L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha stimato in poco più di 30mila dollari i compensi annui dei nostri insegnanti, rispetto alla media di 35.600 degli insegnanti con 15 anni di anzianità che operano nei Paesi aderenti. Ai docenti italiani si toglie una cifra considerevole che, guarda caso, è quanto chiede da tempo l’Anief al Governo. Eppure la loro preparazione aumenta.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non si capisce perché gli stipendi dei nostri docenti debbano essere tra i più bassi, visto che con l’ultima riforma in Italia l’accesso all’insegnamento è diventato ad appannaggio dei laureati. Inoltre, non è più ammissibile tenere ferma la busta paga di un maestro di scuola materna, anche per i primi otto anni dopo l’immissione in ruolo, a 1.200 euro al mese: diverse sentenze ci stanno dando ragione, imponendo al Miur di considerare, ai fini degli scatti di anzianità, pure il periodo di precariato. Purtroppo, quella dei supplenti della scuola privati dei diritti è una storia vecchia: basti pensare al fatto che ogni anno si fanno sottoscrivere dei contratti a tempo determinato sino al 30 giugno anche su posti vacanti. Sempre per assecondare la logica del risparmio, sulla pelle dei nostri docenti. Ecco perché stiamo lottando in tribunale.