SCUOLA – Oggi all'Aran sottoscritti gli scatti 2012, ma gli stipendi dei docenti rimangono sotto l'inflazione, gli alunni faranno meno attività e si perde il 2013.
L'aumento riguarda solo il 10 per cento dei docenti, mentre le buste paga rimangono ben al di sotto, oltre 4 punti, al costo della vita. Tanto è vero che dal 2010 la perdita del potere di acquisto ha fatto lasciare per strada quasi 10mila euro. Si è sancito, poi, che i fondi destinati a supporto delle attività scolastiche e agli istituti, saranno d'ora in poi più che dimezzati: oltre al danno agli alunni, si è regolarizzata, nei fatti, la sottrazione del salario accessorio che per contratto è destinato ai lavoratori. Si ufficializza, infine, la cancellazione dello scorso anno ai fini delle progressioni economiche.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): la scuola sta pagando a caro prezzo l'applicazione del decreto legislativo 150 del 2009, che ha legato gli incrementi in busta paga con i risparmi di settore. Noi non ci stiamo e invitiamo il personale a ricorrere alla Cedu.