Come si poteva immaginare, il Governo ha presentato al Senato il maxi-emendamento alla Legge di Bilancio: per la Scuola ci sono delle novità, ma purtroppo solo alcune sono di rilievo. Secondo quanto riportato oggi dalla stampa specializzata, sarebbero stati stanziati “100 milioni per la proroga dei contratti del personale Ata”, al fine di “consentire la proroga degli incarichi temporanei del personale Ata della scuola legati all’emergenza Covid”. La misura, riportata anche nella relazione tecnica, consente, come chiesto prima di tutti dal sindacato Anief con apposito emendamento alla manovra, di “coprire nel periodo da gennaio a giugno 2022 circa 7.800 contratti a tempo determinato, se si considera il costo medio mensile lordo di circa 2.115,65 euro per ogni contratto”. Per la valorizzazione del personale sistanziano appena ulteriori 60 milioni. E 20 milioni ulteriori vanno allescuole dell’infanzia paritarie.
Nel primo ricorso presentato dai legali di Anief per il sindacato e per più di mille ricorrenti è stata respinta la richiesta immediata di sospensione degli atti applicativi dell’entrata in vigore della nuova norma alla luce della sentenza del Cds per il personale sanitario, e comunque fatta salva la possibilità di risarcire il personale eventualmente sospeso con ordinanza cautelare nella prossima camera di consiglio dell’11 gennaio o nel merito.
Il sindacato Anief continua a raccogliere le adesioni entro il 31 dicembre per tutti coloro che, a oggi, non hanno ancora aderito, al fine di poter chiedere, nel caso di accoglimento nella camera di consiglio dell’anno nuovo, l’applicazione degli stessi provvedimenti anche per coloro che hanno aderito entro il 31 dicembre 2021.
Dopo le vittorie già ottenute presso il TAR Lazio per la medesima problematica (assenza al concorso straordinario per quarantena, isolamento fiduciario o positività al Covid-19), l'Anief avvia le procedure di preadesione al medesimo ricorso che sarà presentato per tutelare i docenti della scuola primaria e infanzia che non potranno sostenere le prove del concorso ordinario 2020 a causa delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria. Predisposta dall’Ufficio Legale Anief la specifica Istanza/Diffida da inviare al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio Scolastico Regionale di proprio interesse per richiedere la predisposizione di prove scritte suppletive in caso di impedimento a partecipare alle prove già calendarizzate dal Ministero dell’Istruzione per cause correlate alla normativa sul contenimento del contagio da Sars-COV-2. Marcello Pacifico (Anief): “Abbiamo già ottenuto giustizia per i docenti della secondaria riguardo la partecipazione al concorso straordinario, tuteleremo in tribunale anche i diplomati magistrale e i laureati SFP che non potranno sostenere il concorso ordinario causa covid e richiederemo la predisposizione di prove suppletive”. Avviate, quindi, le procedure di preadesione gratuita allo specifico ricorso Anief.
Il sindacalista, parlando attraverso il canale ufficiale Facebookdel giovane sindacato, ha messo in evidenza quanto tutto ciò sia paradossale perché si verifica negli stessi anni nei quali si è stabilito il record di posti a supplenza: “in presenza di cattedre disponibili – ha detto Faraci – nulla importa se in organico di diritto o di fatto, quel posto vacante deve essere assegnato al docente di ruolo che ha manifestato la volontà di raggiungere il figlio, la famiglia, il parente da assistere. Non c’è percentuale che tenga. Invece questo non avviene, perché la Legge 159/19 sul vincolo del personale neo-assunti non lo permette. Da un po’ di tempo, però, tutti, in ambito politico e sindacale, si sono resi conto quanto fosse sbagliata e chiedono di superarla permettendo di trattare il tema nei tavoli contrattuali. Speriamo che già con la Legge di Bilancio, come abbiamo chiesto con un emendamento, questo possa avvenire”.