Il concorso per Dsga si conferma lungo e complesso: dopo lo svolgimento delle prove orali, nei mesi scorsi, la conclusione delle operazioni per le oltre 2mila assunzioni previste dal bando si sta rivelando lenta e macchinosa. Nello specifico, la formazione delle graduatorie si è infatti differenziata da regione a regione, con il ministero dell’Istruzione che in vista delle nomine in ruolo dei vincitori ha dato loro l’opportunità di scegliere la sede in corso d’anno scolastico e creando diversi problemi: entro il 18 dicembre, questi avrebbero dovuto prendere servizio nelle scuole loro assegnate, senza optare per una nomina economica al primo settembre 2021, con decorrenza giuridica al 1° settembre 2020. Ma vi sono anche Uffici scolastici che risultano ancora alle prese con la formulazione delle liste di attesa: uno di questi è il Lazio, dove le graduatorie saranno pronte non prima di febbraio 2021. Sullo sfondo, intanto, non si hanno notizie per risolvere la questione degli amministrativi facenti funzione Dsga. Per questo l’Anief ha scritto al Ministero, perché crei un tavolo tecnico e bandisca al più presto un corso-concorso anche per il personale amministrativo facente funzione come Dsga, citando posizioni favorevoli espresse dai Tribunali, dalla Corte Costituzione e dal Consiglio di Stato.
Marcello Pacifico (Anief): “Stiamo parlando di personale che ha ricoperto un ruolo superiore per anni, assumendosi enormi responsabilità, consentendo agli istituti di funzionare, in cambio di compensi irrisori. Il legislatore ha più volte riservato concorsi riservati al personale della scuola per assicurare la stabilità dello stesso nelle istituzioni scolastiche: bisogna assumerli e finirla con il ricorso a contratti a termine, autorizzando anche la possibilità di bandire concorsi ordinari con cadenza biennale. Anche perché i posti vacanti sono ben superiori al numero dei vincitori del concorso per Dsga”.
Prosegue lentamente l’iter di approvazione dei vincitori del concorso come Direttore dei servizi generali e amministrativi, introdotto con il DM 863 del 18 Dicembre 2018. Come ricorda Orizzonte Scuola, il DL Agosto prevede che nelle regioni in cui la graduatoria di merito dei vincitori del concorso per DSGA del 2018 non è intervenuta entro il 31 agosto 2020, i vincitori potranno essere immessi in ruolo anche successivamente, comunque entro il 31 dicembre 2020. Viene poi estesa dal 30% al 50% la quota di idonei da poter assumere. E dal prossimo anno scolastico anche per vincitori e idonei del concorso DSGA sarà possibile utilizzare un meccanismo simile a quello della chiamata veloce utilizzata questa estate per i docenti. Al pari degli insegnanti, anche i DSGA neoassunti hanno il vincolo di permanenza per cinque anni nella sede di prima nomina.
Anief continua, nel frattempo, a chiedere l’immissione in ruolo degli amministrativi che per anni si sono spesi nel ruolo superiore come Dsga ed ora risultano abbandonati al loro destino: eppure diverse sentenze danno pieno sostegno alla stabilizzazione del personale che nel corso degli anni ha dimostrato di avere fatto proprie le competenze utili a ricoprire un ruolo professionale diverso da quello dove è formalmente collocato. Lo stesso Marcello Pacifico, presidente Anief, ha ricordato che “il legislatore ha più volte riservato concorsi riservati al personale della scuola per assicurare la stabilità dello stesso nelle istituzioni scolastiche: è giunto il momento di porre rimedio alla grave carenza di personale di ruolo nelle scuole statali e ridurre il ricorso a contratti a termine. Come si fa ad opporsi a dei dipendenti che, dinanzi alla possibilità di fare quella che una volta si chiamava ‘carriera interna’, hanno ricoperto incarichi complessi acquisendo complesse competenze professionali, ma anche facendosi carico di serie responsabilità civili e penali?”.
A questo proposito, anche il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1218 del 20 marzo 2008, ha affermato, con riguardo a diversa fattispecie, che sussiste “la possibilità di bandire concorsi interamente riservati al personale interno, ma solo nei casi di posizioni funzionali strettamente correlate alla professionalità acquisita nel corso del servizio”. La realizzazione di tali indicazioni si realizzerebbe con un concorso straordinario interno senza prova preselettiva, come chiesto dall’Anief anche con un suo emendamento alla bozza della Legge di Bilancio 2021: in tal modo i facenti funzione, con competenze acquisite dal servizio sul campo, andrebbero a coprire tutti i posti liberi come Dsga. Anche dopo l’espletamento del concorso ordinario.
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