Tornare alla docenza cooperante di più insegnanti nelle stesse classi: a chiederlo è il sindacato Anief con un emendamento specifico al Disegno di Legge di Bilancio 2021 ora all’esame delle commissioni di competenza della Camera. La richiesta parte dal fatto che la complessità della didattica del primo ciclo presuppone la compresenza di più maestri, come correttamente legiferato il 5 giugno 1990 con lam L. n. 148, quando si attuò il superamento della figura del docente unico, dando spazio alla coesistenza e dalla cooperazione di più insegnanti sulle stesse classi. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “tornare all’insegnamento per moduli nella scuola primaria è fondamentale per fare alzare il livello di qualità del nostro sistema d’istruzione. Realizzare una didattica per gruppi e sulla base delle esigenze effettive degli alunni è un passaggio imprescindibile ancora di più nella fasi di emergenza”.
L’insegnamento per moduli ha portato la scuola italiana a livelli altissimi, permettendo anche la didattica per gruppi e personalizzata. Fino a quando le logiche del risparmio a tutti i costi, sulla pelle degli alunni, introdussero lo scellerato articolo 4 della Legge 169 del 2008, in base al quale si stabilì “che le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscono classi affidate ad un unico consegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimana”. Quel dimensionamento ha portato via, con la riduzione del tempo scuola, dei docenti specializzati e di ben 4 mila istituti autonomi, anche l’insegnamento per moduli. Ora l’Anief chiede, in una fase emergenziale nella quale lo sdoppiamento delle classi sarebbe stato preziosissimo anche per garantire il distanziamento, ma pure in un’ottica globale di rilancio del nostro sistema d’istruzione, anche fruendo dei finanziamenti previsti dal Recovery Fund, di ripristinare quel prezioso modello formativo.
L’EMENDAMENTO ALLA LEGGE DI BILANCIO
- Ripristino dell’insegnamento per moduli nella scuola primaria
Si inserisce il comma 8-bis
A decorrere dall’a. s. 2021/22, a partire dalle prime classi della scuola elementare è ripristinato l’insegnamento per moduli di cui alla legge 5 giugno 1990, n. 148. Conseguentemente, è abrogato l’articolo 4 della legge 30 ottobre 2008, n. 169. Con decreto del Ministro dell’Istruzione è riprogrammata progressivamente negli anni successivi la dotazione organica del personale docente. La copertura finanziaria è garantita dall’aumento già previsto dal fondo per l’organico dell’autonomia e di cui all’articolo 165 comma 1 del presente provvedimento.
Motivazione: la presenza di più insegnanti che si alternano sulla stessa classe, oltre a garantire migliori livelli di apprendimento come testimoniano i rapporti PIRLS sulle capacità di lettura e sui processi dei bambini della scuola elementare, è indispensabile per gestire situazioni gravi come la presente e poter garantire sdoppiamento delle classi per il distanziamento sociale necessario in caso di rischio epidemiologico.
Consulta il testo completo degli emendamenti alla Legge di Bilancio inviati alla V Commissione della Camera dei Deputati.
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