“Chi lavora come docente e Ata fuori sede con i soldi dello stipendio non riesce a vivere: utilizza i propri soldi solo per sopravvivere”: commenta così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, le denunce di questi giorni di inizio anno sul caro affitti, soprattutto al Nord, che fa desistere migliaia di precari nell’accettare la proposta di supplenza annuale che l’algoritmo ministeriale con sedi scolastiche spesso ben lontane dalla loro residenza. In media, da Firenze in su l’affitto per un mini appartamento, sfiora i mille euro, a cui vanno aggiunte le bollette e costi condominiali. Vi sono zone, come Milano, dove i proprietari hanno trasformato e case in B&B proprio per “darle in affitto ai docenti che dal Sud” ma anche in questo caso, spiega la stampa specializzata, “con gli stipendi che hanno è dura”. Alla fine, in molti rinunciano, anche tra chi deve prendere il ruolo per gli assurdi vincoli ancora presenti, ma almeno il 20% dei supplenti alla fine decide di accettare e trasferirsi a centinaia di chilometri.