Si è svolto ieri l’incontro tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati rappresentativi sui provvedimenti presenti nel Disegno di Legge di Bilancio 2021 che ha avuto il via libera dal Governo ed è ora all’esame della Camera. Secondo l'Anief – presente al confronto con i segretari generali Gianmauro Nonnis e Chiara Cozzetto – occorre centrare l'attenzione sull'urgenza di estendere la card annuale per l’aggiornamento anche al personale precario, trasformare l'organico di fatto in organico di diritto, programmare in modo serio e sistematico le immissioni in ruolo attraverso un sistema snello di reclutamento, oltre che prevedere l'accesso semplificato alla specializzazione e all'abilitazione con numeri effettivi di posti disponibili in base alle reali esigenze di personale specializzato. Dalla bozza presentata ai sindacati, invece, risultano numeri risibili di assunzioni di docenti di sostegno su più anni, visto che ne servirebbero almeno tre volte e subito, di maestri della scuola dell’infanzia, di collaboratori scolastici ex LSU ed assistenti tecnici. Marcello Pacifico (Anief): “La scuola è in vero baluardo di legalità, ma non si costruisce la legalità sul lavoro precario: è ora di finirla con i posti in deroga”.
Ha preso il via il confronto tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati rappresentativi di comparto sui finanziamenti inseriti nella Legge di Bilancio che riguardano la scuola.
I TEMI DEL CONFRONTO
Uno dei temi trattati è stato quello sull'urgenza di riaprire le scuole: per il sindacato, su questo punto, serve però l’assoluta sicurezza. Sono state inoltre evidenziate le criticità del settore trasporti e delle sanità che si sono riversate sulla sicurezza delle scuole. “In questo momento di emergenza sanitaria una scuola in sicurezza non è una ‘cattedrale nel deserto’ – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - servono interventi immediati per riconoscere ai lavoratori un'indennità per il rischio biologico che corrono e continuano a correre, quindi adeguati finanziamenti per il reclutamento del personale e per la sua stabilizzazione con procedure snelle di reclutamento”.
Nella Legge di Bilancio in corso di approvazione, infatti, vengono stanziati fondi per la formazione del personale e l'Anief ha chiesto nuovamente che queste previsioni si concretizzino con l'estensione al personale precario della card per l’aggiornamento professionale annuale, considerando anche che si tratta ormai, in media, di un insegnante ogni quattro di ruolo. Nella legge in fase di esame da parte delle Camere sono previsti, inoltre, fondi specifici per l'edilizia scolastica.
LA POSIZIONE DEL SINDACATO
“Sono però fondi che non basteranno di certo – commenta Gianmauro Nonnis, vicepresidente del giovane sindacato – perché per porre in sicurezza le nostre 42 mila strutture scolastiche occorre una programmazione nel lungo periodo e si devono prevedere finanziamenti specifici anche per il mantenimento di questi interventi”. Sono stati stanziati, poi, alcuni milioni per incrementare la digitalizzazione nelle scuole. Mancano, però, anche in questo caso, previsioni per il medio e lungo periodo: l'Anief ha evidenziato come fondamentale sia non solo agire per l'emergenza, ma intervenire in modo efficace ampliando, ad esempio, gli organici in base alle esigenze delle aree disagiate, così da evitare che l'emergenza sanitaria e la conseguente chiusura delle scuole favorisca la dispersione scolastica a beneficio, in determinati contesti, pure della criminalità organizzata.
“Abbiamo ribadito con i nostri rappresentanti sindacali che in questo momento non ci si può permettere la precarizzazione del mondo della scuola – conclude il presidente Marcelo Pacifico – e vi è quindi la necessità di stabilizzare i supplenti, docenti e ATA, attraverso procedure di reclutamento snelle: deve essere una priorità che fa messa in atto confermando anche in ruolo i docenti “con riserva” che mai come adesso stanno dimostrando tutto il loro valore e la loro indiscussa professionalità per far funzionare la scuola in emergenza”.
LE ALTRE URGENZE
Durante l’incontro sono state quindi evidenziate dall'Anief pure altre urgenze: l’accesso al TFA per l'abilitazione sull'effettivo fabbisogno di organico che deve essere commisurato alle esigenze rilevate, la stabilizzazione dei Dsga, a iniziare dai facenti funzione, l’eliminazione delle classi pollaio e rivedere radicalmente il rapporto alunni-docenti, attuare procedure snelle per la specializzazione del personale di sostegno, il riconoscimento al personale docente dello svolgimento di lavoro gravoso e programmazione a lungo termine per restituire davvero centralità alla funzione attribuita alla scuola. “La scuola rimane un baluardo di legalità - conclude Pacifico - e per questo ribadiamo ancora una volta che nessuno può veramente pensare che il lavoro precario possa essere il fondamento su cui basare questo principio”.
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