Giovedì 16 maggio è l’ultimo giorno per impugnare le ingiuste esclusioni dalle Graduatorie ad esaurimento: sono interessati tutti i docenti che sono a pieno titolo nella quarta fascia delle GaE e chiedono ora di passare in terza fascia; quelli che sono inseriti nella prima fascia delle graduatorie d'istituto, ma vogliono cambiare la provincia o le scuole d'inclusione; gli insegnanti, sempre precari, che intendono ottenere il riconoscimento del servizio militare prestato non in costanza di nomina; tutti coloro già inseriti con riserva o non ancora inclusi che sono in possesso dell'abilitazione, ovvero del diploma magistrale ante 2001/02, ISEF, ITP, AFAM, chi si è abilitato nelle facoltà di Scienze della formazione primaria (SFP), con il TFA o PAS o ancora all'estero, chi è risultato idoneo agli ultimi concorsi, gli educatori (per l’inserimento nelle GaE della Primaria).
Anief rammenta che il Parlamento nell’ultimo decennio, di fronte al contenzioso nato sulla gestione delle ex graduatorie permanenti, ha permesso per ben due volte la riapertura delle GaE nel 2008 con la legge 169 e nel 2012 con la legge 14. Mentre nella provincia autonoma di Bolzano, proprio per evitare un nuovo contenzioso, si è scelto di reclutare a tempo indeterminato anche e proprio il personale rimasto fuori dalle graduatorie ad esaurimento.
Marcello Pacifico (Anief): Nonostante due sentenza della Plenaria, la partita dei precari della scuola, stanchi di essere chiamati come supplenti e di essere disconosciuti dallo stesso Miur quando procede allo scorrimento del doppio canale di reclutamento per assegnare i ruoli, non è chiusa. Non si rassegnano all'idea di essere precari di serie B, di aver un titolo che vale o scade in base alla tipologia di contratto che firmano, di essere sviliti nella funzione docente.