Le selezioni per partecipare ai corsi specializzanti si confermano tra le più disorganizzate degli ultimi anni: non bastava aver distribuito i 14.224 posti a caso, introducendo una soglia “mobile” per la prova preselettiva e arrivando a respingere ammessi con 27/30, avere predisposto malamente i test, con tanto di prove annullate in tre atenei, avere mutato, con il D.M. n. 92/2019 la soglia per passare allo step orale; nelle ultime ore dalle Università coinvolte nella rettifica della graduatoria dei candidati ammessi alla prova scritta continuano a giungere ammissioni di errori nelle risposte attribuite nei test preselettivi del 15 e 16 aprile. Anief ritiene che sia doveroso tutelare i diritti dei docenti danneggiati da questo bailamme: a questo scopo, dopo avere ottenuto dal Tribunale Amministrativo un provvedimento cautelare d'urgenza per far aumentare al Miur il numero di posti attivati e la sua distribuzione sul territorio, il giovane sindacato è sceso in campo per far partecipare ai corsi tutti i docenti non ammessi che hanno superato almeno la soglia della sufficienza (18/30), prorogando la possibilità di presentare ricorso sino a tutto il 13 maggio. Marcello Pacifico (Anief): Essere scalzati in modo incoerente, avendo introdotto delle soglie di accesso mutevoli, è inaccettabile.