La vaccinazione anti Covid19 sta prendendo una brutta piega. Gli inviti a vaccinarsi si stanno trasformando in attacchi alle persone, anzi alle categorie professionali, ad iniziare da quelle della scuola. Le dichiarazioni stanno diventando un pressing verso il Governo a varare una legge che obblighi insegnanti e personale Ata a farsi somministrare la doppia dose. C’è chi sta andando oltre l’immaginabile. L’onorevole Sestino Giacomoni, durante un’audizione del ministro dell’Economia Daniele Franco sulla riforma fiscale svolta in Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato, è arrivato a formulare una proposta a dir poco discutibile: quella di assegnare a coloro che si vaccineranno mille euro, sotto forma di incentivi fiscali da spendere in bonus vacanze in Italia. E di etichettare chi non si vaccina, sono parole sue, alla pari di “un evasore fiscale”.
“Ciò che non si comprende – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è il nesso tra il sostegno del settore turistico italiano, sul quale siamo tutti d’accordo, con la vaccinazione dei cittadini. Siamo arrivati al punto che chi, per mille e più motivi, non intende vaccinarsi viene catalogato alla pari di un evasore fiscale. Ma stiamo scherzando? Viene di dire: ‘stiamo su scherzi a parte’. Ribadiamo che a livello politico, in particolare nella maggioranza di Governo, si sta insistendo sulle vaccinazioni, mentre non si proferisce verbo, né si legifera o si attua nulla, sulle disposizioni per garantire il distanziamento sociale. Per quanto riguarda la scuola, ad esempio, da settembre si parla di ritorno delle lezioni in presenza, ma come si fa a dire che non ci saranno contagi, anche se i docenti sono vaccinati, se poi non si è provveduto ad allargare gli spazi e a sdoppiare le classi. Come si può pensare che in 40 metri quadrati possano stare 25-30 persone tra alunni, docenti e assistenti? L’errore è proprio questo: pensare che con il vaccino anti Covid abbiamo risolto tutto”.
L’ASSURDA PROPOSTA
L’invito a vaccinarsi sta diventando un obbligo morale e materiale. Secondo il deputato azzurro Sestino Giacomoni, “chi non si vaccina è come un evasore fiscale: beneficia di qualcosa che non paga, ed io aggiungerei beneficia del buon senso e del senso civico di chi si vaccina pur essendo giovane per rispetto di tutti gli altri. Quindi aiutiamo il turismo e non mandiamo in giro persone che propaghino il virus e al tempo stesso premiamo gli onesti, chi paga le tasse e chi si vaccina”.
L’on. Giacomoni sostiene che “il piano vaccinale sta funzionando bene e l’obiettivo dei 500.000 vaccinati al giorno indicato da subito da Forza Italia è stato raggiunto, adesso il nuovo obiettivo consiste nel convincere gli indecisi”. Non soddisfatto pienamente, però, il deputato lancia una proposta che non merita commenti: “Oltre ad una campagna di informazione più capillare e pervasiva, perché non prevedere degli incentivi fiscali di almeno 1.000 euro per chi ha completato il ciclo vaccinale, sotto forma di bonus vacanze da spendere in Italia?”.
LA RISPOSTA POSSIBILISTA
Il paradosso è che la proposta non è stata nemmeno bocciata dal ministro dell’Economia, se non per il fatto che potrebbe essere difficile attuarla in tempi stretti: “L’ipotesi di connettere il bonus vacanze alla vaccinazione credo che possa essere utile. C’è un problema di tempi di attuazione, ma credo che possa essere un ulteriore incentivo al processo di vaccinazione”, ha detto il titolare del Mef.
Il bonus vacanze a cui fa riferimento Giacomoni – scrive la rivista Orizzonte Scuola - è quello già previsto dal governo per aiutare il settore turistico. La misura, lanciata nel 2020 dal governo Conte, è stata confermata anche per tutto il 2021. Il bonus vacanze viene riconosciuto all’80% sotto forma di sconto immediato al momento del pagamento dei servizi di cui si è usufruito. Il restante 20% può invece essere scaricato come detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi del componente del nucleo familiare a cui è stato intestato il documento di spesa del soggiorno o del servizio ricevuto.
IL NO DEL SINDACATO
Secondo il sindacato, si continua a spostare l’attenzione su un problema, quello della vaccinazione delle persone, che è importante, basilare, per vincere il virus Covid, ma non risolutivo. “La scoperta di 20 membri dell’equipaggio Amerigo Vespucci positivi al Covid19 benché già vaccinati con doppia dose – dice Marcello Pacifico, leader dell’Anief – la dice lunga sull’importanza di osservare le norme sul distanziamento sociale. È assodato che possiamo avere anche tutti vaccinati, studenti compresi, ma poi il contagio si propaga comunque. Quella che rimane indispensabile, invece, è l’attuazione delle norme del Cts e delle regole che si sono date le scuole per operare in sicurezza, quindi mantenendo distanze minime ed evitando assembramenti. Tutto questo è impossibile con classi pollaio e aule di pochi metri. C’è poi da dire che l’obbligo vaccinale non ha fondamento da un punto di vista normativo: lo ha detto anche l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa che rivolgendosi ai Paesi membri ha comunicato l’importanza di fare avere ai cittadini informazioni adeguate sul fatto che la vaccinazione non è obbligatoria e che non è possibile politicamente, socialmente o in altro modo mettere sotto pressione i cittadini e i lavoratori per farsi vaccinare, se non desiderano farlo da soli”.
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