I 5 miliardi di fondi pubblici sbloccati con l’ipotesi di contratto sottoscritta venerdì scorso all’Aran per il triennio precedente, 2019/2021, porterà ai dipendenti della scuola fino a 110 euro di aumento e a 2.500 euro di arretrati: sicuramente meno dei lavoratori statali del settore sanitario, che beneficeranno della stessa percentuale di incrementi ma partendo da stipendi mediamente maggiori si vedranno accreditati entro Natale cifre ben più alte. La carta stampata oggi accosta l’operazione a una “quattordicesima”. Il Sole 24 Ore ha calcolato che un dipendente comunale che questo mese riceverà in busta paga “un lordo mensile di 1.700 euro, a dicembre si vedrà accreditato oltre 5mila euro tra stipendio, tredicesima e arretrati: praticamente il triplo dei mesi normali”. Orizzonte Scuola, tuttavia, ricorda anche che lo stesso dipendente comunale, alla pari dei docenti e Ata della scuola, dovrà fare i conti con “l’inflazione al 12% e il caro-bollette. Lo Stato dà, lo Stato riprende”.
“L’Italia deve fare molta attenzione non perdere i fondi comunitari del Pnrr già previsti e approvati per la scuola: per evitarlo è necessario intervenire nella prossima Legge di Bilancio su una serie di punti: organico aggiuntivo, fase transitoria di reclutamento dei precari e concorso straordinario bis e vincoli mobilità”: lo ha detto oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, incontrando oggi Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr. Il sindacalista si è recato a Palazzo Chigi con il segretario confederale Massimo Blasi della Cisal, la delegazione Cisal del segretario generale Francesco Cavallaro, per parlare delle urgenze da attuare entro il 31 dicembre sui capitoli di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza relativi a lavoro, previdenza, pubblica amministrazione, fisco, impiego, ambiente, istruzione e ricerca, cultura.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è stato intervistato dall’agenzia Italia stampa: il leader del sindacato rappresentativo ha detto che “già nell’incontro di Palazzo Chigi della settimana scorsa, come sindacato abbiamo chiesto di riconoscere gli anni formazione per andare in pensione gratuitamente e porre come anni di vecchiaia massimo 63 anni, senza penalizzazioni, come negli altri paesi sviluppati”.
Pacifico ha aggiunto che bisogna trovare una “soluzione per le donne lavoratrici che hanno bisogno di un riconoscimento per agevolare la natalità, visto che questo governo ha messo proprio un ministero pe la natalità”.
Se non si apre a tutti i precari delle GPS, dopo il flop delle immissioni in ruolo di inizio anno, quando 43mila su 94mila sono andate perse diventando ulteriori supplenze, si rischia di fare adesso lo stesso errore con le 70 mila assunzioni previste dal Pnrr: a denunciarlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief dopo la conferma dei deludenti dati sulle stabilizzazioni prodotti dal ministero dell’Istruzione annunciati alcune settimane fa. “Per realizzare le decine di migliaia di assunzioni previste dal PNRR è necessario estendere la fase transitoria dal sostegno ai posti comuni della prima e seconda fascia delle GPS”, dice il leader del giovane sindacato. Pacifico ricorda che è anche “necessario attivare l’organico aggiuntivo nella legge di bilancio” e ricorda che anche il deludente esito del Concorso straordinario bis, dal quale è stato assunto uno solo candidato su quattro rispetto ai posti banditi: appena 3.857 docenti su 14.420. Riaprire le graduatorie provinciali per le supplenze non è più una ipotesi da valutare, ma una necessità di cui non si può fare a meno”, precisa il presidente Anief. Diventa inevitabile opporsi a questa mala-gestione partecipando al reclamo collettivo gratuito Anief rivolto al Comitato europeo dei diritti sociali contro l’abuso infinito dei contratti a termine sottoscritto per chi opera nelle nostre scuole.