Gli istituti finanziari possono rifiutare la concessione del prestito a tutti i richiedenti che hanno subito protesti o hanno debiti scaduti da tre mesi o sono stati segnalati alla centrale dei rischi della Banca d’Italia. Chi ha intenzione di ricorrere all'anticipo pensionistico non dovrà avere protesti o debiti scaduti da oltre 90 giorni. Ricordiamo che l’anticipo pensionistico prevede la richiesta di un finanziamento alla banca e una polizza assicurativa.
Una recentissima sentenza della Cassazione (n. 23050/2017) ha imposto il risarcimento dei danni al lavoratore. Numerose volte la Cassazione si è pronunciata sul diritto al risarcimento a seguito del mancato riconoscimento della pensione a fronte di un errore di calcolo. La ragione è stata data a volte all’Inps ed altre al pensionato. Il principio è sempre lo stesso e va illustrato sulla base della conoscenza di alcuni rilievi e strumenti fondamentali che tratteremo di seguito.
La recente sentenza della Corte di Giustizia (C. Giust. UE causa C-442/16 del 20.12.2017) apre importanti scenari in ordine al riconoscimento dell’indennità di disoccupazione a tutti i cittadini dell’Unione Europea lavoratori autonomi. Tale nuovo orientamento è stato disposto da un’importante sentenza della Corte di Giustizia Europea: il dispositivo della stessa riporta che se l’autonomo è costretto ad interrompere la propria attività lavorativa, magari a causa della crisi economica, ha diritto all’ammortizzatore sociale previsto dalla normativa statale nel quale si trova in quel momento.
È curioso il fatto che lo stesso partito nella passata legislatura si era impegnato, con una risoluzione, ad assumere anche le diplomate magistrale dopo aver aperto per ben due volte, con un emendamento, le vecchie graduatorie permanenti. Il presidente Anief in un’intervista ribadisce la necessità di un decreto legge per far incontrare domanda ed offerta. Bisogna anche ripristinare i moduli nella primaria dove tra il 1999 e il 2009 si giunse ai più alti livelli di apprendimento dei nostri bambini.
La notizia, diffusa da Orizzonte Scuola, riporta la ferma decisione del Partito Democratico di continuare a tenere blindate le Graduatorie ad Esaurimento, nonostante scioperi, manifestazioni, ricorsi. Lo afferma Simona Malpezzi che nel sostenere le ragioni delle docenti laureati in Scienze della formazione primaria dimentica come il suo stesso partito si sia dimenticato di esse, lasciando fuori dal reclutamento sia le docenti laureate dal 2012, sia quelle diplomate entro il 2002.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal: Non si comprende per quale motivo il Partito Democratico perseveri su questa linea, contraddicendo la politica di apertura delle Gae a tutto il personale abilitato sostenuta nella precedente legislatura. Nella XVI, infatti, ben due volte le GaE sono state aperte ai docenti abilitati precari, prima con la Legge 30 ottobre 2008, n. 169 e poi con la Legge 24 febbraio 2012, n. 14 grazie a due emendamenti presentati dai democratici e suggeriti dall’Anief. Proprio a seguito di queste riaperture, nel 2012, era stata presentata una risoluzione a firma dell’attuale capogruppo in VII Commissione, on. Coscia, che chiedeva di garantire la parità di trattamento nell’assunzione delle laureate in SFP e delle diplomate magistrale.
Nella battaglia targata Anief per il riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini della mobilità, l'Anief ottiene ragione anche presso il Tribunale del Lavoro di Forlì con due sentenze che annullano il CCNI nella parte in cui non attribuisce punteggio ai fini dei trasferimenti al servizio svolto nelle scuole paritarie. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Aggiungiamo un nuovo successo alla nostra battaglia per il riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie sia nelle operazioni di mobilità, sia nella procedura di ricostruzione di carriera. Con la rappresentatività chiederemo la modifica delle disposizioni contrattuali che violano palesemente le leggi dello Stato. Ma il CCNI che regola la mobilità per il prossimo anno è già stato confermato con l'accordo dei sindacati già rappresentativi e contiene le medesime illegittimità che da anni segnaliamo, come quella della diversa valutazione del servizio preruolo nelle graduatorie interne d'istituto o il mancato computo del precariato per raggiungere il quinquennio di permanenza sul sostegno. Ci faremo noi, come sempre, portavoce dei diritti dei lavoratori della scuola non appena approderemo ai tavoli della trattativa”.
Di contrattazione, diritti dei lavoratori e mobilità si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolastica organizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico.