Non sono più in elenco le assunzioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario sui posti vacanti in organico di fatto liberi dopo le immissioni in ruolo che avrebbero in parte sanato i 18mila posti vacanti. Invece, è presente una modifica per la sostituzione del personale assente, togliendo il divieto della finanziaria 2015. Anche questa, tuttavia, non è una notizia che può rincuorare più di tanto la categoria. Perché “nella legge di bilancio si consentirà ai dirigenti di coprire le assenze superiori a 29 giorni per assistenti amministrativi e assistenti tecnici”. Pertanto, la stragrande maggioranza delle assenze brevi, di pochi giorni, continueranno a non prevedere sostituzioni del titolare. Inoltre, non è nemmeno detto che la misura venga approvata, perché risulta ancora al vaglio della Ragioneria dello Stato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Le scuole non possono funzionare a giorni alterni. Il capitolo assunzioni sta rasentando la follia: perché prima si è prodotto, con il Governo Renzi, un piano straordinario di 100mila assunzioni nello stesso anno dimenticando però gli Ata. La scorsa estate, Ministero dell’Economia ha poi autorizzato appena 6.200, sebbene le unità di lavoro vacanti e disponibili in organico di diritto fossero il triplo, Per non parlare di almeno altri 20mila posti in organico di fatto, in realtà liberi, Quella delle assunzioni mancate degli Ata è una storia che si ripete: due anni fa, per fare spazio ai lavoratori soprannumerari delle province, assistemmo alla pantomima del ‘congelamento’ di migliaia di posti. Poi, alla lunga, nessuno di quei posti andò ai lavoratori in soprannumero degli enti locali. Ma nemmeno al personale della scuola.