È stata accolta dal ministero dell’Istruzione la proposta da parte dell’Anief relativa alla formazione del personale amministrativo, tecnico e dei Dsga, oltre che alle attività indifferibili del personale ausiliario: venerdì 27 novembre 2020 si è svolto un secondo incontro presso il Ministero dell’Istruzione, alla presenza dei dirigenti Max Bruschi e Filippo Serra e delle organizzazioni sindacali. Anche in questa occasione Anief era presente, grazie all’attiva partecipazione del coordinatore nazionale del comparto Anief Ata, Cristina Dal Pino, e di Martino Todaro, appartenente allo staff della presidenza nazionale del giovane sindacato.
Come denunciato ormai da anni da parte della nostra associazione sindacale, per oltre un ventennio il personale Ata era scomparso dallo scenario del ministero dell’Istruzione, se non per i vari bandi relativi alle graduatorie provinciali oppure per le graduatorie terza fascia. Il fatto che adesso, finalmente, si ponga attenzione alle modalità operative relative al “lavoro agile” anche per il personale Ata è particolarmente significativo: una categoria di lavoratori “invisibili”, sia per il Ministero che per l’opinione pubblica, adesso comincia ad acquisire considerazione e dignità, anche se il tutto avviene in un momento di particolare emergenza a livello nazionale e non solo. “Neanche l’emergenza sanitaria ha frenato la volontà del nostro sindacato di prendersi cura di una categoria di lavoratori ancora purtroppo dimenticati. Anief c’è per gli Ata e non smetterà mai di lottare”, ha detto il presidente Anief Marcello Pacifico.
EMENDAMENTI E RINNOVO CCNL
Non tutte le proposte sono state sufficientemente ascoltate in questo confronto con il Ministero, perché ritenute non pertinenti per il contesto specifico di dialogo, ma grazie agli emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio 2021 approvato dal CdM ed ora in Parlamento, Anief ha sottolineato tutte le criticità relative a questa categoria di lavoratori. Inoltre, ciò che non è stato possibile proporre nemmeno con gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021 è già oggetto di studio da parte del comparto Ata Anief per ciò che concerne la prossima apertura del tavolo per il rinnovo del CCNL. Anief ha proposto, innanzitutto, una integrazione alla Legge 126/2020, cercando di superare le criticità legate al diverso impatto della situazione epidemiologica sulle varie regioni, proponendo una omogeneità di base su tutto il territorio nazionale.
SMART WORKING
Tale provvedimento normativo prevede infatti che, limitatamente al perdurare dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 (attualmente sino al 31 gennaio 2020), hanno accesso allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, laddove compatibile con la natura delle mansioni svolte ovvero anche attraverso temporanea adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, i dipendenti ATA a tempo determinato e indeterminato. Fondamentale appare infatti questo ultimo punto, in cui si sancisce in modo inequivocabile che l’accesso al lavoro agile per il personale ATA è consentito sia ai lavoratori a tempo indeterminato che ai lavoratori precari a tempo determinato.
LAVORATORI FRAGILI
Altro nodo cruciale, purtroppo non del tutto risolto, riguarda i “lavoratori fragili”, dichiarati tali dal medico competente. Tra questi lavoratori rientra anche il personale assunto su posto “Covid” e la più grande criticità della Nota Ministeriale dell’11 settembre 2020, n. 1585 è quella che prevede la malattia d’ufficio per il personale dichiarato “temporaneamente inidoneo” dal medico competente. Il personale assunto su posti Covid, essendo giuridicamente e contrattualmente “supplente breve e saltuario”, può usufruire di un solo mese al 50% di malattia.
ORGANIZZAZIONE
Per ciò che riguarda la parte organizzativa, Anief ha proposto che in base alle esigenze di funzionamento delle scuole, il dirigente scolastico definirà, a seguito di confronto con le RSU, i criteri generali per l’individuazione delle quote di personale che potrà accedere al lavoro agile, cercando di individuare il maggior numero possibile di attività da poter svolgere da remoto, contemperando l'azione con i criteri di efficacia ed efficienza, per ciò che concerne il funzionamento scolastico e definendo, altresì, eventuali criteri di turnazione.
Per quanto riguarda il personale la cui attività non può essere resa da remoto, Anief ha proposto un confronto con le RSU, sentito il Dirigente scolastico e il parere del Dsga, per determinare il contingente minimo al di sotto del quale risulterebbe impossibile l’apertura e il funzionamento dei locali scolastici, stabilendo anche il sistema di rotazione.
FORMAZIONE ON LINE
Il giovane sindacato ha inoltre chiesto l’attivazione di percorsi di formazione, da svolgersi in piattaforma on line. Tale attività formativa sarà compresa nell’orario di servizio e considerata attività lavorativa a tutti gli effetti, così come previsto nel piano di cui all'articolo 53 del CCNL del 2007. Le istituzioni scolastiche attiveranno quindi le necessarie attività di formazione per il personale in lavoro agile, coinvolgendo anche i lavoratori che prestano lavoro in modalità ordinaria, in modo da favorire l’interazione tra le due modalità attuative in conformità a quanto previsto dai vigenti CCNL di comparto. In generale la formazione per il personale ATA dovrà essere attuata senza ulteriori oneri per lo Stato, nelle 36 ore settimanali, prevedendo 4 ore mensili di formazione obbligatoria, in base all’art. 63 e 64 CCNL 2007. Gli argomenti di formazione non dovranno riguardare solo la sicurezza e la salute dei lavoratori, ma anche materie specifiche che rientrano nel piano di lavoro (Pensioni, ricostruzioni di carriera etc.). Tale formazione deve essere svolta a distanza da remoto. Se dovesse invece essere svolta non in orario di lavoro, deve essere riconosciuta, in seno alla contrattazione integrativa, la possibilità di poterlo computare nel quantitativo orario come ore di recupero.
USO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
Sarà inoltre necessario prevedere uno specifico modulo concernente l’uso degli strumenti tecnologici necessari allo svolgimento del lavoro agile. La formazione in questo senso può essere estesa anche ai profili che al momento non rientrano in tale modalità, in modo da poterli utilizzare, anche in futuro, a supporto degli uffici amministrativi. Anief ha chiesto anche, da diverso tempo, l’attivazione della Carta Ata, e in questo momento specifico, anche dell’indennità di Video Terminalista, ma in questo confronto non è stato possibile trattare queste tematiche e sono stati presentati, appunto, appositi emendamenti alla Legge di Bilancio 2021.
ORARI E STRUMENTI INFORMATICI
Il correlato accesso alle modalità di fruizione dei permessi, del recupero orario, dell’orario plurisettimanale e delle ferie, oltre ad essere stabilito con DS e Dsga in base alle esigenze organizzative e di servizio dell’Istituzione Scolastica, dovrà essere anche normato in seno alla contrattazione integrativa d’istituto. Per quanto riguarda la parte relativa alla strumentazione informatica, Anief ha chiesto all’amministrazione centrale di migliorare in questa fase la piattaforma digitale informatica ministeriale, implementando l’interconnessione con i sistemi informatici degli altri enti pubblici, prolungando inoltre anche i tempi di connessione del Portale SIDI, rendendo l’accesso alle funzioni permanente e non più fino alle sole ore 18:00, migliorando per quanto possibile anche le modalità di connessione. Sarebbe auspicabile anche la creazione di una piattaforma di scambio con l’utenza, tipo google meet, per permettere un contatto e un dialogo in sincrono tra il personale Ata e personale docente, studenti e famiglie.
PERMESSI E CONGEDI NEL LAVORO AGILE
Il nostro sindacato ha inoltre proposto che il personale in smart working possa ovviamente fruire delle stesse tipologie di assenze, permessi e congedi previsti dal CCNL, in maniera analoga al personale in presenza. Appare opportuno inoltre prevedere un compenso accessorio, pagato tramite FIS, per intensificazione al fine di sanare lavori pregressi, reperibilità informatica e ore di straordinario, stabilendo un tetto massimo di ore che il dipendente può svolgere oltre l’orario ordinario consentito dal CCNL. Per l’infortunio abbiamo richiesto che il lavoratore “agile” sia tutelato non solo per infortuni collegati al rischio proprio della sua attività lavorativa, ma anche per quelli connessi alle attività prodromiche e/o accessorie, purché strumentali allo svolgimento delle mansioni proprie del suo profilo professionale.
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