Nel 2022 il pronto soccorso dell’ospedale Bambino Gesù di Roma ha registrato dati sconcertanti: ben 387 tentativi di suicidio tra i giovani, con il 90% delle vittime costituito da ragazze e un’età media di 15 anni. Sono numeri agghiaccianti, al di là di ogni comprensione, rivelano una verità che non può più essere trascurata: non è più di un semplice allarme, ma un grido di disperazione che non può più essere ignorato. Secondo il professore Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale e ordinario all’Università Cattolica, “la depressione e i disturbi d’ansia tra i giovanissimi sono in aumento esponenziale da anni. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psichiatrica, come testimoniano i numeri altissimi registrati al Bambino Gesù negli ultimi anni, in particolare dopo l’esperienza traumatica della pandemia”: i casi “sono sempre di più legati all’autolesionismo messo in atto fin da bambini. È un dato che colpisce e che testimonia una sofferenza psicologica dei ragazzi che non va ignorata ma che non trova invece sufficiente ascolto e risposte adeguate”.