L’Inghilterra dice basta al certificato vaccinale: il Governo britannico dovrebbe abolirlo dal 26 gennaio, nel giorno dell’esame delle nuove misure anti Covid19. L’orientamento arriva anche dal ministro della Sanità Sajid Javid, secondo il quale i segnali sulla pandemia sono incoraggianti e il sistema sanitario d’Oltre Manica riuscirebbe ormai a gestire la diffusione della variante Omicron. Da una decina di giorni, scrive Open, il numero di casi giornalieri di contagi sta infatti gradualmente diminuendo. E pure i ricoveri sono in calo. Eppure in Gran Bretagna i cittadini che si sono fatti somministrare il vaccino sono molti meno che in Italia. E allora?
“In Inghilterra – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - il picco dei contagi si è raggiunto con 145mila casi tra il 4 e il 7 gennaio, oggi 83 mila e in discesa, come in Italia dove però da giorni continua a rimanere fermo a ben 200mila contagi ancora purtroppo giornalieri, nonostante le progressive estensioni a una fascia sempre più ampia di lavoratori, come quelli della scuola, e di popolazione sottomessa alle dure norme restrittive sulle libertà personali”.
Se confrontiamo il numero dei residenti vaccinati nei due Paesi, ci rendiamo conto dalla scarsa efficacia del Super Green pass: in Italia ha fatto la prima dose l’82,6% della popolazione, la seconda dose il 76% e il richiamo il 42.7%. In Inghilterra si è fatta somministrare la prima dose di anti Covid19 il 78,1% dei cittadini, la seconda dose il 71,7% e il richiamo il 54%. Con questi numeri, In Itali dal Green pass dal 10 gennaio scorso si è passati al Super Green pass e lo stato di emergenza è stato prolungato al 31 marzo.
“Ora – commenta Pacifico - qualcuno vuole spiegare quali sono le ragioni oggettive del Governo italiano nel perseguire una scelta politica che sembra errata rispetto a quella inglese (sul numero dei contagi), visto che in punto di diritto sembra non si possa discutere nel nostro Paese? La verità è che bisogna avere il coraggio, anche in Italia, di dire basta allo stato di emergenza e al Super Green pass”.
“Siamo stati i primi a dire che la questione dell'obbligo vaccinale sarà deciso in Corte di giustizia a ottobre scorso e la sua decisione sarà importante anche per quanti oggi già vaccinati sono sempre più preoccupati di fronte ai rumori sulla necessità di ripetere le dosi di richiamo ogni tre mesi. Per il personale scolastico sospeso a causa della mancata vaccinazione, in attesa della decisione della Corte di giustizia europea, Anief ha avviato la raccolta delle pre-adesioni gratuite per la presentazione del ricorso al giudice del lavoro per ottenere – conclude il sindacalista Anief – i giusti risarcimenti e il reintegro in servizio del personale sospeso”.
Pre-adesioni al ricorso al giudice del lavoro per ottenere i giusti risarcimenti e il reintegro in servizio se sospeso, cliccare qui.
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