Con la prima assemblea sindacale indetta esclusivamente per il Personale Educativo in Friuli Venezia Giulia, il 14 dicembre 2020, ANIEF ha dato inizio alla mobilitazione della categoria, con una stagione di incontri e iniziative al fianco della stessa. Marcello Pacifico, Presidente Nazionale del Sindacato Anief, è stato molto chiaro: “Bisogna informare e consultare i lavoratori in questo difficile momento, dove regna la precarietà e il timore da contagio da Covid-19"
C'è stata una grande adesione e partecipazione, per una categoria in fermento in un periodo delicato che ha ancora tutto da dire sul futuro degli educatori che stanno cercando di farsi spazio da decenni nella scuola pubblica. E, a quel futuro, ANIEF ha deciso di partecipare con azioni concrete, al fianco di una categoria bistrattata, promuovendo mozioni ed emendamenti ad hoc, come la conquista della concessione del personale Covid anche per il Personale Educativo, ottenuta proprio da ANIEF in sede di contrattazione ad agosto di quest'anno. ANIEF ha inoltre già in calendario incontri con il Personale Educativo di tutta Italia e si propone per diventare un punto di ascolto e di riferimento per tutti.
Durante l’assemblea, le realtà dei quattro Convitti ed Educandati della Regione si sono incontrate per fare il punto della situazione. Ne è emerso un quadro di forte difficoltà e incertezza in questa fase che avrebbe potuto rappresentare una svolta, nel mondo della pubblica istruzione italiana, se fosse stata colta, oltre che l'emergenza, anche l'opportunità che le crisi spesso offrono per un cambiamento in positivo della società. Gli educatori, figure di raccordo tra studenti, famiglie, docenti e dirigenza, al fianco di psicologi e sociologi nei team idealmente rappresentati quando si parla di miglioramento epocale del mondo scolastico, non sono figure ipotizzate, ma esistono per davvero, nella scuola, già da diversi decenni.
I Convitti e gli Educandati sono nati infatti per salvaguardare gli elementi più fragili della società, in un tempo in cui la scuola rappresentava concretamente una alternativa di vita alla delinquenza e al disagio sociale. Oggi, nell'era della rarefazione delle relazioni e della disgregazione della famiglia, l'utilità del Personale Educativo si conforma all'attualità sociale dell'urgenza di figure di riferimento per un ritorno all'interiorità, alla serenità di un tempo trascorso in maniera più umana e della creazione di una volontà di dialogo costante con il mondo, nutrendo, nello stesso tempo, la voglia e il diritto di esprimersi pienamente.
Vittorio Forgione, Referente Nazionale Anief del Personale Educativo, ha affermato che “mai come in questa delicata fase di emergenza, in cui si rischia oltre a una grande dispersione scolastica anche una spersonalizzazione degli studenti che stanno vivendo un lungo periodo in assenza di relazioni, la figura del Personale Educativo, come supporto allo studio ma anche emotivo, è stata ed è essenziale”.
È necessario che si renda finalmente il riconoscimento a queste figure per supportare una svolta verso una dimensione più attenta alle persone e non alle sole nozioni, come ancora spiegava la Ministra Azzollina in riferimento all'esperienza della didattica a distanza.
Il sodalizio tra Personale Educativo e ANIEF si annuncia dunque di grande prospettiva, nel comune intento di portare qualità alla scuola pubblica per permetterle finalmente la svolta verso una definitiva attenzione a tutti i bisogni educativi e non soltanto alla formazione del nostro patrimonio più grande: i nostri studenti - normalmente chiamati dal Personale educativo - i nostri ragazzi.
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