Il ministero dell’istruzione e del merito ha comunicato che ci sarà l’ultima call veloce per il personale educativo. Come riporta anche la rivista specializzata Orizzonte scuola, “dalle ore 9 di giovedì 24 agosto alle ore 12 di lunedì 28 agosto sono aperte le domande per il personale educativo interessato a partecipare alla call veloce”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, a proposito di reclutamento dei docenti precari ha sottolineato come “call veloce e mini call veloce non sono abbastanza. Per poter immettere in ruolo quegli insegnanti che vengono comunque chiamati annualmente dal ministero per le supplenze è necessario attivare nuovamente il doppio canale di reclutamento non solo per i posti sul sostegno, ma anche per posto comune attraverso l’utilizzo delle Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze. Per poter poi coprire le reali esigenze sul sostegno bisogna aumentare l’organico: il numero chiuso per l’accesso al Tfa sostegno non è la soluzione, sono molte di più le effettive cattedre sul sostegno”.
Mentre è in primo piano il problema del caro vita per i docenti che lavorano al Nord, Anief torna a parlare della necessità di eliminare i vincoli legati alla mobilità.
Caro vita e vita carissima per chi si trasferisce – soprattutto al Nord – per lavorare in una sede a chilometri di distanza dalla propria residenza: stamani su Il Gazzettino è apparso un articolo che parla proprio dell’argomento, denunciato più volte dal sindacato Anief. La scuola riparte con l’allarme dei docenti: “paghe basse, è dura arrivare a fine mese”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, ha rilasciato un’intervista all’agenzia Italia stampa. Nel corso della stessa, il leader della giovane organizzazione sindacale ha ricordato come il sindacato sia a lavoro per far prevedere delle spese per la scuola sin da adesso. Certamente ci sono dei “provvedimenti necessari, in primo luogo quello di potenziare, allargare e garantire per tutto l’anno l'organico aggiuntivo che è retribuito solo fino a dicembre. Poi bisognerà lavorare al fine di garantire la continuità didattica. Servono inoltre dei soldi per pagare le risorse professionali legate ai ricercatori degli enti di ricerca non vigilati dal Ministero dell’università e della ricerca”.