Per il sindacato Anief, da sempre vicino ai giovani e al precariato, il problema non è capire se effettivamente i tagli da circa 100 milioni di euro, in arrivo con la legge di bilancio, verranno effettivamente riutilizzati per il settore: il vero problema è che nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, collegata alla manovra di fine anno ed approvato ieri dall’Aula della Camera, non risultano investimenti per quello che l’attuale governo del cambiamento aveva considerato uno dei settori più importanti da risollevare.
Ancora una volta, i conti pubblici vengono anteposti alle necessità di cittadini che chiedono solo di essere collocati in pensione dopo una vita di lavoro: persone che avendo 38 anni di contributi, come accade negli altri Paesi Ue, hanno pieno diritto a lasciare, peraltro per fare spazio a giovani che altrimenti continuerebbero a non avere alcun posto. Il responsabile nazionale dell’Anief, Marcello Pacifico, inoltre ricorda al presidente Inps che quello delle liquidazioni del TFS è un falso problema: le indennità di trattamento di fine servizio, da assegnare dopo la messa in pensione, già oggi sono liquidate dopo due anni. Il sindacato, anzi, ricorda che con apposita diffida e ricorso è possibile recuperare il 2,69% non versato dallo Stato per il periodo 2011/2012.
La pubblicazione del bando concorsuale per 12 mila posti è imminente e stando alle ultime indiscrezioni fornite, l’ufficio legale del sindacato lo ritiene illegittimo per diversi motivi: l’eventuale esclusione dei diplomati magistrale che hanno prestato il servizio tra il 1999-2009, i laureati di scienze della formazione primaria i cui anni di tirocinio non sono riconosciuti come servizio, gli educatori il cui titolo di accesso non è riconosciuto, i docenti che hanno prestato servizio nella scuola paritaria. Sotto la lente degli avvocati del sindacato c’è anche il servizio aspecifico a metà tra infanzia e primaria non riconosciuto e quello sul sostegno senza specializzazione nonché il servizio prestato per 180 giorni non consecutivi.
Ad ogni modo, Anief ha già attivato il ricorso al Giudice del Lavoro avverso i licenziamenti e la conversione dei contratti da tempo indeterminato a tempo determinato, mentre continua alla Cedu e in Cassazione e in Consiglio di Stato il ricorso per l’annullamento o il superamento della sentenza dell'Adunanza plenaria di fine 2017 per impedire l’espulsione dei maestri diplomati magistrale dalle GaE.
Nelle prossime ore daremo informazioni dettagliate.
Dopo il via libera della Commissione Bilancio, giunge oggi nell’Aula di Montecitorio la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza della legge di bilancio. Per il settore dell’Istruzione sono diversi i temi trattati: tra i tanti, particolare interesse riscuotono il reclutamento e i trasferimenti, l’autonomia differenziata e gli organici, l’alternanza scuola-lavoro, il personale ATA, i concorsi a dirigente scolastico e Dsga, la dispersione, l’educazione alla cittadinanza, l’inclusione, la scuola primaria e il sistema 0-6, la scuola digitale e la prevenzione dei crolli degli istituti.