C’è soddisfazione nel sindacato Anief per la proroga di 6.147 collaboratori scolastici, fino al prossimo 14 giugno, arrivata poche ore fa dal Consiglio dei Ministri con il decreto legge Coesione. “Meglio tardi che mai”, commenta ad Orizzonte Scuola, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, perché “ci siamo battuti dal principio per avere un personale aggiuntivo. Le scuole ne hanno necessità”. Durante l’intervista alla rivista online, il sindacalista ricorda che “in un primo momento questo personale è stato concesso per l’emergenza Covid dall’allora ministro Azzolina, poi è stato negato perché ritenuto inutile per la fine dell’emergenza sanitaria. Con il ministro Valditara si è riusciti a far capire che, per portare avanti i progetti PNRR, che era necessario dotare le scuole di personale amministrativo che potesse supportare il lavoro e raggiungere gli obiettivi”.
“Inizialmente – ricorda Pacifico – lo stanziamento era di 400 milioni di euro, al tempo del Covid, poi si è scesi a 50 milioni, con la specifica che da quest’anno i supplenti brevi e saltuari e quindi anche quelli dell’organico PNRR avrebbero preso il salario accessorio, CIA, grazie anche alle battaglie di Anief in tribunale. Il numero dei posti è stato quindi inferiore rispetto al periodo emergenziale. Si è trattato di circa 10mila posti assegnati alle scuole fino a dicembre. Per la proroga dei collaboratori scolastici - aggiunge Pacifico - sono state stanziate risorse in legge di bilancio fino al 15 aprile. Per quanto riguarda gli assistenti amministrativi e tecnici, molti si sono persi per strada perché i pagamenti erano legati ai fondi PNRR delle scuole. Abbiamo cercato di convincere il governo sulla necessità della proroga di tutti i contratti”.
“Oggi siamo soddisfatti – continua il sindacalista - per questo provvedimento che, oltre ai collaboratori scolastici, prevede anche delle risorse per le regioni più svantaggiate. Ora però c’è bisogno di dare le indicazioni alle scuole per attuare queste proroghe. I contratti dovrebbero essere stipulati con gli stessi lavoratori che già lo avevano. Se qualcuno sta svolgendo altra supplenza chiediamo che quel posto venga comunque coperto con un altro supplente”.
Secondo Pacifico, però, “tutto non può finire qui: il PNRR non esaurisce il 15 giugno 2024 ma nel 2026. Ora bisogna lavorare per convincere in particolare il MEF a stanziare delle risorse per gli anni successivi. E non a singhiozzo, mettendo delle pezze; ci deve essere continuità. Le scuole sono sottodimensionate come organico ATA, per effetto dei tagli avuti al 2008. Inoltre il personale amministrativo viene sovracaricato di lavoro, penso tra tutti a Passweb e non può supportare quello sforzo eccezionale che richiede la progettualità del PNRR. E necessario è anche il personale ausiliario: molti progetti del PNRR riguardano ad esempio la lotta alla dispersione scolastica o il recupero degli apprendimenti, che si fanno in orari diversi e la scuola deve rimanere aperta con i collaboratori scolastici”, conclude il leader dell’Anief.
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