È stato approvato definitivamente il Decreto Legge n. 139, già pubblicato lo scorso 8 ottobre in Gazzetta Ufficiale, contenente disposizioni urgenti per l’Accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, oltre che per l’organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali. Il via libera dell’Aula della Camera, che segue quella del Senato, è arrivato dopo che è stata posta la questione di fiducia: su 473 deputati presenti, 426 hanno dato il loro assenso.
Nel testo approvato non risultano presenti modifiche rispetto a quello originale, quindi anche gli emendamenti fatti proporre dall’Anief non hanno avuto seguito: in particolare, il giovane sindacato si era esposto sostenendo che l’obbligo di anticipare la comunicazione sul possesso del certificato verde non può “essere sempre soddisfatto in considerazione della durata della certificazione rilasciata a seguito di tampone (48 o 72 ore)”.
Il sindacato aveva anche chiesto di depotenziare il ruolo attivo del Garante della Privacy “con riguardo all’esecuzione di un compito di interesse pubblico”, quale è quello del trattamento dei dati. “Restiamo dell’avviso – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - non si possono obbligare i lavoratori a comunicare al datore di lavoro il possesso o la mancanza del Green Pass con un preavviso idoneo a soddisfare le suddette esigenze. Non ci hanno dato ascolto e nel frattempo è entrato in vigore un obbligo vaccinale, contro il quale ci siamo opposti anche in sede giudiziaria con apposito ricorso”.
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