Un tris di vittorie piene in tribunale registrate dall'Anief nei tribunali italiani di primo e secondo grado: riconosciuto il diritto alle progressioni stipendiali per i docenti precari. Ancora possibile preaderire ai ricorsi gratuiti promossi dall'Anief.
Con tre nuove sentenze ottenute dall’ANIEF presso i Tribunali del Lavoro di Reggio Calabria e Taranto e presso la Corte d'Appello di Catanzaro, il Ministero dell’Istruzione è stato nuovamente condannato per discriminazione e violazione di norme comunitarie per non aver mai riconosciuto ai docenti precari il diritto alle progressioni di carriera e all’anzianità di servizio maturata in ragione dei tanti contratti a termine succedutisi nel corso degli anni. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli – che con la solita professionalità hanno saputo coordinare i nostri legali sul territorio patrocinando i diritti dei nostri iscritti – dimostrano in tribunale l’illecita discriminazione posta in essere da sempre dal Miur nei confronti dei dipendenti precari. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le sentenze ottenute dai nostri legali parlano chiaro e hanno confermato quanto già rilevato dalla Corte di Cassazione riguardo la completa assenza di ragioni oggettive nella discriminazione posta in essere dal Miur nei confronti dei precari. Ancora una volta abbiamo dimostrato che sussiste il diritto dei lavoratori a termine alla progressione professionale retributiva che il Miur deve corrispondere negli stessi termini previsti per il personale di ruolo. Ancora possibile preaderire ai ricorsi promossi gratuitamente dall'Anief.