Sentenza record a Cosenza sulla Carta del docente da assegnare anche i precari: un insegnante con sette anni contratti annuali sottoscritti tra il 2016 e il 2023, che ha fatto ricorso con Anief, ha chiesto e ottenuto dal giudice 3.500 euro più interessi. Nella sentenza, il giudice di Cosenza ha ricordato che il Consiglio di Stato con sentenza n. 1842/2022 ha chiarito che “l’interpretazione di tali commi deve, cioè, tenere conto delle regole in materia di formazione del personale docente dettate dagli artt. 63 e 64 del C.C.N.L. di categoria: regole che pongono a carico dell’Amministrazione l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio” (così il comma 1 dell’art. 63 cit.)”.
Sulla Carta del docente ai precari si sta aprendo un ulteriore canale: i 500 euro vanno assegnati agli insegnanti precari, con tanto di interessi, non solo a chi svolge supplenze annuali e ora anche temporanee, come ha detto la Corte di Cassazione, a fine ottobre 2023, ma anche “riconosciuta in misura piena ai docenti che, in virtù del conferimento di plurime supplenze temporanee consecutive, prestino servizio continuativo sino al termine delle attività didattiche”. A decidere in questo modo è stato il tribunale di Verona, che ha sentenziato favorevolmente l’istanza proposta dai legali che operano per il sindacato Anief, condannando il Ministero a pagare al supplente 2.500 euro complessivi, per le cinque supplenze svolte tra il 2018 e il 2023, pure se con contratti non annuali ma temporanei.
Concorsi docenti 2023: arriva da Bruxelles la risposta positiva ai Regolamenti predisposti dal Ministero dell’istruzione e del Merito, sui quali si erano già espressi sia i sindacati che il CSPI. I bandi quindi potranno essere pubblicati a breve.
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