la macchina (complessa e dai tempi non immediati) dei monitoraggi delle situazioni locali è ancora alle prime battute, mentre i tempi stringono. Inoltre, quando finalmente il monitoraggio si avvierà, troverà i dirigenti scolastici quasi tutti impegnati negli esami e fuori sede, se non in ferie. Perché non si è cominciato prima, non è dato sapersi. A monitoraggio avvenuto, probabilmente spetterà poi alla task force di esperti coordinata dal prof. Patrizio Bianchi “stendere la sintesi di quanto emerso dalla base e proporre al ministro le linee di azione”.
“Se, come potrebbe essere probabile, la ricognizione dal basso evidenzierà un fabbisogno di ampliamento degli organici del personale docente – Tuttoscuola ha quantificato in 62 mila il fabbisogno di docenti in caso di sdoppiamento del 15% delle classi di infanzia e primo ciclo – con conseguente onere finanziario aggiuntivo dell’ordine di alcuni miliardi, quando potrà essere deciso (con norma di legge) un siffatto intervento? A ridosso dell’apertura delle scuole? Si potrebbe sfruttare la conversione del Decreto Legge 34 Rilancio attualmente in discussione in Parlamento, ma il tempo sembra giocare a sfavore di un tempestivo intervento per la scuola”, conclude la rivista.
LE RICHIESTE DEL SINDACATO
Anief, cosciente della pericolosità dell’allungamento dei tempi, si è fatta promotrice, proprio nel Decreto Rilancio di una serie di emendamenti funzionali al rientro in sicurezza nelle scuole a settembre: si tratta 40 emendamenti all'articolo 230 che prevedono l’introduzione di un numero massimo di 15 alunni per classe e l’attivazione di scuole a misura di studente, cosiddette di “prossimità”, che prevedono un contatto con il territorio e suoi abitanti, con le iscrizioni complessive anche di 300 unità di studenti, mentre oggi i numeri minimi sono oltre il doppio.
Altri emendamenti Anief al DL Rilancio riguardano l'aumento degli organici: su posti di sostegno agli alunni disabili, per i quali rimane in vita la vergogna delle 50 mila e oltre deroghe, su reclutamento dei docenti precari, del personale Ata e dei facenti funzioni, sulla partecipazione al concorso straordinario del personale delle scuole paritarie, sul contenzioso del concorso dirigenti scolastici, sulla card docenti, sulla conferma degli incarichi ai supplenti, risorse per mense scolastiche al Sud e bonus 350 ai docenti.
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