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  5. I docenti precari traditi dalla politica: nel DL Sostegni bis c’è solo l’emendamento che apre al 30% di riserve nei concorsi. Anief pronto a dare battaglia in tribunale

I docenti precari traditi dalla politica: nel DL Sostegni bis c’è solo l’emendamento che apre al 30% di riserve nei concorsi. Anief pronto a dare battaglia in tribunale

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A meno di improbabili ripensamenti, il personale precario della scuola italiana si ritroverà ancora una volta tradito dai partiti politici. Nonostante la maggioranza dei sindacati, che rappresentano la quasi totalità dei lavoratori, avesse condiviso la proposta immediata sulla gestione della Gps con assunzione da prima e seconda fascia senza paletti, proponendo modifiche al DL 73/2021 pure apprezzate da diversi partiti, quella trovata dal Governo Draghi è una soluzione che tradisce la giurisprudenza e le norme comunitarie sull’abuso di precariato. E anche quanto sostenuto anche dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale italiana. 

“A questo punto – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - diventa inevitabile l’avvio di una nuova stagione di ricorsi per riconoscere il diritto oggi invece negato a chi insegna nella scuola italiana, anche se già abilitato o specializzato o con tanti anni di servizio nel sistema nazionale d’istruzione. Anche stavolta, dopo le promesse, si vedranno non riconosciuto il diritto all’immissione in ruolo, che continua così ad essere loro negata da troppi anni. Ne consegue che a settembre avremo il record di precari: saranno 250mila, soltanto in 30 mila troveranno il ruolo. Peggio di cosi non si poteva fare. Per noi è inevitabile rivolgerci al tribunale”. 

Diventa una decisione solo politica, che non guarda ai bisogni della gente e dei lavoratori, quella formulata sugli emendamenti al Decreto Sostegni bis: il testo che arriverà in Aula, per la discussione finale, alle 9,30 di lunedì 12 luglio, conterrà un’attenzione al precariato storico della scuola davvero modesta. Si prevede, infatti, l’allestimento di concorsi ordinari da bandire entro e non oltre il mese di ottobre 2021, al fine di assicurare l’immissione in ruolo dei vincitori a partire dal mese di settembre 2022, con il 30% di riserva dei posti da assegnare ai precari ma non per tutti. Non sembra esserci alcuna apertura, invece, alle richieste formulate compattamente dai sindacati, e da alcuni partiti politici, anche della maggioranza, che erano confluiti su un emendamento che non prevedeva più limiti al servizio minimo triennale richiesto per le assunzioni da prima fascia Gps e il via libera all’avvio delle stabilizzazioni da seconda fascia attraverso una nomina annuale da tramutare in contratto a tempo indeterminato al termine dell’anno di prova e della frequenza con verifica finale di un corso straordinario abilitante-specializzante. 

Starebbe partorendo un “topolino” la montagna di emendamenti in ambito scolastico agli articoli 58 e 59 del “Decreto sostegni bis”: secondo quanto si legge nel testo dell’emendamento che ha trovato i consensi della maggioranza, i bandi dei prossimi concorsi a cattedra dovranno prevedere una riserva di posti pari al 30 per cento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto, in favore di coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci precedenti. Inoltre, la riserva, secondo il testo dell’emendamento, sarà valida soltanto su un’unica regione e per le classi di concorso o tipologie di posto per le quali il candidato abbia maturato un servizio di almeno un anno scolastico. Si procede alla riserva solo nel caso in cui il numero di posti messi a bando, per ciascuna regione classe di concorso o tipologia di posto, è pari o superiore a quattro.

 

COME SI SVOLGERÀ IL CONCORSO CON LE QUOTE RISERVATE

La stampa specializzata scrive che secondo quanto contenuto in un altro emendamento segnalato, quindi con alta probabilità di accoglimento, i prossimi concorsi consteranno di due prove, secondo quanto già tracciato per le classi di concorso STEM. Un’unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volta all’accertamento delle conoscenze e competenze sulle discipline della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese. La prova di 50 quesiti, se il testo dell’emendamento non subirà modifiche, sarà computer-based e sarà così articolata: 40 vertenti sui programmi previsti dall’allegato A per la singola classe di concorso; 5 sull’informatica e 5 sulla lingua inglese. A ciò si aggiungerà una prova orale i cui contenuti non vengono specificati, ma che si può presupporre simile a quelle già presenti in concorsi sovrapponibili.

 

IL COMMENTO DEL SINDACATO

“Se ci si dovesse fermare qui – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – senza prevedere una procedura automatica di stabilizzazione dei docenti e di tutti i lavoratori precari della scuola da almeno due anni, si andrebbe verso una vera catastrofe organizzativa della scuola. Probabilmente verso l’anno più complicato del dopoguerra, più difficile degli ultimi due, perché nel frattempo sono andati o stanno andando in pensione altri 70-80mila docenti e Ata, e con questo andare non si copriranno nemmeno quei posti. Nessun rispetto è stata attuato per la Direttiva Ue 1999/70/CE, secondo la quale dopo 36 mesi il personale va assorbito in ruolo. E nemmeno per il Comitato europeo per i diritti sociali, che accogliendo il nostro ricorso 146/2017 ha bocciato la politica scolastica italiana. Il concorso straordinario della secondaria prima ed ora la procedura Stem hanno fatto intendere quanto poco dobbiamo aspettarci da queste selezioni. Serviva un reclutamento straordinario e l’assorbimento nei ruoli di tutti coloro che hanno svolto almeno 24 mesi di servizio, invece si va verso la conferma della supplentite e al record di cattedre vacanti. Si vuole riaprire al 100%, con un numero pazzesco di precari e senza sdoppiare le classi, né aumentare gli spazi delle aule. Eppure il Cts chiede il distanziamento come una delle misure anti-covid. Troppe cose non tornano, noi – conclude Pacifico – porremo le questioni ai giudici di competenza”.

 

 

PER APPROFONDIMENTI:

 

Patto per la scuola, Anief condivide l’accorto raggiunto dal ministro Bianchi e dalle confederazioni sindacali rappresentative

 

PATTO PER LA SCUOLA – Precari addio e nuovi concorsi, c’è l’accordo: ora si attendono risposte da Palazzo Chigi

 

Emergenza precariato, in 250 mila il prossimo anno scolastico

 

Stipendi, studio Eurydice: in Italia aumenti modesti anche dopo 35 anni di servizio, meglio di noi pure Romania, Polonia e Slovenia

 

Decreto sostegni-bis, oggi in Consiglio dei ministri l’approvazione. Importanti norme per il personale della scuola

 

Il Decreto Sostegni bis apre all’assunzione dei precari con tre anni di servizio, Anief: va migliorato

 

Precari, Pacifico (Anief): bene le assunzioni da Gps, ma si allarghi alla seconda fascia e ad altri supplenti, no all’esame dopo l’anno di prova

 

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Decreto Sostegni-bis, circa 4mila emendamenti: record di richieste per la Scuola

 

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Concorso STEM, la strage degli innocenti: il 70% fatto fuori senza nemmeno conseguire l’abilitazione

 

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Le assunzioni dei docenti precari appese alle modifiche al decreto Sostegni-bis: il nuovo testo forse già in settimana arriva in Aula

 

News dal mondo Anief
09 Luglio 2021
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Tags: Precari

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