In arrivo il concorso per assumere 12mila Lsu come Ata, ma per Anief il Governo deve stabilizzare anche gli Ata veri e propri, altrimenti si ricorrerà ancora una vota, perché 46 mila supplenti a tempo determinato non sono figli di un Dio minore. Pacifico: Vorrei sapere quale giudice non veda la palese disparità di trattamento.
Ha iniziato il suo iter di approvazione il decreto interministeriale per l’assunzione - dal 1° gennaio 2020 - di circa 12mila precari nel personale Ata, facenti capo ai lavoratori socialmente utili e con funzioni assimilabili principalmente a quelle dei collaborati scolastici e degli assistenti amministrativi, tecnici ma con contratti atipico.
Il Miur ha predisposto e definito il decreto, che adesso è al vaglio del Ministero dell’economia e del Lavoro per poi essere definito completamente attraverso gli altri dicasteri ed enti preposti al controllo. Anief si reputa soddisfatta della fine della esternalizzazione dei servizi dietro conferma nei ruoli del personale con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, ma allo stesso tempo denuncia la mancata attenzione per il personale Ata, di decine di migliaia di collaboratori scolastici e assistenti tecnici e amministrativi, che ha svolto le stesse funzioni, per oltre 36 mesi, e che ad oggi non ha alcuna prospettiva di essere immesso in ruolo. Marcello Pacifico (Anief): Come si è avuta la volontà di stabilizzare il personale Lsu, è bene ora che si trovi la volontà politica e legislativa di stabilizzare chi da anni permette il regolare funzionamento dei nostri istituti di formazione scolastica. Sino a quando ciò non accadrà, è bene che il personale Ata precario ancora non immesso in ruolo rivendichi in modo formale, con impugnazione al giudice, l’assunzione a tempo indeterminato e adeguati risarcimenti danni.