Inizia un nuovo anno scolastico ma i vecchi problemi continuano a esserci: saranno infatti tantissimi i precari chiamati in cattedra. Come riporta anche la stampa nazionale, “ormai quasi un quarto degli insegnanti è strutturalmente un supplente. L'obiettivo della stabilizzazione è un'impresa improba, come svuotare l'oceano con il cucchiaino”, recita l’articolo odierno di Repubblica.
L’avvio del Concorso straordinario ter per nuovi docenti è ad un passo: nella Gazzetta Ufficiale del 9 settembre è stato pubblicato il decreto, firmato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e da quello della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito all’avvio della procedura. A breve, dunque, sarà pubblicato anche il bando che delineerà come svolgere la procedura concorsuale. Dal decreto, intanto, si evince che i posti saranno 30.216. La consistenza dei posti deriva dalla differenza tra le cattedre vacanti e disponibili dopo l’operazione di mobilità (al netto degli esuberi, circa 81mila) e il numero di immissioni in ruolo stimate per l’anno scolastico in corso (pari a 50mila). Anche la stampa specialistica conferma che “si tratta di un primo passo, necessario, per lo svolgimento della procedura concorsuale. Successivamente saranno pubblicati nuovi provvedimenti che daranno il via al concorso atteso da migliaia di aspiranti”.
Introdurre su tutto il territorio nazionale i profili professionali dei lavoratori destinati all’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale degli alunni con disabilità, da inquadrare nei ruoli del personale ATA, da collocare ad un livello superiore o pari agli assistenti tecnici e amministrativi: a chiederlo è il sindacato rappresentativo Anief. La proposta è stata spiegata nei dettagli tre giorni fa a Roma, nel corso della Tavola rotonda svolta presso la Sala istituzionale Tirreno Regione Lazio.
Nel 2022 il pronto soccorso dell’ospedale Bambino Gesù di Roma ha registrato dati sconcertanti: ben 387 tentativi di suicidio tra i giovani, con il 90% delle vittime costituito da ragazze e un’età media di 15 anni. Sono numeri agghiaccianti, al di là di ogni comprensione, rivelano una verità che non può più essere trascurata: non è più di un semplice allarme, ma un grido di disperazione che non può più essere ignorato. Secondo il professore Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale e ordinario all’Università Cattolica, “la depressione e i disturbi d’ansia tra i giovanissimi sono in aumento esponenziale da anni. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psichiatrica, come testimoniano i numeri altissimi registrati al Bambino Gesù negli ultimi anni, in particolare dopo l’esperienza traumatica della pandemia”: i casi “sono sempre di più legati all’autolesionismo messo in atto fin da bambini. È un dato che colpisce e che testimonia una sofferenza psicologica dei ragazzi che non va ignorata ma che non trova invece sufficiente ascolto e risposte adeguate”.
Nella scuola il precariato è di nuovo a livelli record, con oltre 200.000 supplenti l’anno, perché si continua a tenere in piedi un sistema di reclutamento sbagliato: "siamo convinti che anche le proposte" dell’attuale amministrazione "non risolvano il problema della precarietà", spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, confermando la volontà del suo sindacato di presentare su questa situazione mortificante, che non tiene conto delle stabilizzazioni automatiche previste in Unione europea per chi opera su posto vacante oltre 36 mesi, "una denuncia alla Commissione europea, affinché in Corte di Giustizia si riapra un caso Italia".